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Un ibrido chiamato caracat...


ALLARME "FELINO PERICOLOSO" A MILANOTutti a caccia di un caracal... ma era solo un caracat
L'allarme felino pericoloso a Milano viaggia via social quando sulla pagina FB di Palazzo Marino, la sede della municipalità, è comparso un post che chiedeva l'aiuto dei cittadini per rintracciare una persona, vista in giro per la città con un caracal al guinzaglio.
La foto diffusa da Palazzo MarinoIllegale possederne uno in ItaliaIl caracal (Caracal caracal) è un felino di medie dimensioni, con un areale che spazia dall'Africa all'Asia, che non può essere legittimamente detenuto in Italia essendo inserito nell'elenco degli animali pericolosi per la salute e l'incolumità pubblica. Pur essendo un felino addomesticabile (nella teoria ma certo non è legale), come il serval e il ghepardo usati fin dai tempi antichi per la caccia, il felino fotografato più volte in città non era un caracal.Caracat, il felino in miniatura che costa 10mila EuroIl piccolo felino diventato le cui immagino sono diventate virali in poche ore era in realtà semplicemente un caracat, ovvero un ibrido ottenuto (in Italia è una pratica vietata in quanto ne è vietata la detenzione) incrociando un caracal maschio con una gatta abissina. Da questo incrocio si ottengono ibridi fertili che, dopo la terza generazione, possono essere venduti sulla rete in tutto il mondo, o almeno nei paesi che lo consentono. Animali destinati a ricchi acquirenti, con uno spiccato esibizionismo oppure in cerca di facili guadagni, visto che una coppia di caracat può assicurare ai padroni ingenti entrate: il prezzo di un cucciolo infatti è intorno ai 10.000 Euro. Il caracat, quindi, pur mantenendo un'indole molto attiva e una dimensione di tutto rispetto (15 kg) è soltanto uno dei gatti creati a tavolino per rispondere alla moda malata del momento: possedere repliche nell'aspetto dei felini selvatici, pur senza esserlo. Altri esempi di questa innaturale creazione sono i gatti savannah, ottenuti incrociando un maschio di serval con una gatta siamese oppure i bengala che sono ibridi creati dall'incrocio fra un gatto domestico e un gatto tigrillo sudamericano e ancora gli ashera, incrocio tra gatto selvatico africano e gattopardo asiatico, i più cari e simili a piccoli giaguari. Niente di pericoloso quindi, ma, se vogliamo, qualcosa di molto inquietante perché l'uomo si sostituisce a madre natura e alla selezione naturale creando "mostri" per nulla, comunque, adatti alla vita cittadina.La proprietaria del caracat è stata rintracciata e diffidata dal Garante dei diritti degli animali di Milano dal portare l'animale a spasso per la città. La padrona, una cittadina della Repubblica Ceca, che avrebbe dichiarato di essere in Italia per sottoporre il cucciolo a un'operazione chirurgica. Ancora da chiarire il tipo d'intervento e l'unica certezza attualmente pare essere il fatto che la signora abbia acquistato l'esemplare per farlo accoppiare, con un altro caracat femmina di cui è già in possesso.Da sempre l'uomo ama circondarsi di animali esotici, dimenticando spesso il loro benessere e le necessità che derivano dall'evoluzione di ogni specie. Per aggirare norme e divieti negli ultimi anni si è sviluppata la scorciatoia dell'ibridazione, replicando animali con un aspetto molto simile ai loro progenitori selvatici. Gli ibridi di quarta generazione (quelli successivi agli F3), perdono la loro connota-zione di felini selvatici dal punto di vista tecnico giuridico e possono quindi essere venduti senza incorrere nelle maglie della legge. Sul web si possono trovare in vendita animali di ogni genere, com'è dimostrato dal fatto che ogni tanto vengono trovati, anche in Italia, animali vietati come i due giovani puma illecitamente detenuti e quindi sequestrati recentemente in Piemonte. Per ragioni di sicurezza ma anche per tutelare gli animali molti esperti del settore ritengono che sia necessaria una maggior regolamentazione, sia sulla creazione e detenzione di questi ibridi che per ottenere un maggior controllo di quanto viene messo in vendita sulla rete.© RIPRODUZIONE RISERVATARIPRODUZIONE CONSENTITA CON LINK A ORIGINALE E CITAZIONE FONTE: RIVISTANATURA.COM