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Letteratura e Natura in Dante.


Fonte: articolo riportato dall'InternetQUANDO LA LETTERATURA INCONTRA LA NATURADante e il giunco, simbolo di umiltà
   Questa isoletta intorno ad imo ad imo,là giú, colà dove la batte l'onda,porta di giunchi sovra 'l molle limo:   null'altra pianta che facesse fronda,o indurasse, vi puote aver vita,però ch'a le percosse non seconda. Dante Alighieri, La Commedia, PurgatorioCanto I 100-105Nel Canto I del Purgatorio  Dante incontra Catone, il quale ne sorveglia l'ingresso. Ordina a Virgilio, guida del pellegrino, di far cingere i fianchi del poeta con una pianta, ma non una qualunque, bensì con un giunco.Dante arricchisce sempre i suoi testi di metafore, similitudini e simbolismi. Il giunco è simbolo di umiltà è l'umile pianta (Purgatorio, Canto I 135) per eccellenza e sono le stesse parole di Catone che spiegano le ragioni di questo rimando simbolico: il giunco cresce su fertili rive, in balìa delle onde. Esso si piega, ma non si spezza e l'unico modo che ha per sopravvivere è quello di assecondare il movimento delle onde, di piegarsi.Questo movimento riprende esattamente la caratteristiche dell'umiltà: dal latino humus, terra. La persona umile è colei che sopporta le vicissitudini della vita, è colei che riesce a piegarsi fino a toccare la terra, ma non si spezzerà mai, si rialzerà sempre; in questo modo resiste ai colpi della vita (e degli altri in particolare).Molto spesso la Natura ci insegna a tornare nella nostra dimensione: l'uomo non deve sottomettere la Natura, ma deve amarla; non deve desiderare il progresso economico a danno del suo prossimo e dell'ambiente.Ecco un invito simbolico molto pratico: cingiamo con l'immaginazione i nostri fianchi con una pianta di giunco, affrontando qualunque cosa nella vita, ricordando, del resto, che «prima della gloria c'è l'umiltà» (Proverbi 15,33). Guardare attorno a noi per credere.© RIPRODUZIONE RISERVATARIPRODUZIONE CONSENTITA CON LINK A ORIGINALE E CITAZIONE FONTE: RIVISTANATURA.COM