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L'inquinamento elettromagnetico


 Nel 2011 la IARC - Agenzia Internazionale per la Ricercasul Cancro, ha indicato i campi elettromagnetici a radio-frequenza, tipici dei telefoni cellulari come possibili causedi alcuni tipi di cancro come glioma e neuroma auricolareper gli utilizzatori abituali di telefoni cellulari, anche se perquanto riguarda l'esposizione professionale e quellaambientale si rimanda a ulteriori studi, essendo ancorainadeguato trarre conclusioni.La conseguenza è stata l'inserimento delle radiofrequenzenella classe 2B, che include gli agenti con possibili effetticarcinogeni.Nella stessa classe si trovano oltre 250 agenti, alcuni deiquali di ampia diffusione, che possono diventare cancerogenicome il nichel (che produce reazioni individuali moltointense, per interazione con le proteine), acetaldeideacrilonitrileaflatossina M1Benzantracene, alcuni papillomavirus umaniisoprenepiombo, composti di metilmercurio, policlorofenoli, tioacetammide, il caffè ad altissime dosi (la caffeina è letale fra 150 e i 200 mg/Kg, ma la IARC, nella monografia sottolinea chebere il caffè non può essere classificato comecancerogenico in quanto vi è un'evidenza per la vescicaurinaria e una relazione inversa per l'intestino crasso),il nero di carbone (che come molti prodotti dellacombustione è ricco di idrocarburi policiclici aromatici noti cancerogeni per l'uomo), il talco ( silicati comel'amianto e il talco che è un fillosilicato sono via via sostituitida prodotti meno tossici come polveri proteiche); nel 2012nel volume 102 Radiofrequency electromagnetic fields, si èpoi esposto compiutamente lo stato dell'arte delle indaginirelative.Altri agenti non ionizzanti, come campi elettrici e magneticia estremamente bassa frequenza erano già stati esaminatie pubblicati nel volume 80, classificandosi rispettivamentedi classe 3 (impossibilità con gli studi finora svolti di classifica-zione degli agenti come cancerogeno o non cancerogeno),e di classe 2B.Nel marzo del 2015, uno studio sui ratti svolto dalProf. Alexander Lerchl della Jacobs Universität di Brema e dalsuo gruppo per conto dell'Ufficio federale tedesco per laprotezione dalle radiazioni ha dimostrato che il tasso dicrescita del cancro al fegato e ai polmoni generati dasostanze chimiche aumenta sostanzialmente quando glianimali sono irradiati permanente con campi e.m. analoghia quelli generati da cellulare. Questo studio conferma una ricerca svolta nel 2010 alFraunhofer Institut.Inoltre, i ricercatori hanno riscontratoun tasso di crescita dei linfomi significativamente più' alto,e scoperto che alcuni degli effetti si verificano anche perintensità di campo inferiori ai limiti attuali. I meccanismi che scatenano questi effetti rimangonosconosciuti.Il Tasso d'assorbimento specifico varia a seconda delmodello di cellulare, e in generale l'antenna esterna,perché è di tipo omnidirezionale, è più efficiente e impiegaquindi un segnale più debole di quello dell'antennaincorporata.Le esposizioni sono maggiori quando:a) il segnale di ricezione non è ottimale, percui l'emissione dell'antenna è massima, adesempio nei veicoli in movimento;b) nei luoghi chiusi (veicolo fermo o in movimento,mura domestiche, ecc.) in cui l'effetto gabbia diFaraday riflette le radiazioni sulle persone presentiall'interno;c) in presenza di oggetti metallici, magnetici e non,vicino alla testa o al suo interno, per evitare fenomenipotenzianti gli effetti del segnale quali i fenomeni diriflessione, amplificazione, risonanza, ri-emissione passiva:mezzi per camminare, sedie a rotelle, stampelle metalliche,otturazioni odontoiatriche in amalgama e ponti dentali,placche metalliche, viti, ganci, ornamenti del corpo,orecchini, occhiali con montature metalliche.L'Istituto Ramazzini nel 2018 ha terminato uno studiopluriennale condotto su topi di laboratorio sottoposti aradio frequenze riscontrando evidenze significative dellacomparsa di tumori rari al cuore e al cervello.LegislazioneVarie leggi specificano i limiti per i campi elettromagnetici,vedi per esempio: Normativa Archiviato il 2 maggio 2006in Internet Archive..I limiti riguardano l'intensità e la frequenza dei campi.Il limite all'intensità è volto a mitigare gli effetti termici del campo con un'elevazione della temperatura corporea minoredi 1 °C, mentre il limite alla frequenza è inerente agli effettinon termici del campo elettromagnetico, ovvero all'ipotesidi una sua interferenza con la biologia e la fisiologia degliesseri viventi in termini di una cessione di energia a certefrequenze e di un'attività elettromagnetica, che modifica ilflusso di ioni, fornisce l'energia di attivazione di determinatereazioni chimiche, ovvero il rallentamento/inibizione di quelledove il campo magnetico svolge un ruolo-guida.In ItaliaLa legge quadro 36/01prevede per le intensità dei campi:un limite di esposizione;un valore di attenzione;un obiettivo di qualità.Il limite di esposizione è il valore che non deve mai esseresuperato per le persone non professionalmente esposte(quindi il pubblico).La Cassazione ha pronunciato una delle prime sentenzeal mondo che riconosce un nesso di causalità fra usointenso del cellulare e tumore al cervello, obbligandol'INAIL a indennizzare un manager bresciano.Il valore di attenzione si applica, in pratica, agli ambientiresidenziali e lavorativi adibiti a permanenze non inferioria quattro ore giornaliere, e loro pertinenze esterne, chesiano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzie cortili esclusi i lastrici solari.Sono quindi escluse, ad esempio, strade e piazze, per lequali [non?] si applica il limite di esposizione.L'obbiettivo di qualità è un valore che dovrebbe essereraggiunto nel caso di nuove costruzioni.Per i campi ad alta frequenza (da 0,1 MHz a 300 GHz)il limite di esposizione previsto dal DPCM 8.7.2003(G.U. n. 199) è compreso fra 20 V/m e 60 V/m a secondadella frequenza.Il valore di attenzione e l'obiettivo di qualità sono invecedi 6 V/m, valori pari al doppio di quelli previsti in altrenazioni fuori dalla UE. Nel canton Ticino il valore è di 3 V/malla base dell'antenna.Trattandosi di campi ad alta frequenza non è necessariospecificare a parte il valore del campo magnetico, essendoquesto semplicemente proporzionale a quello elettrico.Da notare che questi valori si applicano alle stazioni radio base e non ai dispositivi mobili come i cellulari per i qualiinvece non esiste una normativa.A titolo di esempio, un cellulare con una potenza tipica di1 W crea un campo di circa 6 V/m a un metro di distanzae di 60 V/m a 10 cm.Per la tabella con i valori si veda Per i campi a frequenza industriale (50 Hz) ossia quelligenerati dalle linee elettriche e cabine di trasformazione,il DPCM 8 luglio 2003 nº 200 prevede un limite di esposizionedi 100 µT per l'induzione magnetica e 5000 V/m per ilcampo elettrico; lo stesso DPCM fissa un valore di attenzioneper l'induzione magnetica a 10 µT e per l'obiettivo di qualitàa 3 µT.Questi limiti vanno applicati, come per le alte frequenze, atutti i luoghi ad alta frequentazione e dove si prevede unapermanenza non inferiore alle quattro ore giornaliere ma,rispettivamente, per le condizioni preesistenti alla data diemanazione del DPCM e, relativamente all'obbiettivo diqualità, ai nuovi progetti successivi a tale data.Infatti, i decreti attuativi della suddetta legge-quadroprevedono, per i campi ELF, un valore di attenzione di 10 µTe un obiettivo di qualità di 3 µT (nuovi elettrodotti); per icampi RF - RF/MW, un valore di attenzione di 6 V/m.Tecniche di misurazioneEsistono sia limiti da misurare sul singolo impianto(rilevazioni a banda stretta) sia limiti puntuali che riguardanoil campo totale generato da più impianti(rilevazioni a banda larga):con la tecnica a banda larga viene misurato l'effetto complessivodella sovrapposizione di tutte le sorgenti presenti nel punto dimisurazione, di tipo molto differente (radar di potenza, ripetitoriradiotelevisivi, ponti radio, stazioni radio base per la telefoniacellulare), senza potere quantificare il contributo dello specificoimpianto;con la tecnica a banda stretta è effettuata con strumenti dotatidi risposta temporale tale da rivelare le caratteristiche degliimpulsi emessi (durata e frequenza di ripetizione dell'impulso),e una dinamica sufficiente a sopportare intensità di picco chepossono raggiungere le migliaia di V/m.Nel caso di misure effettuate in regime di campo vicino occorre,inoltre, rilevare anche la componente magnetica.Enti di controlloL'ente ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) coordinacampagne di misura dell'elettromagnetismo a campione indiverse località italiane o su richiesta delle autorità locali odella popolazione. Lo stesso ente ARPA è responsabiledell'autorizzazione riguardo l'installazione e la modificadegli impianti Radio-TV-Cellulari in coerenza con gli attuali standard di campo elettromagnetico previsto.SanzioniNon sono previste sanzioni per gli impianti che superanoi limiti di legge, ma che contribuiscono a generare unasomma di campi magnetici superiori al limite consentitoper un'area abitata.In ogni caso se sono superati i limiti totali o puntuali siapplicano comunque procedure cosiddette di "riduzione aconformità" almeno per gli impianti di telecomunicazioni.L'adeguamento degli impianti è imposto da province eregioni, ed è a carico del titolare dell'impianto.La violazione delle normative relative alle emissionielettromagnetiche non è menzionata nel D. Lgs. 231/2001,e non comporta responsabilità amministrativa delle societàprivate o Enti.Fra le sanzioni previste nel Decreto e non applicabili in casodi violazione dei limiti di legge sulle emissionielettromagnetiche: interdizione dall'attività, sospensioneo revoca di concessioni o autorizzazioni o licenze funzionalialla commissione dell'illecito, sanzioni pecuniarie, confisca,divieto di contrattare con la pubblica amministrazione,esclusione da contributi pubblici.L'emissione di onde elettromagnetiche al di fuori dei limitiprevisti dalla legislazione non è infatti contemplato fra lefattispecie di reati ambientali introdotte nel D. Lgs. 231/2001,dal Decreto Legislativo n. 121/2011 (emesso in attuazionedella Direttiva 2008/99/CE, in materia di tutela penaledell'ambiente).