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Fonte: articolo riportato dall'Internet25 marzo 2020E' un piccolo verme l'antenato di tutti gli animali
 Illustrazione di Ikaria wariootia (©Sohail Wasif/UCR) I sedimenti di un sito australiano risalenti a più di 550 milioni di anni fa portano i segni fossili della presenza di un verme lungo pochi millimetri che potrebbe essere il capostipite di tutti gli animali a simmetria bilaterale, dagli insetti agli organismi superiori, compresi gli esseri umani.Un corpo cilindrico, con due estremità collegate tra loro da un tubo digerente. È una semplice organizzazione anatomica di base, mantenuta dalla gran parte degli animali attuali, dagli insetti agli organismi superiori, compresi gli esseri umani. Ed è anche quella di un piccolo verme chiamato Ikaria wariootia, vissuto più di 550 milioni di anni fa, che si candida a essere il capostipite filogenetico di tutti gli animali a simmetria bilaterale, o bilateriani. Lo affermano Scott Evans e colleghi dell'Università della California a Riverside in un articolo su "Proceedings of the National Academy of Sciences".La scoperta è stata guidata da alcuni modelli e congetture sull'evoluzione primordiale della vita animale.Gli organismi pluricellulari più antichi, dotati di forme variabili, non avevano né bocca né intestino, e non hanno perciò un rapporto di parentela diretta con gli animali attuali. L'idea è che in qualche epoca, distante da noi centinaia di milioni di anni, sia emerso l'antenato di tutti i bilateriani: un piccolo e semplice organismo simile a un verme, dotato di organi sensoriali rudimentali, le cui tracce fossili si pensava sarebbero state quasi impossibili da rilevare.Evans e colleghi hanno concentrato la loro attenzione sulle formazioni di Nilpena, in Australia meridionale. È qui infatti che si trovano i depositi del periodo Ediacarano (635-542 milioni di anni fa), in cui sono presenti numerose strutture interpretate come le tane scavate da misteriosi piccoli organismi. Lì i ricercatori hanno notato minuscole impronte ovali vicino alle tane. Usando uno scanner laser tridimensionale, hanno evidenziato una formaregolare, compatibile con un animale dal corpo cilindrico, lungo 2-7 millimetri e largo 1-2,5 millimetri, con testa e coda distinte.I segni di spostamento dei sedimenti nelle tane indicano inoltre che l'organismo si nutriva di materia organica sepolta: Ikaria probabilmente aveva una bocca, un intestino e un ano. Inoltre, le tane mostrano caratteristici segni a forma di "V", che indicherebbero che l'animaletto si muoveva con una locomozione peristaltica, cioè contraendo ritmicamente i muscoli in tutto il corpo. Nonostante la sua forma relativamente semplice, spiegano i ricercatori, Ikaria era un organismo complesso rispetto ad altri fossili dello stesso periodo. Si muoveva scavando attraverso sottili strati di sabbia ben ossigenata sul fondo dell'oceano alla ricerca di materia organica, il che indicherebbe rudimentali capacità sensoriali. (red)