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Batteri news


Fonte: articolo riportato dall'InternetBatteri kamikaze per salvare la coloniaIn presenzadi rivali, alcuni batteri si autodistruggono perpermettere ai loro simili di sopravvivere: uno studiosul senso di questa strategia.
Batteri Escherichia coli in un'illustrazione medica. | SHUTTERSTOCK
 
 
Alcuni ceppi di batteri si autodistruggono in presenzadi batteri rivali: è un comportamento noto da tempo, madifficilmente spiegabile dal punto di vista evolutivo.Ora uno studio eseguito su colonie di Escherichia coli rivelache questa strategia va a beneficio della colonia:il sacrificio di chi si immola sarebbe simile a quello di alcuniinsetti, che non esitano a dare la vita per il bene del nido.La ricerca è stata pubblicata su bioRxiv.GAVETTONI PRONTI AD ESPLODERE. Per visualizzare il processo da vicino, gli scienziatidell'Università di Oxford hanno ingegnerizzato un ceppodi E. coli noto per autodistruggersi in situazioni di pericolofacendo in modo che diventasse verde poco prima del suicidio,e rosa durante il gesto estremo.Quindi, hanno esposto i mutanti a un ceppo di E. coli rivale,e sono rimasti a osservare la battaglia.Entrambi gli schieramenti hanno prodotto tossine per annientarei nemici. I batteri ingegnerizzati in prima linea sono stati eliminatidirettamente dal "veleno"; quelli schierati subito dietro, si sonoautosacrificati.Prima di autoannientarsi, però, hanno impiegato circa un'ora perprodurre e accumulare tossine: il loro sacrificio di massa è coincisocon il rilascio simultaneo di queste armi chimiche, che hannoaiutato il resto della colonia a sopravvivere.Dal punto di vista dell'evoluzione, una possibile - ma incompleta- spiegazione è che il sacrificio di alcuni serva a preservare i genidi famiglia: spesso i batteri vivono in colonie di cloni, e salvare igeni altrui significa portare avanti anche i propri.Ma l'espressione di questo comportamento dipende anche da altrifattori, come il mezzo in cui i batteri sono immersi o la velocitàdi crescita. LA MEDESIMA RISPOSTA. Questo stesso comportamento è stato osservato anche nellecolonie di alcuni insetti (come le api), in cui in genere individuigià vecchi e con uno scarso potenziale riproduttivo si sacrificanoper allontanare le minacce dall'alveare.Anche se lo spirito di gruppo dei batteri ricorda quello degli insetti,le due strategie si sarebbero evolute in modo indipendente e peranaloghe motivazioni: una stessa soluzione sviluppata da organismidiversi, in risposta a un analogo stile di vita.