blogtecaolivelli

Altre notizie sui Neanderthal.


Fonte: articolo riportato dall'Internet10 aprile 2020E il Neanderthal filava le fibre naturali
Immagine al microscopio elettronico dei resti di fibretrovati nel sito di Abri du Maras (©PM-H. Monce) Più di 40.000 anni fa, i nostri antichi cugini estintiavevano le conoscenze necessarie per ricavare fibrenaturali dalle cortecce degli alberi e ottenere filati chepoi potevano usare per produrre oggetti di uso quotidiano,dalle corde ai cesti, dai vestiti alle reti da pesca.È quanto emerge dall'analisi di nuovi resti archeologici, chesi aggiungono ad altri che mostrano complesse capacitàcognitive dei Neanderthal.Le capacità cognitive dei Neanderthal continuano a stupire.Da qualche anno ormai emerge un nuovo quadro chetestimonia la ricchezza culturale dei nostri antichi cuginiestinti, grazie a una documentazione archeologica sempre piùampia che costringe a rivedere, in meglio, la visione deineanderthaliani come bruti, incapaci di espressioni sofisticatee intelligenti.A questa documentazione si aggiunge ora la scoperta di alcuniresti nel sito di Abri du Maras, in Francia, risalenti a 41.000-52.000 anni fa, che testimoniano l'uso di fibre naturali perprodurre filati.Bruce Hardy del Kenyon College a Gambier, negli Stati Uniti,e colleghi di una collaborazione internazionale descrivono ilreperto su "Scientific Reports": si tratta di un frammento dicorda lungo sei millimetri, costituito da tre fasci di fibreattorcigliate tra loro, ottenute probabilmente dalla cortecciainterna di un albero, come una conifera, secondo l'analisieffettuata con tecniche spettroscopiche e microscopiche.Le fibre aderiscono a uno strumento in pietra sottile e lungo60 millimetri: l'ipotesi è che la corda fosse avvolta attornoallo strumento come un manico o facesse parte di una reteo di un sacchetto contenente lo strumento. Secondo gli autori, il reperto fornisce numerosi indizi su qualipotessero essere gli oggetti di uso quotidiano di questineanderthaliani, sulle loro conoscenze dell'ambiente circostantee sulle possibilità di sfruttarne le risorse.Per ottenere fibre naturali così intrecciate, i Neanderthaldovevano sapere come reperire la materia prima, e diconseguenza avere una conoscenza approfondita degli alberipiù utili a questo scopo, nonché della loro crescita e stagionalità:le fibre sono infatti più facili da staccare dalla parte internadelle cortecce in primavera.Inoltre, una volta acquisita la tecnica dell'intreccio, il filatopoteva essere la base per produrre corde, vestiti, cesti, tappeti,reti da pesca o addirittura imbarcazioni, come si osserva inquasi tutte le culture tradizionali o arcaiche.La conoscenza di una tecnologia con diverse fasi produttiveimplica a sua volta il possesso di basilari concetti matematici eanche capacità di calcolo di base, necessarie per creare peresempio filati avvolgendo le fibre in senso orario e poi diversifilati tra loro in senso anti-orario per produrre una corda. In definitiva, i risultati vanno ad aggiungersi ai recenti ritrova-menti di resti di catrame di betulla, conchiglie e manufattiartistici, componendo un quadro molto complesso e articolatodelle capacità dei Neanderthal.Gli autori concludono che è sempre più insostenibile l'idea diun'inferiorità cognitiva di questa specie rispetto agli esseriumani moderni.Un'altra conclusione importante è che che la tecnologia delle fibreè molto più antica di quanto stimato in precedenza, dato cheprima di questo studio i più antichi frammenti di fibra scopertiprovenivano dal sito di Ohalo II in Israele, risalente a circa19.000 anni fa. (red)