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Fonte: articolo riportato dall'Internet16 aprile 2020Comunicato stampaCovid-19, a rischio di crisi emolitiche 400milioni di persone nel mondo con l'uso dellaclorochina senza controllo medicoFonte: Università Federico II di Napoli
Verras/iStock I ricercatori del CEINGE avvertono:il medico spieghi al paziente i sintomi di allarme.E lanciano un appello: no ad assunzione "fai da te"del farmacoUn gruppo di docenti dell'Università Federico IIdi Napoli, ricercatori presso il CEINGE-Biotecnologieavanzate, ha appena pubblicato sulla rivistainternazionale di medicina di laboratorio ClinicalChemistry and Laboratory Medicine un "warning"contro l'uso della Clorochina nei pazienti Covid-19senza un rigoroso controllo medico sui possibili effetticollaterali.In particolare, gli autori Ettore Capoluongo, FeliceAmato e Giuseppe Castaldo hanno sottolineato che èben noto che il farmaco possa scatenare crisiemolitiche acute in soggetti portatori di variantigenetiche associate a difetto dell'enzima G6PD (notacausa di Favismo).Il Sistema Sanitario Nazionale Italiano ha capillar-mente ricordato questo aspetto ai medici, ma nonin tutti i Paesi tale messaggio è stato diffuso conla stessa incisività.  L'importanza del "position paper"2 è soprattutto inrelazione al fatto che SARS-Cov-2 colpisce prevalente-mente la popolazione maschile, che è quella in cui ildeficit di G6PD è più grave, e che comunque esistonomolti casi, dovuti a specifici gruppi di mutazioni, in cuil'individuo non sa di avere il deficit di G6PD.Inoltre, in presenza di mutazioni particolarmente severe,anche le donne, considerate portatrici asintomatiche dideficit di G6PD, possono sviluppare la crisi emolitica dopoassunzione del farmaco, soprattutto in età avanzata (etàin cui preferenzialmente Covid-19 assume un andamentopiù severo).Ettore Capoluongo, tra i massimi esperti nel campo dellagenetica di G6PD, ha sottolineato che si stima esistano oltre400 milioni di persone al mondo potenzialmente affette daldeficit di cui molte non sanno di esserlo. Ciò anche perché non esistono programmi omogenei discreening per questa condizione.L'uso della clorochina, ancor più se in associazione con altrifarmaci potenzialmente a rischio, deve essere preceduto daun adeguato counseling medico che esplori - tra l'altro -anche il rischio di carenza di G6PD, ed indichi ai soggetti intrattamento con clorochina i segnali d'allarme di crisemolitica che devono indurre l'immediata sospensione delfarmaco e la comunicazione tempestiva al medico.I ricercatori lanciano infine un appello contro il "fai da te" inmedicina: «Sarebbe utile segnalare alla popolazione - chiedonoa gran voce i professori Castaldo, Capoluongo e Amato - che èassolutamente da evitare l'uso del farmaco senza controllomedico dopo eventuale approvvigionamento attraverso canalionline o simili».