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Le ultime notizie da Ryugu....


Fonte: articolo riportato dall'Internet08 maggio 2020Hayabusa2 svela i segreti dell'asteroide Ryugu
Illustrazione della sonda Hayabusa2 durante il touchdown (©JAXA) Le immagini e i video ad alta risoluzione catturati dalla sonda giapponese durante il primo incontro con l'asteroide che orbita tra Terra e Marte hanno permesso di ricostruire l'origine delle differenti colorazioni delle rocce sulla sua superficie: mentre la tonalità bluastra è quella originale, quella rossastra è dovuta a un rapido riscaldamento, prodotto probabilmente da un temporaneo avvicinamento al SoleIl 21 febbraio 2019, dopo e ssere rimasta alcuni mesi in orbita, la sonda automatica Hayabusa2 dell'Agenzia spaziale giapponese (JAXA) ha compiuto il primo touchdown su Ryugu, un asteroide che ruota tra Terra e Marte, per raccogliere i primi campioni di materiali da riportare sulla Terra a, suo rientro, previsto per la fine del 2020.Ma la discesa è stata l'occasione anche per raccogliere dettagliate immagini e video, con una risoluzione di circa un millimetro per pixel, ora riportate in un articolo pubblicato su "Science" da Tomokatsu Morota dell'Universitàdi Tokyio e colleghi di una collaborazione internazionale.L'obiettivo finale è gettare una luce su alcuni degli aspetti rimasti ancora oscuri dell'asteroide Ryugu. Le precedenti osservazioni di Hayabusa2 hanno infatti dimostrato che la superficie dell'asteroide è composta da due diversi tipi di materiale: uno di colore leggermente più rossastro, diffuso lungo l'equatore, e l'altro leggermente più blu, il colore originale dell'asteroide, più comune nelle regioni polari.Le nuove immagini hanno consentito in particolare di osservare la risposta della superficie a perturbazioni fisiche generate dall'atterraggio, come le collisioni di proiettili sparati dal lander per il campionamento dei detriti o i gas che fuoriescono dai thruster di  Hayabusa2. Questi ultimihanno spostato uno strato di materiale a grana molto fine di materiale scuro, che ricopre le rocce più grosse come una patina, non rilevata nelle immagini del lander MASCOT, che aveva raggiunto la superficie dell'asteroide nel 2018, staccandosi dalla sonda madre.
Immagine della superficie di Ryugu ripresa da Hayabusa2 (©JAXA/U. Tokyo/KOchi U./Rikkyo U./Nagoya U./Chiba Inst. Tech./Meiji U./ U. Aizu/AIST)Morota e colleghi hanno stabilito che questa polvere fine e scura derivaprobabilmente dalle rocce rossastre. L'analisi comparativa dei crateri identificati sulla superficie di Hayabusa2 e la distribuzione dei materiali rossastri indica che il colore rosso sulla superficie è stato acquisito dalle rocce causa di un rapido sbalzo termico.L'ipotesi più probabile secondo gli autori è che il tutto sia frutto di un temporaneo avvicinamento al Sole in qualche momento della storia dell'asteroide. Questo fenomeno termico potrebbe essere stato associato a fenomeni meteorologici spaziali, cioè all'esposizione a plasmi, campi magnetici e radiazioni presenti nell'ambiente cosmico. Il processo di arrossamento delle rocce sarebbe avvenuto lungo l'equatore. Successivamente, eventi di impatto e altri processi avrebbero spostato le rocce fino a raggiungere la distribuzione attuale. (red