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Progetto italiano.


Fonte: articolo riportato dall'InternetL'orto spaziale per coltivare le verdure su Marte
MARTA FRIGERIO27 DIC 2017C'è anche il dipartimento di Fisica dell'Università Stataledi Milano tra i partecipanti all'esperimento di biologiaHortExtreme, selezionato per la missione Amadee-18 erealizzato in sinergia con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI),Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e losviluppo economico sostenibile (ENEA).Il progetto è stato selezionato perché in grado di sviluppareecosistemi chiusi per la produzione in situ delle risorse necessariealle missioni umane di esplorazione del Sistema Solare.I ricercatori del dipartimento di Fisica dell'Università Statale diMilano sono impegnati da anni a realizzare esperimenti inAntartide, sulle Alpi e nello Spazio.«Grazie all'esperienza maturata svolgendo esperimenti scientificiin ambienti estremi e ostili e alla necessità di sistemi di soprav-vivenza sia degli umani che della strumentazione, forniremo ilcontributo necessario all'installazione dei sistemi di coltivazioneidroponica - hanno spiegato Francesco Cavaliere e Marco Potenzadel dipartimento di Fisica dell'ateneo lombardo -.Questo è il naturale proseguimento dello sviluppo di moduli abitativiresistenti fino a -80°C e a venti oltre i 100 km/h, che porterà allosviluppo di serre gonfiabili dotate di una rete di sensoristica avanzataper tutti i parametri indispensabili alla vita umana e vegetale su Marte».Garantire una dieta equilibrata anche nello spazioL'obiettivo dell'orto maziano è quello di garantire un corretto apportonutrizionale ai membri dell'equipaggio, assicurando un'alimentazionedi alta qualità grazie a un sistema di coltivazione idroponica e senzal'uso di pesticidi e agrofarmaci.Per la missione sono state scelte piantine di cavolo rosso e radicchio,verdure che completano il loro ciclo vitale in sole due settimane.Dal deserto allo spazioIl prototipo dell'orto spaziale sarà spedito il prossimo 15 gennaioda Innsbruck al campo base allestito in Oman, dove a partire dal mese di febbraio e per quattro settimane, l'astronauta ClaudiaKobald, insieme ad altri quattro colleghi, porterà avanti la suamissione di simulazione coltivando le verdure.L'orto marziano sarà posizionato nel deserto del Dhofar, sceltocome sito per la missione per via di alcune caratteristiche chelo accomunano al Pianeta Rosso.Tra queste ci sono le strutture sedimentarie risalenti al Paleocenee all'Eocene, le cupole saline del South Oman Salt Basin e leantiche aiuole fluviali, le superfici sabbiose e rocciose con grandevariabilità nell'inclinazione e un clima tropicale-desertico, contemperature previste a febbraio che variano tipicamente tra 16e 27 °C. Le precipitazioni sono scarse e in quel periodoraggiungono i 10 mm.Gli scopi della missione Amadee-18La missione Amadee-18, che è giunta alla sua dodicesima edizione,punta a studiare e validare gli equipaggiamenti che potranno essereimpiegati nel corso delle future missioni umane su Marte; inoltre, sioccupa di fornire piattaforme per tecniche di geofisica e perl'identificazione di tracce di vita, nonché valutare la mobilità di roversu un terreno analogo a quello marziano e in una condizione di supportodel team da remoto.© RIPRODUZIONE RISERVATARIPRODUZIONE CONSENTITA CON LINK A ORIGINALE E CITAZIONE FONTE: RIVISTANATURA.COM