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CO2 nei magmi del Triassico.


Fonte: articolo riportato dall'Internet08 aprile 2020Comunicato stampaCO2 nei magmi del Triassico ed emissioni di oggi valoripericolosamente simili con minaccia di estinzioneFonte: Università di Padova
© Università di Padova Pubblicato su «Nature Communications»lo studio di un team internazionale di ricerca coordinatoda Manfredo Capriolo del Dipartimento di Geoscienze dell'Universitàdi Padova in cui si rileva come i valori delle emissioni di CO2 dioggi siano pericolosamente simili a quelli che 200 milioni di annifa portarono all'estinzione di massa di fine TriassicLe Large Igneous Provinces (LIPs) sono eventi magmatici eccezionalicon produzione di enormi volumi di magma, fino a milioni di chilometricubi.Esse sono una delle cause principali delle estinzioni di massa e deicambiamenti climatici avvenuti su larga scala in epoche passate.Nelle fasi gassose di origine vulcanica la CO2 è uno dei gas piùabbondanti e più impattanti per clima e ambiente.Inoltre la CO2 riveste un ruolo chiave nel sistema magmatico: daun lato controlla l'ascesa e l'eruzione dei magmi, dall'altro influenzala stabilità e l'evoluzione delle camere magmatiche nella crosta terrestre. Lo studio firmato da Manfredo Capriolo del Dipartimento di Geoscienzedell'Università di Padova e pubblicato su «Nature Communications» daltitolo "Deep CO2 in the end-Triassic Central Atlantic Magmatic Province"si concentra sulla Central Atlantic Magmatic Province (CAMP) esull'analisi dei magmi del Triassico particolarmente ricchi di CO2. I magmi CAMP, così come i magmi di ciascuna altra provincia magmatica,hanno una composizione chimica e isotopica caratteristica, che li rendepeculiari e distinguibili dagli altri, come se avessero una propria firmageochimica.La Central Atlantic Magmatic Province è stata scenario dei più vastieventi vulcanici della storia della Terra, avvenuto 201 milioni di anni fa,con vulcani che hanno eruttato nello stesso periodo temporale, dallaFrancia alla Bolivia, su un'area complessiva grande come tutta l'Europa.La CAMP in questione è stata scoperta ed è oggetto di studio negli ultimiventi anni dei ricercatori dell'Università di Padova.Questo vulcanismo collocato alla fine del periodo Triassico è avvenutocontemporaneamente a una delle cinque estinzioni di massa più devastantinella storia della Terra. La ricerca pubblicata ha dimostrato la presenza, nei magmi della CAMP,di ingenti quantità di CO2 imprigionate in minuscole inclusioni di vetrovulcanico che hanno preservato le originarie bolle gassose.I campioni studiati, provenienti da Nord America (Stati Uniti e Canadaorientali), Marocco (Alto Atlante) e Portogallo (Algarve), mostrano che imagmi CAMP sono particolarmente ricchi in CO2 e che quindi l'emissionedi questo gas serra può aver causato l'estinzione di massa.Attraverso l'impiego di differenti tecniche analitiche - svolte nei laboratoridi Padova, Budapest, Milano e Parigi - i ricercatori hanno ottenuto laprima evidenza diretta di abbondanza di carbonio nei basalti delle LIPs.Non solo, dalla ricerca è emerso come la quantità di CO2 emessa daun singolo periodo eruttivo sia pari allo scenario di emissioniantropogenichepreviste per il 21° secolo dall'Intergovernmental Panel on ClimateChange, organismo dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.In questa ipotesi si avrebbe un incremento della temperatura globaledi circa 2 °C e una grave acidificazione degli oceani.Questo paragone suggerisce che i cambiamenti climatici e ambientalidi fine Triassico, guidati da emissioni di CO2 e che portarono aun'estinzione di massa, siano ipotizzabili negli esiti finali in unimmediato futuro. «Il presente lavoro mostra come ingenti quantità di CO2 di originevulcanica possano aver modificato il clima sulla Terra circa 201 milionidi anni fa, causando una drammatica estinzione di circa la metàdelle specie esistenti all'epoca.Nella storia della Terra - dice Manfredo Capriolo primo autore dellaricerca - la maggior parte delle principali estinzioni di massa avvienein concomitanza di eruzioni delle grandi province magmatiche e piùraramente da impatti di asteroidi.L'attività di una provincia magmatica è infatti in grado di immetterein atmosfera ingenti quantità di CO2, causando cambiamenti climaticie ambientali su scala globale.L'estinzione di massa di fine Triassico, una delle cinque principali estinzionidi massa degli ultimi 500 milioni di anni, è sincrona alle eruzioni dellaCAMP e non ci sono evidenze di contemporanei impatti meteoriticieccezionali, indicando questa provincia magmatica come la causa diquella devastante estinzione di massa.La CO2 vulcanica, preservata in minuscole bolle gassose all'interno dirocce basaltiche, testimonia - continua Capriolo - il ruolo chiave diquesto volatile nell'ascesa e nell'eruzione dei magmi così come nelleconseguenze climatiche e ambientali, attraverso pulsi vulcanici dibreve durata ed elevata intensità.Una significativa osservazione derivante da questa nostra pubblicazioneè che la quantità di CO2 emessa dalle eruzioni vulcaniche studiate èparagonabile alla quantità di CO2 prevista per le emissioni antropogenichenel XXI secolo.Questa considerazione, frutto dello studio di mutamenti climatici eambientali passati, dovrebbe farci riflettere sul nostro futuro prossimo». «La provincia magmatica chiamata Central Atlantic Magmatic Province -afferma il Professor Andrea Marzoli coautore del lavoro scientificopubblicato e supervisore al dottorato di Capriolo nel Dipartimento diGeoscienze dell'Ateneo patavino - rappresenta uno dei principali eventivulcanici avvenuti sulla Terra.A partire dagli anni Novanta del XX secolo, i ricercatori del nostro Dipartimentohanno contribuito alla scoperta della CAMP, coniandone il nome, tramite studisu età e composizione chimica di rocce campionate nei quattro continenti intornoall'Oceano Atlantico.Le nostre pubblicazioni scientifiche, inoltre, hanno definito la concomitanzatemporale fra il vulcanismo e l'estinzione di massa di fine Triassico,avvenuta circa 201,5 milioni di anni fa come conferma quest'ultimaricerca su Nature Communications». Link alla ricerca: https://www.nature.com/articles/s41467-020-15325-6