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Fonte: articolo riportato dall'Internet08 giugno 2020Gli oceani sequestrano il carbonio prodotto dagli incendi
©Mint Images/AGF Un terzo circa del carbonio che siproduce con la combustione dei vegetali finisce neglioceani attraverso i fiumi e non viene immesso in atmosferacome gas serra prima di decine di migliaia di anni.Il fenomeno può mitigare in parte gli effetti degli incendi boschivisempre più frequenti dovuti al riscaldamento climaticoParte del carbonio prodotto dalla combustione della vegetazionerimane sequestrato negli oceani per un periodo di tempo moltolungo, addirittura decine di millenni, mitigando parzialmentel'emissione di gas serra.Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista "Nature Communications" da Matthew Jones e colleghi dall'Università dell'East Anglia (UEA)e colleghi di una collaborazione internazionale, fornendoun'informazione fondamentale su una parte del ciclo del carbonioe sulla sua influenza sul clima globale.La ricerca è focalizzata sul particolato carbonioso (black carbon),una forma di carbonio prodotto dalla combustione di combustibilifossili, biocombustibili e biomasse.Gli autori erano interessati nello specifico al ciclo del particolatocarbonioso che si produce con gli incendi boschivi, sia naturalisia programmati."Gli incendi producono due miliardi di tonnellate di carbonio ognianno, e lasciano dietro di sé anche 250 milioni di tonnellate dicarbonio in forma di residui combusti ricchi di carbonio, comeil carbone di legna e la cenere; circa metà di questi residui sitrovano nella forma particolarmente persistente del particolatocarbonioso e si decompongono molto lentamente nei terreni",ha spiegato Jones."Ci occupiamo di questo carbonio prodotto dalle combustioniperché rimane sequestrato e non raggiunge l'atmosfera permoltissimo tempo, dato che si decompone in gas serra moltolentamente rispetto alla maggior parte del carbonio di diversa origine".Inoltre, gli studi mostrano che il particolato carbonioso impiegacirca 10 volte più tempo per decomporsi negli oceani che sullaterraferma.E per arrivare al mare, le vie di accesso principali sono i corsi d'acqua.Per determinare quanto particolato carbonioso raggiunge gli oceaniattraverso i fiumi alle diverse latitudini e in diversi ecosistemi, Jonese colleghi hanno considerato un ampio database di 409 osservazionicondotte su 78 fiumi in tutto il mondo.Hanno così potuto stimare che ogni anno vengono dilavate e trasportatedai fiumi 18 milioni di tonnellate di particolato carbonioso.Combinato con quello che viene trasportato con i sedimenti, lastima sale a 43 milioni di tonnellate all'anno, vale a dire che circaun terzo del particolato carbonioso prodotto dagli incendi raggiungegli oceani."E' una buona notizia perché quel carbonio viene così sequestratoper periodi molto lunghi: ci vogliono decine di millenni perché il ilparticolato carbonioso si degradi in anidride carbonica negli oceani",ha concluso Jones."Bisogna tenere conto poi che a causa del cambiamento climatico,si prevedere che in futuro aumenteranno gli incendi: possiamointerpretare questo fenomeno come un'anomalia naturale del sistemaTerra, un 'feedback negativo' che potrebbe intrappolare un po' dicarbonio mitigando gli effetti di questi disastri sempre più frequenti". (red)