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Gli etruschi al sud


Fonte: articolo riportato dall'Internet
15 giugno 2020 Una mostra sorprendente inaugura la nuova stagione espositiva (post-covid) del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.Curata da Paolo Giulierini e Valentino Nizzo, "Gli Etruschi e il MANN" è visitabile fino al 31 Maggio 2021.
Gli Etruschi che non avete mai visto sono lì, tra quei seicentoreperti di cui duecento riemersi dai depositi del Museo,accuratamente restaurati e ora visibili per la prima volta.La mostra abbraccia un arco temporale di circa sei secoli(X- IV sec. a.C.) ricostruendo le fondamenta storiche diuna popolazione che ha ancora molto da raccontare.
Giulierini: «Gli Etruschi? Cercateli a sud...»Associati solitamente a Toscana, Lazio, Emilia Romagna,gli Etruschi furono grandi in realtà anche grazie al controllodelle risorse di due fertilissime pianure: quella padana nelNord e quella campana nel Sud.Lo ribadisce il direttore del Museo Archeologico Nazionaledi Napoli, Paolo Giulierini, secondo il quale «per comprenderein pieno gli Etruschi, oggi bisogna volgersi anche al Sud e alpatrimonio del MANN, dove duecento pezzi, praticamente inediti,splendono di nuova luce grazie allo straordinario lavoro delLaboratorio di Restauro del Museo. Un traguardo che mi riempie,come etruscologo, di personale soddisfazione, e che è occasioneper ricordare la figura del celebre archeologo Marcello Venuti(vedi AV 195 - ndr),  fondatore dell'Accademia Etrusca nel1727 e poi tra gli scopritori di Ercolano».
Nizzo: «È straordinario andare a caccia degli Etruschi»Commenta Valentino Nizzo, direttore del Museo NazionaleEtrusco di Villa Giulia: «Scavare negli sterminati depositidel MANN è sempre un privilegio unico. Farlo per 'andare acaccia di Etruschi' lo ha reso ancora più avvincente.Da un lato perché si è così potuto delineare un rigoroso percorsostorico-archeologico volto a ricostituire la trama di relazioni checaratterizzò la plurisecolare presenza degli Etruschi in Campania.Dall'altro perché l'approfondimento delle vicende antiquarie ecollezionistiche legate alla riscoperta dell'importanza del lorodominio nella regione ha offerto una prospettiva per molti versiinedita sull'evoluzione della disciplina archeologica e sul contributodato ad essa da generazioni di studiosi».
Etruscomania... storia di archeologia e collezionismoIl percorso si articola in due nuclei tematici principali,corrispondenti ad altrettante sezioni espositive con inestimabilireperti.Gli Etruschi in Campania, dal carattere prevalentementearcheologico, è dedicato all'approfondimento della documentazionerelativa alla presenza degli Etruschi nella regione, dagli albori delI millennio a.C. alla fase dell'affermazione del popolo dei Campani.Il declino della popolazione è sancito dalle sconfitte subite pressoCuma tra VI e V sec. a.C., in seguito alla quali comincia a incrinarsiprogressivamente la potenza etrusca nella Penisola e nelMediterraneo. 
 Gli Etruschi al MANN è il titolo della seconda sezione chevalorizza invece i materiali etrusco-italici, generalmenteprovenienti da aree esterne alla Campania, acquisiti sul mercatocollezionistico dal Museo di Napoli in varie fasi della sua storia.
Accanto ai capolavori in mostra, volumi, plastici e documentid'epoca illustrano l'evoluzione del pensiero scientifico in campoarcheologico dal Settecento sino alla fine del Novecento,focalizzando l'attenzione sui protagonisti dell'archeologiacampana e, in particolare, su quelli che maggiormente hannocontribuito alla riscoperta del suo passato etrusco.
Gli Etruschi al MANN tornano per restare«Dopo la chiusura della mostra nel maggio 2021, una sezionepermanente restituirà alla fruizione un altro fondamentale pezzodella storia del nostro Museo, "casa" dei tesori di Pompei edErcolano, così come custode di eredità molto più antiche»conclude il direttore Giulierini. Il coordinamento scientifico della mostra è di EmanuelaSantaniello (funzionario archeologo del MANN) el'organizzazione è di Electa.Info: www.museoarcheologiconapoli.it