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Le tematiche del futuro, parte 4.


Fonte: articolo riportato dall' nternetCose" immaterialiSarebbe interessante spingere il discorsoancora più in là, e domandarsi se l'intelligenza,i valori, il significato del mondo non si sottragganoper certi versi, alla stessa freccia termodinamica,anche se è vero che sotto i valori etc. c'è pursempre qualcosa di fisico che per pensarli ecostruirli si nutre e consuma.Penso tuttavia alla smaterializzazione digitale, airisultati concettuali, matematici, etici che, una voltaacquisti, sfuggono alla termodinamica banalmenteintesa.Ma anche al fatto molto più sostanziale che solo acosto di una grave omissione possiamo parlare dellaTerra come di un sistema chiuso.Ciao entropia!Per nostra fortuna l'astronave Terra è un'isola felicenell'entropia, non è affatto termodinamicamentechiusa: ha una finestra grande come il cielo dallaquale entra la luce del Sole, una fonte di energia chedurerà altri cinque miliardi di anni, un arco di tempoche ci lascia abbastanza tranquilli.L'energia solare mantiene ogni forma di vitaalimentando nelle piante la fotosintesi, fa soffiare ilvento, evaporare l'acqua, circolare le acque deglioceani.Se l'uomo vuole avere un domani, basta attingerea questi flussi di energia continui e gratuiti che fannodella Terra un sistema aperto, immune dagli allarmidegli apocalittici.Nel mondo del dopo-carbonio continueranno a entraredal cielo torrenti di fotoni luminosi, e dalla Terratorneranno allo spazio fotoni termici (purché l'effettosera non lo impedisca).Dunque su scala umana qualche cosa di non limitatoesiste, almeno localmente le leggi della termodinamicasi possono aggirare. Tutto il resto si riciclerà.Materia, energia e... informazionePossiamo fare un passo ulteriore.Finora abbiamo ragionato come se il mondo fossefatto di due cose: materia ed energia.Ma l'era digitale ha introdotto un terzo fattore:l'informazione.Prendete in mano un CD. E' un dischetto di plastica.Sul lato che contiene la musica sono scavati milionidi piccole cavità (i pit) disposte a spirale.Per ascoltarlo serve energia: l'energia che lo fa girare,del raggio laser che esplora le minuscole cavità,dell'impianto che trasforma i segnali digitali in suoni.Ricapitolando: il CD è materia, ciò che lo fa funzionareè energia, ma la musica che cos'è? Né materia né energia.La musica sta nella disposizione delle cavità, nella formadisegnata dai pit.Qualcosa che, appunto, chiamiamo informazione.E' quella "forma" immateriale a fare la differenza tra lavoce di Madonna e di Maria Callas, tra una canzonettapop e l'opera lirica.La scienza accumula informazione.L'unica cosa che può crescere all'infinto e aiutarci asuperare i limiti inevitabili della materia e dell'energia.Un bene illimitato?I bit non occupano spazio (quasi), non impegnanograndi quantità di materie prime, non richiedono imballagginon generano rifiuti.I bit sono immateriali.E l'informazione - la conoscenza - diversamente dai benimateriali, più si condivide più si moltiplica.Da questo punto di vista, la conoscenza è l'unico bene chepossa crescere quasi all'infinito, aggirando le leggi dellamatematica e dell'entropia.In più, conoscenze recenti hanno aperto campi comel'editing genetico e le nanotecnologie che per loro naturarichiedono minime quantità di energia e di materia ma incompenso promettono soluzioni per malattie, inquinamento,disuguaglianze sociali.Il carbonio passa, la conoscenza restaChi ha una certa età ricorda lo studio del Club di Romadal titolo "I limiti dello sviluppo", pubblicato nel 1972,voluto da Aurelio Peccei e firmato da Meadows.Pur sbagliando i tempi per un eccesso di catastrofismo,quel "rapporto" aveva previsto molte cose.Tranne il procedere della conoscenza che ha generato ilmondo immateriale.Certo, è successo attraverso il consumismo e l'assalto alladiligenza dei combustibili fossili.Ma ora la conoscenza è lì, a nostra disposizione, e potràcontinuare a crescere quasi senza limiti, perché i bit sonosenza peso e (quasi) senza dimensioni.Benvenuti nel futuro. Se sarà così, sarà bello.Lo scrivevo nel 2008 ne "Le macchine invisibili" (Longanesi).Ed è ancora vero.