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Le tematiche del futuro, parte 3.


Fonte: articolo riportato dall'InternetGradualità, non scontroIl radicalismo semplicistico del tutto e subito(alla Tozzi e affini, per capirci), che finora hastimolato la contrapposizione tra ambientalismoe sistema produttivo generando mostri come il"trumpismo", lascia spazio alla gradualità "operandodapprincipio su due piani: garantire un livello diwelfare diffuso anche a tutti quelli che nel pianetaoggi non ce l'hanno e investire sull'innovazionetecnologica per diminuire gli sprechi".In fondo, è la tesi di Greta Thunberg (foto in alto),che per difendere l'ambiente invita i politici a impugnarele armi della scienza e della tecnologia, svolta epocalerispetto alla retorica del buon tempo andato.Freccia termodinamica nel socialeIl substrato scientifico-filosofico che motiva la sceltadella gradualità è frutto dell'estensione della frecciatermodinamica alla storia sociale: anch'essa, ammetteMercalli, è a modo suo irreversibile: "il progresso hareso la vita innegabilmente più facile e non si puòtornare indietro".Al radicalismo pessimista del suo interlocutore DanielePepino, Mercalli risponde che "i gravi problemi dellanostra società non si possono risolvere guardando alpassato perché siamo entrati in una fase nuova e ciòche abbiamo acquisito è termodinamicamente irreversibile,nel bene e nel male".Ampliamento filosoficoNon stiamo parlando di un compromesso, magari alribasso, ma di un ampliamento filosofico della prospettivache coinvolge il senso, i valori e i fini stessi dell'esistenzadi Homo sapiens: "Non mi sento nella condizione di direbuttiamo via tutto e torniamo a vivere di tuberi e bacchein uno stato di natura primordiale - dice Mercalli -.Mi sembrerebbe un fallimento dell'avventura umana.Se l'avventura umana è fatta anche di autocoscienza,di intelligenza, di capacità di capire il funzionamentodella natura, questo è piuttosto il momento di far vedereche siamo capaci di usare queste facoltà e di dirigerleverso un giusto obiettivo".