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G.G.Marquez, "Dell'amore e di altri demoni".


Fonte: blogtecaDi seguit si riporta l'introduzione:"..la lapide schizzò via al primo colpo euna chioma viva di color rame intenso sisparse fuori dalla cripta.Sulla lapide di marmo corroso dal salnitroera leggibile un solo nome senza cognome:Sierva Maria de Todos loa Angeles.Dispiegata a terra, la chioma splendida era lunga ventidue metri e undici centimetri".Il nuovo romanzo di Gabriel Garcia Marqueznasc da questa immagine fantastica, daquesto evento al quale racconta di avereassistito quando era ancora un giovanegiornalista, e dalla memoria così resuscitatadi una delle tante storie ascoltate da bambino:la leggenda di una marchesina di dodici annicon i capelli lunghi come lo strascico di unasposa, morta di mal di rabbia e veneratanei paesi del Caribe per i suoi molti miracoli.Ne scaturisce la cronaca meravigliosa di unaamante bambina, la favola di una passioneche unisce fino alla distruzione.In un porto dove approdano i galeoni carichidi schiavi provenienti dall'Africa, una città im-mersa nel suo marasma di secoli, è comparsoun cane idrofobo.Vittima illustre del suo morso è la figlia dodicennedel Marchese di Casalduero, creatura bellissimae trascurata dai genitori, che passa il tempocon gli schiavi di colore e ne ha assimilato gli usi, i costumi, la lingua.Secondo Abrenuncio, medico portoghese cheha fama di negromante ma legge segretamenteVoltaire, per il muto dolore di Sierva Maria non c'èterapia, perchè "non c'è medicina che guariscaquel che non guarisce la felicità".Ma per il vescovo del luogo la bambina èposseduta dal demonio e deve essere esorcizzatasecondo le regole del Sant'Uffizio.Chiusa nelle segrete di un convento, intorno a lei simoltiplicano eventi meravigliosi e inspiegabili.Ma ad essere posseduto sarà il giovane gesuitaal quale Sierva Maria ha trasmesso il demonedell'amore....".