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Il nome della rosa, film, parte 3


La vittima successiva è Berengario, un monacoin sovrappeso, anch'esso bibliotecario e dichiare tendenze omosessuali, che viene ritrovatoannegato nella sua vasca da bagno, anch'eglicon le dita e la lingua nere.Guglielmo ritrova una nota sullo scrittoio, al qualesi trovava la notte prima Berengario, e vi leggeil numero di un libro, intuendo quindi cosa accadde:Berengario aveva approfittato della passioneper i libri del giovane Adelmo per consegnargliun volume, un libro proibito che lui desideravaleggere da molto tempo, in cambio di rapporti illeciti.Adelmo acconsentì, ma poi, preso dalla vergogna edal senso di colpa, vagò per l'abbazia la notte incui si svolse la tempesta e incontrò il traduttoredal greco, al quale consegnò la nota, dopodiché sigettò dalle mura dell'abbazia. Venanzio, volendovedere il libro che era stato causa della sua morte,lo recuperò e si mise a leggerlo nella notte ma,improvvisamente, ebbe un malore e il cadaverevenne ritrovato da Berengario che, per paura diessere incolpato, trascinò il corpo e lo gettò nellacisterna, dove fu ritrovato.Il libro rimase sullo scrittoio del traduttore eBerengario si mise a leggerlo, ma i maloricominciarono a manifestarsi anche in lui; dopoaver riportato il libro al suo posto, per paura diessere scoperto, fece un bagno con delle fogliedi cedro per alleviare il dolore, ma tutto fu inutilee morì annegato.La conclusione, dunque, è che la causa dellemorti sia un libro che uccide o, per meglio dire,per cui qualcuno è disposto ad uccidere; le ditae la lingua nere possono essere, dunque, statecausate da un avvelenamento.L'abate, tuttavia, non dà ascolto alle parole diGuglielmo e rivela di aver richiamato l'inquisitoreBernardo Gui a indagare.Guglielmo ed Adso trovano un passaggio segretoper la biblioteca, accessibile solo ai bibliotecarie all'abate, e rimangono quasi imprigionati nelcomplesso di stanze, dal quale escono grazie adAdso che, per non perdersi nel labirinto, avevaingegnosamente legato un filo della sua veste adun tavolo della stanza.Dopo l'arrivo dell'inquisitore Bernardo, la situazionein abbazia precipita: la ragazza del villaggio vieneritrovata durante la notte, insieme a Salvatore, nelfienile, con un galletto nero morto (che la ragazzaaveva preso per fame) e un gatto nero, e i due vengonoarrestati con l'accusa di aver praticato riti satanici inquanto, per errore, il fienile prende fuoco e Bernardoritiene che la fanciulla sia il maligno.Frate Salvatore viene poi torturato e interrogato econfessa il suo passato di dolciniano, facendo ancheil nome del cellario Remigio.Nel mentre, un altro frate, Severino l'erborista,viene ucciso e la colpa ricade su Remigio, cheviene arrestato e accusato delle morti avvenutenel monastero.Durante il processo contro i tre (la ragazza, ilcellario e Salvatore), che culmina con la sentenzadella loro condanna a morte sul rogo, Guglielmodà la sua approvazione a eseguire il verdetto emessoda Bernardo, ma afferma anche che le mortinell'abbazia non si fermeranno.L'inquisitore lo accusa di aver tentato di difendere laragazza e i due eretici e gli dice che, l'indomani, sirecherà ad Avignone insieme a lui per rispondere dieresia di fronte al papa.Adso, disperato per la sorte della fanciulla che ama,è risentito verso Guglielmo, che sembra interessarsipiù ai libri che alle sorti della giovane.Il giorno dopo, durante la messa, un altro frate,fratello Malachia, che è solito accompagnare il"venerabile Jorge", si sente male e muore, mostrandoanch'egli le dita e la lingua nere.Bernardo, avendo assistito alla scena, ritiene chel'assassino sia Guglielmo, basandosi sulla predizione dalui fatta durante il processo, e ordina alle sue guardiedi catturarlo, ma il monaco riesce a fuggire di soppiattoinsieme ad Adso e i due si recano nella biblioteca.Intanto la ragazza (considerata una strega), Salvatoree Remigio vengono messi sulla pira, in attesa di esserebruciati.Guglielmo e Adso giungono all'entrata della bibliotecaattraverso una porta camuffata come uno specchioe vi trovano Jorge, al quale Guglielmo chiede dipoter leggere il secondo libro della Poetica di Aristoteleche tratta della commedia, unica copia esistentein tutto il mondo.Jorge acconsente, ma Guglielmo si mette unguanto, poiché sa che le pagine del libro sono avvelenate.Il mistero è così chiarito: Jorge era il colpevole diquelle morti ed è stato lui ad avvelenare le paginedel libro, in modo che chiunque le leggesse trovasseuna morte certa.Questi, capendo di essere stato scoperto, si dà allafuga, portando con sé il libro e venendo inseguitodai due monaci.Guglielmo gli chiede perché abbia fatto tutto questoe Jorge rivela di aver sempre avuto in odio il librodi Aristotele, in quanto il riso, in esso trattato, uccidela paura e senza la paura non può esserci fede inDio: se tutti, infatti, apprendessero dal libro che èpossibile ridere di tutto, anche di Dio, il mondoprecipiterebbe nel caos.Preso, così, da fanatico fervore, Jorge ingoia le paginedel libro, suicidandosi, ma prima di morire ha il tempodi aggredire Adso, gettandogli la lampada che portavae bruciando anche il resto dei libri proibiti nellabiblioteca.Un grosso incendio inizia a divampare in biblioteca e,intanto, Remigio e Salvatore vengono bruciati,mentre la ragazza viene salvata dagli abitanti delvillaggio, che attaccano le guardie di Bernardo,distratte dall'incendio alla biblioteca.Mentre Guglielmo tenta disperatamente di salvarequanti più libri possibile dalle fiamme, Adso, incitatodal maestro e preoccupato per la ragazza, si precipitafuori dall'abbazia.Bernardo, in fuga con la sua carrozza, muoreprecipitando in un dirupo e infine Guglielmo riesce aduscire incolume dall'incendio.L'indomani, l'abbazia è completamente bruciata.Guglielmo e Adso partono così da quel luogo ma, sullastrada, il ragazzo viene raggiunto dalla fanciulla, chelo prega di restare.Adso si accorge che il suo maestro lo osserva da lontano,perché vuole che sia lui a decidere liberamente chiseguire e, dopo un toccante addio, i due innamorati silasciano per sempre.Mentre Guglielmo e Adso si allontanano, la voce fuoricampo di quest'ultimo, nel terminare la narrazione,afferma di non essersi mai pentito di aver fatto quellascelta.Il suo maestro, in segno di rispetto, gli regalò i suoiocchiali e i due si lasciarono.Adso non seppe mai che fine avesse fatto, ma ècomunque certo che Guglielmo sia morto, probabilmentea causa dell'epidemia di peste scoppiata qualcheanno più tardi in Europa.Egli, comunque, non si dimenticò mai del suo unicoamore terreno, del quale tuttavia non seppe maiil nome.