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La sconcertante e contraddittoria situazione italiana


Post di Emilia MarchitelloIl punto di inizio di questo post è l'analisi dell'attualesituazione generale italiana, piena dicontraddizioni alquanto sconcertanti. Ci si riferisce al ministro del consiglio, Giorgia Meloni,che dice che uno dei punti di fondodella attuale crisi italiana è il continuo decrementodella popolazione, della denatalità chesta arrivando ad uno dei suoi minimi storici equesto è lampante ma è il risultato ultimo di una politica miope della limitazione delle nascitee dell' assioma " meno siamo e megliostiamo", ok, ma i risultati possono esserepositivi per qualche anno, poi, fatalmente, siinnesca un fenomeno logico ed alquanto prevedibile:la diminuzione dei bisogni di unsempre minorenumero di persone, dovuto al normale ricambiogenerazionale ed al rapporto negativo deceduti/nuovi nati,nonchè al progressivo restringimento del mercato del lavoro....siamo alla fase conclusiva di un fenomenostorico e sociale, senzaprecedenti.E a questo si aggiungano degli altri fatti di portatastorica epocale: ladigitalizzazione, l'automazione, lanecessità di far tornare i conti pubblici e quindi lasoluzione ottimale è il flusso regolato dei migrantidi cui parla il ministro Lollobriggida,che dà una rispostaalla mancanza di manodopera, alla necessità di darenuova linfa almercato del lavoro, all'emergenza dimantenere un equilibrio che non sia precario fra lagente che va in pensione e le nuove generazioni dilavoratori che pagano le pensioni dichi va a riposo:affermazione discutibile, perchè i pensionatihanno versato contributiper quarant'anni ed anchedi più, che sono stati investiti nella collettività e quindi reimpiegati poi per corrispondere  il meritatoassegno pensionistico.Un altro punto che viene sempre taciuto è cheogni anno in Italia si fa la politica dimandare a riposo più gente possibile, per liberareposti che,poi,si perdono perchè sonodiminuiti i bisogni ma tutto questo non ci haportato fuori della crisi e del debito che aumenta continuamente e cui si vuole rimediaretagliando sugli asili nido e sull' ediliziascolastica, che va in pezzi, facendoci perdere i100 miliardi del PNRR, che sono davverotanti e che avrebbero dato una risposta concretaai tanti problemi che affliggono le giovani generazioni,all'occupazione femminile, alla necessità di nuovenascite, al poter far conto sugli asili nido, con personaleben qualificato, a prezzi politici.La contraddizione consiste nel perdere una possibilitàconcreta di dare una risposta aproblemi urgenti e nel dichiarare poi le intenzioni del governo di attuare una politicademografica, ma non si sa bene come, visto che sigiudica positiva la politica di chiusura dell'immigrazione della Polonia e dell'Ungheria edinvece è proprio quella che dà ossigenoad un mercato del lavoro puttosto asfittico.La questione è sicuramente molto più complessaed in questo post ci si è limitati a  fare delleriflessioni su dei punti specifici ma ce ne sonomolti altri su cui soffermarsi per fare ladisamina del periodo estremamente criticoche stiamo vivendo nel primo trentennio delnuovo millennio.