Creato da blogtecaolivelli il 04/03/2012

blogtecaolivelli

blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli

 

 

« L'autunno del patriarcaL'amore ai tempi del coler »

Cronaca di una morte annunciata

Post n°1939 pubblicato il 19 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. 

Cronaca di una morte annunciat

 (Crónica de una muerte anunciada) è uno dei

romanzi più conosciuti di Gabriel García Márquez,

pubblicato nel1981, sei anni dopo l'apparizione

de L'autunno del patriarca

La pubblicazione del romanzo veniva a smentire

le intenzioni rese pubbliche in precedenza da

García Márquez il quale, colpito dalla situazione

politica americana, aveva dichiarato di voler

abbandonare la "ficción" per dedicarsi a un'attività

impegnata politicamente.

L'opera fu pubblicata in Italia dalla

 Arnoldo Mondadori Editore per la prima volta

nel 1982.

La storia si basa su un fatto realmente accaduto

in una cittadina dellaColombia da cui Márquez,

a distanza di trent'anni, ha preso ispirazione per

scrivere il romanzo. L'autore ha dichiarato che

tutti i personaggi hanno nomi di fantasia, tranne

i suoi famigliari, e che la storia narrata parte da

un avvenimento reale a cui però ha aggiunto

un'ampia componente narrativa.

È stato portato sul grande schermo da Francesco Rosi

 nel film del 1987Cronaca di una morte annunciata 

con un cast di tutto rispetto: Rupert Everett,Ornella Muti

Gian Maria VolontéIrene Papas, e Lucia Bosè.

Lo sceneggiatore è Tonino Guerra.

Il romanzo esce in tutto il mondo di lingua spagnola

nella primavera 1981, e arriva a interrompere uno

sciopero letterario che l'autore aveva proclamato

fintanto che il generale Augusto Pinochet fosse

rimasto al potere in Cile; qualche giorno prima,

il 26 marzo, García Márquez e la moglie hanno

chiesto asilo politico all'ambasciata messicana

di Bogotà perché hanno ricevuto avvertimento,

da voci vicine agli ambienti governativi, che è in

corso un complotto per accusare lo scrittore di

vicinanza al gruppo guerrigliero M-19, e che i

militari premono per il suo arresto.

 La coppia lascia in questo modo la Colombia,

dove era tornata a vivere dall'Europa.

Trama

Il libro narra la tragica vicenda di Santiago Nasar,

accusato di aver tolto l'onore a Ángela Vicario

e per questo assassinato dai fratelli della

ragazza, Pablo e Pedro Vicario.

Il narratore è un amico di Santiago che,

interrogando le persone a lui vicine, riesce a

ricostruire gli avvenimenti dei giorni precedenti

e successivi al delitto.

Il romanzo si apre con il risveglio di Santiago

la mattina stessa in cui sarà ucciso e con 

i preparativi frenetici degli abitanti del paese per

l'arrivo del vescovo.

La cronaca della giornata in cui Santiago

viene accoltellato si intreccia con la vicenda

amorosa di Ángela Vicario e Bayardo San Román

e con il racconto della loro prodigiosa festa di

matrimonio, in cui viene coinvolta tutta la comunità.

I bagordi e i festeggiamenti continuano fino alla

mattina, ma la notte stessa delle nozze Bayardo

scopre che la moglie non è vergine e quindi la

ripudia riportandola alla casa paterna. I fratelli

di Ángela, decisi a vendicarla, le chiedono di

confessare il nome dell'uomo che le ha tolto

la verginità e le accuse ricadono su Santiago Nasar.

Il mattino seguente, lo stesso mattino in cui è

previsto l'arrivo del vescovo, Pablo e Pedro

vanno alla ricerca dell'uomo, decisi a ucciderlo.

Si passa così da un clima gioioso a un'attesa

preoccupata: i fratelli non fanno segreto delle

loro intenzioni e gli abitanti vengono coinvolti

emotivamente nella vicenda. Prima di compiere

l'atto dichiarano apertamente di voler uccidere

Santiago nella speranza che si verifichino

circostanze che impediscano loro di commettere

l'omicidio. Questo perché da un lato sentono

l'obbligo morale di vendicare l'onore della sorella,

ma dall'altro provano ripugnanza verso un atto

di violenza che non appartiene alla loro natura.

Non credendo i fratelli Vicario capaci di un tale

gesto, molti pensano che le loro siano solo

minacce formali, altri sono convinti che Santiago

sarà avvisato in tempo così da scampare

alla morte, altri ancora credono nell'innocenza

dell'uomo. Nonostante tutti sappiano le intenzioni

dei due fratelli, nessuno fa niente e si verificano

una serie di coincidenze e di eventi che rendono

ineluttabile il tragico epilogo della vicenda.

Mentre gli abitanti si dirigono verso il molo per

accogliere il vescovo, la notizia si diffonde, ma

l'unico che rimane totalmente ignaro di ciò che

sta per accadere è proprio il diretto interessato,

Santiago Nasar, che verrà a conoscenza dei fatti

solo pochi attimi prima di essere ammazzato.

Il romanzo si conclude con il racconto della

vicenda dei fratelli Vicario, che dopo tre anni

di carcere vengono lasciati liberi, perché viene

riconosciuto il motivo di onore. Ángela e Bayardo,

invece, si rincontrano dopo 17 anni, quando

Bayardo si presenta alla porta di lei con una

valigia ricolma di lettere, mai aperte, che la donna

gli aveva incessantemente scritto in tutti quegli

anni nella speranza di essere perdonata.

Personaggi

Santiago Nasar: la vittima. Un giovane di 21 anni,

di origini arabe, ricco e affascinante.

In seguito alla morte del padre, si occupa di

amministrare l'azienda di famiglia.

Viene descritto come un giovane donnaiolo,

allegro e pacifico, con la passione per i cavalli

e le armi da fuoco.

Ángela Vicario: è una figura chiave nella

vicenda che porta alla morte di Santiago.

Di famiglia modesta, è la minore di quattro

sorelle e la più bella. Il suo personaggio

subisce un'evoluzione durante il corso della

storia e Ángela, da donna debole e rassegnata,

educata per sposarsi e diventare una brava

moglie, diventa forte e determinata e dimostra

una grande perseveranza nel cercare di

riconquistare il marito.

Bayardo San Román: arriva misteriosamente

nel villaggio, suscitando la curiosità di tutti gli

abitanti. Ha circa trent'anni ed è figlio del generale

Petronio San Román; è un uomo molto ricco, sicuro

di sé e abituato a ottenere sempre ciò che vuole

attraverso il denaro. Si sposa con Ángela, ma

quando scopre che non è vergine la ripudia.

Pedro e Pablo Vicario: sono i responsabili

del crimine. Erano gemelli, identici nell'aspetto

fisico, ma molto diversi nel modo di reagire

di fronte alle situazioni difficili.

Sono due uomini mansueti, ma nel momento

di compiere l'atto efferato rivelano una natura

nascosta, sanguinaria e violenta.

Narratore: non viene svelato esattamente

di chi si tratta. Tuttavia dalla narrazione

riusciamo a cogliere alcuni indizi: è cugino

di Angela, è un amico della vittima e sua

madre era la madrina di Santiago.

È colui che intraprende le investigazioni anni

dopo la morte di Santiago e scrive la "cronaca"

con l'intenzione di fare chiarezza su ciò che è accaduto.

TEMATICHE

Gli studi critici sull'opera e le interpretazioni che ne sono state date sono molteplici: alcuni credono che il nucleo centrale sia la critica al maschilismo nella società latinoamericana, altri vedono nel romanzo un attacco indiretto alla Chiesa cattolica e ai suoi valori tradizionali, altri ancora si sono occupati della componente simbolica del delitto visto come rito sacrificale e del rapporto tra il romanzo e la tragedia greca. Molti autori credono che Gabriel García Márquez abbia trovato gli elementi per l'elaborazione del romanzo nella commedia del Siglo de Oro, specialmente in quella di Lope De Vega,alla quale infatti si fa risalire la divaricazione tra onore privato (honor) e onore pubblico (honra); e non può mancare un riferimento a un dramma di Lope de Vega appunto, Fuenteovejuna, che ha per tema proprio la responsabilità collettiva di un delitto.García Márquez scrive che è stata Rossana Rossanda a indicargli la chiave migliore di lettura:

Il tema principale è l'onore.

L'autore sottolinea come il delitto d'onore per

mano dei fratelli Vicario sia inevitabile perché

legato a valori profondamente radicati nella

società in cui vivono.

Si tratta di una società legata alle tradizioni

rurali, in cui predominano la morale conservatrice,

le apparenze e i tabù e dove la religione occupa

un posto importante.

La difesa dell'onore giustifica e legittima qualsiasi

azione violenta volta a restaurare l'ordine della

morale collettiva; per questo motivo i fratelli Vicario

continueranno a dichiararsi innocenti durante

il processo (e verranno assolti).

Tutti i personaggi hanno una relazione diretta

con la morte di Santiago.

L'intera comunità, partecipa in qualche modo

al crimine ed è responsabile per lo stesso;

tuttavia nessuno interviene per salvare la vita

dell'uomo in quanto, per principio, le questioni

d'onore vanno risolte dai diretti interessati.

Lo scrittore non manca di colpevolizzare gli

abitanti del villaggio, che pur sapendo da tempo

della minaccia incombente nulla fanno per evitarla,

spinti dai sentimenti più vari: trascuratezza, viltà,

rancore immotivato verso un giovane bello e ricco,

indifferenza o pura curiosità di vedere come

andranno a finire le cose.

Altri due temi importanti, ricorrenti nelle opere

di Gabriel García Márquez, sono la morte e la

fatalità. Il destino di Santiago appare inevitabile

dovuto a una serie di coincidenze sfortunate.

Egli non potrà sfuggire alla sua sorte e non

sarà capace, come del resto sua madre, abile

interprete dei segni del destino, di comprendere

il significato premonitore del suo sogno.

Sotto il segno della fatalità operano anche

i fratelli Vicario, che nonostante cerchino

affannosamente un pretesto per non dover

compiere la vendetta alla fine non riescono a

sfuggire al destino.

Un altro aspetto su cui si concentra il romanzo

è l'impossibilità di scoprire la verità sui fatti accaduti.

Nell'opera viene riconosciuto il fallimento nella

ricerca della verità, i dubbi che cercano di essere

risolti persistono e il lettore non riesce a risalire

al vero colpevole del crimine, così come non

riesce a scoprire se è realmente Santiago

l'uomo che ha disonorato Ángela.

Tecnica narrativa

In Cronaca di una morta annunciata ritroviamo

alcune caratteristiche tipiche del romanzo

poliziesco. Innanzitutto, l'ordine cronologico

degli avvenimenti viene completamente rovesciato;

il racconto si apre con l'evento finale

(l'omicidio del protagonista Santiago Nasar) e

solo successivamente l'autore ricostruisce l'antefatto

e tutte le vicende intermedie.

ComeCent'anni di solitudine, come L'autunno del patriarca,

l'incipit del romanzo è infatti l'evocazione di una

morte imminente che diventa il perno

della narrazione, che si avvolge a spirale

intorno a questo preannuncio.

Nel caso di Cronaca di una morta annunciata,

la narrazione procede per cerchi concentrici

che si estendono da poco prima a poco dopo

l'evento luttuoso, ma anche verso momenti

distanti anni e anni nel passato e nel futuro.

Il romanzo inizia con la frase Il giorno che

l'avrebbero ammazzato, e d'altronde il fatto

in sé è già suggerito nella "morte annunciata"

contenuta nel titolo stesso del libro.

Questo genere di intreccio è tipico del genere

poliziesco, come ha ammesso lo stesso autore:

la narrazione inizia dall'evento finale e più

importante, ovvero il crimine, senza però

svelarne i dettagli, con l'intento di suscitare

curiosità nel lettore. Nel romanzo fabula e

 intreccio non corrispondono, il narratore

si muove liberamente nel tempo della

narrazione attraverso l'uso di analessi e 

prolessi. La struttura esterna dell'opera è

chiusa e circolare in quanto la narrazione

inizia e termina con la morte di Santiago:

ha come effetto il mantenimento di questa

morte "immobile" di fronte al lettore, mentre

gli altri elementi le girano intorno; dal punto

di vista metaforico, ottiene inoltre di mettere

in questione il nostro modello di realtà.

Nell'opera troviamo altri elementi tipici del

genere poliziesco: un detective, ovvero il

narratore, che cerca di ricostruire gli

avvenimenti attraverso le testimonianze,

spesso contraddittorie, di coloro che hanno

assistito al crimine; la descrizione dettagliata

del delitto; l'investigazione, ossia l'opera di

ricostruzione dei fatti accaduti, accurata e

minuziosa; la discussione degli indizi. 

Tuttavia in questo caso l'enigma, altro

elemento caratteristico del genere poliziesco,

non sta nel scoprire chi è l'assassino, bensì

nel verificare se Santiago è colpevole o meno:

infatti si tratta della "falsa storia di un vero delitto",

come ha scritto García Márquez stesso. 

Il narratore tuttavia non riuscirà a fare piena

chiarezza sui fatti accaduti; da questo punto

di vista il romanzo ha una struttura aperta,

perché l'autore delega al lettore il compito di

ricomporre le diverse realtà frammentate e

giungere a una propria conclusione circa la

colpevolezza o meno di Santiago:

Nel romanzo l'inchiesta è usata come tecnica

letteraria. Il narratore torna sul luogo ventitré

anni dopo e cerca di ricostruire gli avvenimenti

attraverso le diverse opinioni e testimonianze

di coloro che in qualche modo furono presenti

al fatto criminale o ne ebbero notizia diretta.

Si tratta di verità soggettive e parziali, spesso

contraddittorie tra loro, che però concorrono

tutte a formare il mosaico complessivo, a tratti

confuso, della vicenda: il lettore non saprà

mai se è stato Santiago Nasar a deflorare Ángela

Vicario e nemmeno se il mattino dell'omicidio il

cielo fosse sereno o coperto.

Il narratore è omodiegetico, ovvero è un

personaggio interno alla storia, in questo caso

un amico di Santiago, testimone egli stesso dei

fatti accaduti. Il lettore ricostruisce la storia

attraverso i suoi occhi e le sue considerazioni,

ma non solo. La storia, infatti, è narrata da

diverse prospettive: un narratore onnisciente

in terza persona, un narratore - testimone

in prima persona, le voci dei numerosi abitanti

del paese e la voce del pueblo, il catalizzatore

di un vero e proprio coro tragico di personaggi,

i ricordi dei quali spesso non coincidono. 

La narrazione oscilla tra la prima persona, che

denota il coinvolgimento emotivo del narratore

quando racconta fatti di cui ha avuto esperienza

diretta, introduce il suo punto di vista e il suo

giudizio personale, e la terza persona, usata

dal narratore per redigere la cronaca: talvolta

sembra trascrivere un rapporto giudiziario o

riepilogare le lettere con i ricordi della propria madre.

 Nel romanzo la sua identità rimane occulta,

al contrario di quella di tutti gli altri personaggi;

il narratore ci fornisce però dei dettagli circa la

sua vita e la sua famiglia (svela infatti il nome

di sua madre e quello dei fratelli): è narratore,

autore del libro, abitante, cugino di Ángela,

amico di Santiago e in parte persino testimone.

L'autore usa lo stile diretto nelle conversazioni

che il narratore ha con i diversi testimoni; altre

volte, invece, l'informazione viene presentata

direttamente dalla lettura del rapporto giudiziario

e delle lettere. Alla narrazione si alterna la

descrizione minuziosa dei luoghi e dei personaggi.

In alcuni punti l'autore usa un linguaggio

umoristico e ironico e spesso fa ricorso

all'iperbole e alle ripetizioni, per sottolineare

l'assurdità della vicenda e la violenza dell'atto

che sta per compiersi. Seguendo lo stile della

cronaca, l'autore si sofferma su alcuni dettagli,

come ad esempio le ore e i minuti in cui si

svolge la vicenda.

L'opera presenta alcuni tratti tipici del 

realismo magico (etichetta letteraria che non è

amata dall'autore): la fusione tra reale e

soprannaturale, dove gli elementi fantastici

formano parte della vita quotidiana e l'insolito

non viene percepito come qualcosa di

straordinario, bensì naturale; l'uso frequente

dell'iperbole, dell'esagerazione, ad esempio nel

modo violento e grottesco in cui viene

consumato il crimine o nella descrizione

dell'autopsia; il tema della morte, presente in

tutta l'opera; la rottura della linea temporale

(l'ordine cronologico degli avvenimenti viene

completamente stravolto); le descrizioni

estremamente dettagliate e l'importanza

data alle percezioni sensoriali.

In fondo alla narrazione, il cuore del romanzo

testimonia l'impossibilità di vedere il mondo

da un solo punto di vista, perché a partire

da Einstein e passando per Heisenberg la

realtà non è più un libro di formule da

decifrare, e la sua comprensione è difficile,

se non proprio impossibile: e questa complessità,

l'impossibilità di ridurla a un modello intelligibile è

testimoniata dal moltiplicarsi dei punti di vista e

dagli slittamenti temporali della narrazione.

Il fatto reale

Il 22 gennaio 1951 Mercedes Barcha Pardo,

che García Márquez ha conosciuto a un ballo e

che diventerà sua moglie, gli lascia uno scarno

messaggio nella redazione di El Heraldo di 

Barranquilla, nella cui redazione lui lavora:

il biglietto dice semplicemente Hanno ucciso

Cayetano.

Entrambi sanno che il riferimento è al loro

comune amico Cayetano Gentile, 24 anni,

giovane di origine italiana e di bell'aspetto

che studiava medicina a Bogotá e abitava

Sucre, città dalla quale il padre farmacista

di Mercedes è dovuto fuggire per il notevole

incremento della criminalità.

Autori dell'omicidio a colpi di coltello sono

Victor Manuel e José Joaquín, due fratelli di

Margarita Chica, maestrina della scuola di

Chaparral. Grande amico d'adolescenza

dell'autore, Cayetano era stato accusato

dell'ex fidanzata Margarita, che aveva

maturato verso di lui un forte risentimento,

di essere responsabile della sua perdita

della verginità prima delle nozze con

Miguel Palencia.I fratelli attesero Cayetano

in un bar di fronte a casa sua, ma quando

il giovane vide José Joaquín correre verso

di lui con un coltello sguainato, corse verso

di casa; la madre, convinta che fosse già

rientrato, sprangò la porta d'ingresso, e il

giovane fu sbudellato nel patio della casa vicina.

Al ricevimento della notizia, García Márquez

avrebbe voluto recarsi a Sucre, ma dalla

redazione bocciarono l'idea in quanto

impulso sentimentale.Cominciò tuttavia a

maturare nella mente dell'autore l'idea di

scrivere un romanzo sulla fatalità e sulla

responsabilità, a partire dalla morte di

Cayetano Gentile. Quando sua madre

venne a saperlo gli vietò di scriverne finché

fosse stata in vita Julieta Cimento, la madre

del giovane nonché madrina di battesimo di

Hernando García Márquez, fratello di Gabriel.

La storia maturò quindi nell'ombra per quasi

trenta anni, finché nel 1980 la madre stessa

comunicò all'autore, che in quel tempo viveva

a Barcellona, la morte della signora Cimento,

che non si era mai ripresa dal brutto colpo.

A quel punto la scrittura poté finalmente

iniziare, dopo la raccomandazione materna:

"Trattalo come se Cayetano fosse mio figlio".

La madre dell'autore tuttavia non leggerà

mai il romanzo, pubblicato un anno dopo,

con la motivazione che "Una cosa risolta così

male nella vita non può risolversi bene in un libro."

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/blogtecaolivelli/trackback.php?msg=14269823

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2vurlaprefazione09m12ps12vittorio.59dony686miriade159tirchio2000blogtecaolivelliellistar2012Draiostre.sa47bibanna545annamatrigiano
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

TAG CLOUD

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963