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« Un nuovo studio...Notizie dalla Luna »

Notizie dal Cosmo primordiale...

Post n°2983 pubblicato il 29 Maggio 2020 da blogtecaolivelli

Fonte: articolo riportato dall'Internet

La collisione planetaria che

diede origine alla Luna rese

possibile la vita sulla Terra

Parte degli elementi precursori della vita sul nostro pianeta

potrebbe essere stata consegnata dallo scontro planetario che

formò anche la Luna, oltre 4,4 miliardi di anni fa.

terra-collisioneCollisioni primordiali: è appena dietro l'angolo, la Luna, eppure

è ancora in parte un enigma astronomico. | SHUTTERSTOCK  

La Terra ha ricevuto la maggior parte degli elementi volatili alla

base della vita, come carbonio azoto, nel corso della collisione

planetaria che diede origine alla Luna, oltre 4,4 miliardi di anni fa

. Uno studio pubblicato su Science Advances propone una risposta

a una domanda comune a proposito dell'abbondanza di elementi

volatili sul nostro pianeta: come fa la vita sulla Terra a basarsi sul

carbonio, dal momento che questo elemento, per le sue proprietà,

avrebbe dovuto evaporare durante le prime, roventi fasi di formazione

del pianeta, oppure restare intrappolato nel nucleo?

I CONTI NON TORNANO. Una delle teorie storiche per spiegare

l'abbondanza di elementi volatili sulla Terra è quella che vuole che

a portarli siano stati una particolare classe di meteoriti - avanzi primordiali

degli elementi costitutivi il Sistema Solare esterno, precipitati sulla

Terra quando ormai il nucleo era già formato (evitando così che le sostanze

volatili che trasportavano dovessero sopportare l'intenso calore degli

inizi, e l'evaporazione).


Luna, Galassia, Via Lattea, Idrogeno

Curiosità: la Via Lattea (radio)riflessa sulla Luna. |

DR BEN MCKINLEY, CURTIN UNIVERSITY/ICRAR/

ASTRO 3D - NASA/GSFC/ARIZONA STATE

UNIVERSITY

Tuttavia, il rapporto tra carbonio e azoto nella parte della Terra

diversa dal nucleo - cioè il mantello e la crosta - non corrisponde

a quello riscontrato in questi meteoriti, le condriti carbonacee: è

di circa 40 parti di carbonio per ogni parte di azoto, mentre nei

meteoriti è di circa 20 a 1.

PROVE DI SCONTRO. 

Nel laboratorio di Rajdeep Dasgupta, ricercatore della Rice University

(Usa) e co-autore dello studio, è possibile simulare le reazioni geochimiche

che avvengono negli strati più interni di un pianeta sottoposto a condizioni

estreme di pressione e temperatura.

In una nuova serie di esperimenti, Damanveer Grewal, coordinatore della

ricerca, ha voluto testare un'altra nota teoria sull'origine degli elementi

volatili, secondo la quale queste sostanze sarebbero arrivate durante una

collisione con un pianeta allo stadio embrionale della sua formazione,

con un nucleo ricco di zolfo.

Zolfo, carbonio e azoto sono infatti presenti in ogni parte del nostro

pianeta fatta eccezione per il nucleo, che non ha scambi di materiale con

i restanti strati e rimane isolato.


Starship, Elon Musk, SpaceX, turismo spaziale, Luna, astronavi

Andremo presto a vedere di persona che cosa c'è lassù, con la

 SpaceX Starship Musk? Possibile, sempre che non cada... |

UNO O PIÙ VISITATORI ESOTICI? 

Grewal ha cercato di capire quale fosse la proporzione tra carbonio e

azoto nel nucleo di pianeti in tre diversi scenari: senza zolfo, con il

10% e il 25% di zolfo.

Dopo aver testato ogni possibilità (conducendo circa 1 miliardo di

simulazioni), i ricercatori hanno concluso che «tutte le prove (...) sono

compatibili con un impatto con un pianeta delle dimensioni di Marte,

che trasportasse sostanze volatili e con un nucleo ricco di zolfo,

dall'impatto con il quale ebbe origine la Luna».

Gli elementi precursori della vita potrebbero quindi essere arrivati sulla

giovane Terra grazie all'impatto con un pianeta composto da elementi di

base differenti (il nucleo terrestre è fatto prevalentemente di ferro), formatosi

forse in un punto diverso del disco protoplanetario.

La ricerca, supportata da tante e complesse simulazioni, sembra dare

definitivamente credito all'idea che gli elementi volatili siano arrivati con

una collisione planetaria.

Questo tuttavia non scioglie ogni dubbio, perché un bilancio degli elementi

volatili considerati non è possibile, e forse una singola collisione non è

stata sufficiente...

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