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« I campi chiusi del SileI campi chiusi del Sile »

Notizie dal fiume Sile.

Post n°3100 pubblicato il 16 Giugno 2020 da blogtecaolivelli

Fonte: articolo riportato dall'Internet

INCONTRI SUL FIUME SILE

- SECONDA PUNTATA

Le sorgenti del Sile, viaggio a ritroso verso la primigenia

naturalità nel paesaggio

Le sorgenti del Sile, viaggio a ritroso verso la primigenia naturalità nel paesaggio

Paolo RoccafortePAOLO ROCCAFORTE26 OTT 2016

Lungo il corso del Fiume Sile uno dei luoghi più caratteristici

ed interessanti è senza dubbio l'area delle Sorgenti che conserva 

tracce significative di "naturalità originaria"; la polla sorgiva, il

ruscello, la torbiera, questi sono i biotopi residui, che conservano

la memoria della primigenia naturalità nel paesaggio umanizzato

della Pianura Veneta.

Si tratta di elementi infinitesimali e fragili, ma che garantiscono ancora

un notevole grado di conservazione e diffusione della biodiversità.

Visitare le polle sorgive da cui nasce il Sile, chiamate localmente "fontanassi",

rappresenta sempre un momento di notevole fascino.

Il sedimento sabbioso del fondo della polla che si muove continuamente

disegnando cerchi mutevoli in perenne ridefinizione e le bolle d'acqua che

risalgono in superficie, rendono immediata ed efficace la percezione del

fenomeno della risorgenza delle acque, offrendo inoltre la percezione

diretta di acque fresche e pulite.

Anche il corso fluviale iniziale, il ruscello poco profondo, offre queste

sensazioni, con le acque caratterizzate da un'elevatissima limpidezza che

permette la penetrazione della luce solare e quindi consente alle piante

acquatiche di superficie e di fondale di effettuare la fotosintesi.

Ci sono specie che non si trovano ormai così spesso nei nostri corsi d'acqua,

come l'Erba gamberaia (Callitriche stagnalis), una pianta che radica sul

fondo che forma dei banchi fittissimi sommersi nell'acqua e di cui si vedono

le rosette verdi delle foglie apicali.

In associazione con questa, dove l'acqua è più ferma, si osserva la Lenticchia

d'acqua (Lemna minor), una pianticella galleggiante di dimensioni ridottissime

che può formare tuttavia colonie monospecifiche su superfici anche molto estese.

Diffusa è la Sedanina d'acqua (Berula erecta), che ricopre alcuni tratti del ruscello,

costituendo nella sua forma sommersa, l'associazione tipica del tratto iniziale

dei corsi d'acqua di risorgiva; sensibile all'inquinamento derivato dagli scarichi

è in alcuni luoghi in forte regresso.

Presente è la Menta acquatica (Mentha aquatica), tipica di quella comunità floristica

che forma isole sott'acqua. È dotata di piccoli peli: sono le ghiandole secretrici

dell'essenza di menta, che si accumulano in un gruppetto di cellule alla cima

di ognuno di essi.

In misura minore è presente la Brasca comune (Potamogeton natans), a foglie

ellittiche, lanceolate, galleggianti; è facilmente riconoscibile per l'infiorescenza

formata da una spighetta di colore verde che sporge dalla superficie delle acque.

In tratti più circoscritti si può osservare la Brasca arrossata (Potamogeton coloratus),

che ha le foglie tipicamente di color cupreo, emerge con le foglie in superficie e

forma anch'essa dei banchi più o meno estesi.

Questa specie è ormai scomparsa o in via di diventare tale in molte località del

suo areale.

Poco oltre è visibile il Ranuncolo a foglie capillari (Ranunculus trichophyllus),

con fusti esili e flessibili, foglioline ramificate, fiori che compaiono all'estremità

dei fusti e che sporgono dalle acque formando dei caratteristici tappeti fioriti di

colore bianco; questa è una condizione che riguarda molte piante acquatiche, in

cui i fiori devono sporgere dalla superficie dell'acqua per poter essere visitati dagli

insetti impollinatori.

Nelle basse sponde delle polle e del ruscello si trova la Calta palustre (Caltha palustris);

la fioritura "esplode" in aprile, con i fiori di un giallo intenso, con le foglie a forma di

cuore.

È una specie legata alle zone umide dotate di acque fresche essendo una pianta

tendenzialmente microtermica, tanto è vero che vive anche presso le aree palustri in

alta montagna, oltre i 2400 m di altezza. In passato era molto frequente lungo i fiumi

di risorgiva, oggi purtroppo si sta rarefacendo a causa dell'alterazione delle sponde.

 

 

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