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Messaggi di Settembre 2018
Post n°1715 pubblicato il 25 Settembre 2018 da blogtecaolivelli
News da Internet (citazioni integrali) Il 10 agosto riapre, alle porte di Roma, la grotta Guattari, a San Felice Circeo, nota ai più come la grotta dell'uomo di Neanderthal. L'anfratto, rimasto chiuso per millenni, scoperto negli anni '30 del secolo scorso, è uno scrigno di meraviglie preistoriche custodite a pochi chilometri dalla Capitale. La scoperta del sito avvenne per caso, il 24 febbraio 1939. Dei lavoratori stavano estraendo delle pietre da una proprietà lì dove una frana aveva bloccato l'ingresso alla grotta. Tolti i massi, gli operai rinvennero il cranio dell'uomo di Neanderthal e inoltre due mandibole. Ma non solo, tutt'attorno sono state rinvenuti resti di cervi, caprioli daini, cavalli e iene. Reperti che oggi sono gelosamente custoditi presso ilmuseo Pigorini di Roma. Lo studio dei reperti ha permesso di allestire la mostra "Homo Sapiens e Habitat" dove è possibile ammirare la raccolta di strumenti litici, calchi, crani e naturalmente una attenta e accurata digressione sulla storia preistorica della zona diRoma e dei suoi dintorni. La scoperta ancora riecheggia nella cultura popolare della zona, tant'è che anche lo scrittore Antonio Pennacchi, ha tratto spunto dal ritrovamento per il titolo di uno dei romanzi più apprezzati dal vincitore del Premio Strega: "Le Iene del Circeo". L'apertura straordinaria del sito è stata organizzata dalla fondazione "Marcello Zei", in collaborazione con il Comune di San Felice Circeo e con la Soprintendenza ai beni archeologici. Questo luogo antico custodisce uno dei misteri più affascinanti custoditi dalla penisola italiana che riguardano le antiche testimonianze del nostro passato. All'interno della spelonca, il cranio ritrovato alimenta da anni accesi dibattiti. C'è chi ritiene appartenga alla vittima di un rituale, forse con macabre originiantropofaghe. Per altri invece il cranio potrebbe appartenere a una sfortunatavittima di un banchetto di iene che diverse decine di migliaia di anni fa popolavano il promontorio famoso per essere legato anche alle leggende e storie della mitologica maga Circe. "Il cranio di Homo di Neanderthal rinvenuto nella grotta - spiega Laura Gobbo, della fondazione Zei - appartiene a un uomo che è stato ucciso quasi 50.000 anni fa, secondo la scienza ufficiale un resto di pasto di iene, secondo la vecchia teoria del suo scopritore, Carlo Alberto Blanc, da altri uomini. |
Post n°1714 pubblicato il 15 Settembre 2018 da blogtecaolivelli
Il fascino misterioso delle profondità del nostro Pianeta: ecco alcune tra le grotte più suggestive e famose d'Italia In questo articolo vi proponiamo una selezione delle più visitate e conosciute, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia, dalla Puglia alla Sardegna. Le Grotte di Bossea Le Grotte di Bossea si trovano nel comune di Frabosa Soprana, in Piemonte. Non solo sono tra le grotte più suggestive d'Italia, ma furono anche una delle prime mete del turismo speleologico nel nostro Paese: infatti, sono state aperte al pubblico già nel 1874. Il percorso all'interno di queste grotte carsiche è lungo circa 3 chilometri, tra andata e ritorno. L'itinerario passa sopra canyon scavati nella roccia e si sviluppa tra fiumi e laghi sotterranei, macigni ciclopici, colonne stalagmitiche e stalattiti... in un'atmosfera da fiaba! Istituite a riserva naturale nel 2011 (in gestione all'Ente parchi del Marguareis), le Grotte di Bossea sono note anche per i numerosi resti paleontologici che vi sono stati scoperti. All'interno della Sala del Tempio, per esempio, è possibile vedere il grande scheletro di Ursus Speleo, il preistorico orso delle caverne. La Grotta Gigante Una delle più belle grotte italiane è la Grotta Gigante, famosa per essere la cavità turistica più grande del mondo. Questa grotta si trova nel Carso triestino, nel comune di Sgonico. Scoperta nel 1840, fu aperta al pubblico dopo quasi 70 anni, nel 1908. Come risultato dell'erosione dell'antica rete fluviale sotterranea, la Grotta Gigante è formata da un unico salone, che potrebbe contenere al suo interno laBasilica di San Pietro a Roma e per questo motivo è stata inserita nel Guinness dei primati. Salendo la suggestiva scalinata in pietra di 360 gradini, è possibile ammirare la Grande Caverna anche dall'alto. La grotta è impreziosita da numerose stalattiti e stalagmiti, che crescono di 1 mm ogni 15-20 anni, di colore rossastro per via degli ossidi di ferro. La stalagmite più imponente è la Colonna Ruggero, alta 12 metri. Le Grotte di Castellana Queste grotte sorgono a pochissima distanza dal comune di Castellana, in provincia di Bari. Occorrono 2 ore per percorrere l'intero itinerario, lungo circa 3 chilometri. Si passa tra ambienti molto diversi tra loro per forma e dimensione, in cui si alternano colonne, cortine, cristalli, stalattiti e stalagmiti. Queste grotte carsiche furono visitate per la prima volta nel 1938: fino ad allora i contadini locali conoscevano solo la grande voragine che apriva il cammino alla caverna centrale e che si pensava fosse la porta dell'Inferno! Non a caso, dal 2008, la caverna d'accesso fa da palcoscenico a una rappresentazione multimediale dell'Inferno di Dante, per tutta l'estate. L'ultima caverna, invece, viene chiamata laGrotta Bianca, per via del colore abbagliante del suo alabastro, ed è considerata la grotta più splendente del mondo. Le Grotte di Frasassi Sono tra le grotte più famose d'Italia e si trovano nel comune di Genga, nell'entroterra di Ancona. Dalla loro apertura, nel 1974, si stima che le abbiano visitate oltre 12 milioni di turisti. Grazie a 13 chilometri di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, queste grotte offrono uno dei percorsi più suggestivi al mondo. Le tappe più belle sono la Grande Grotta del vento, i laghetti sotterranei e le candide stalattiti calcaree, che si incontrano lungo il cammino (per esempio, nella Sala Bianca). La cavità più impressionante è l'Abisso Ancona, una caverna gigantesca, lunga 180 metri, larga 120 e alta 200. Date la dimensioni, questa cavità potrebbe tranquillamente contenere al suo interno il Duomo di Milano! Oltre al percorso di visita turistico standard, è possibile scegliere tra due percorsi avventura di diversa difficoltà, guidati da speleologi esperti. Le Grotte di Nettuno Tra le grotte più suggestive d'Italia sorgono sulla costa della Sardegna, all'interno dell'area marina protetta di Capo Caccia Si può accedere alle grotte prendendo il traghetto ad Alghero (da cui distano 24 chilometri), oppure a piedi, percorrendo laEscala del Cabirol (Scala del Capriolo): 656 scalini lungo la parete rocciosa del massiccio di Capo Caccia, a strapiombo sul mare. Queste grotte furono scoperte nel XVIII secolo da un pescatore locale e da allora sono diventate un'importante attrazione turistica della zona. Nonostante le grotte siano lunghe circa 4 chilometri, solo poche centinaia di metri sono visitabili. Tra le tappe più belle c'è il Lago Lamarmora, un lago sotterraneo con al centro una colonna stalagmitica (l'Acquasantiera), la Sala dell'Organo e la Sala della Reggia. |
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