Creato da blogtecaolivelli il 04/03/2012

blogtecaolivelli

blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli

 

Messaggi di Dicembre 2018

BUON NATALE A TUTTI.

Post n°1812 pubblicato il 22 Dicembre 2018 da blogtecaolivelli

BUON NATALE A TUTTI.

BUON FINE ANNO 2018 E MIGLIOR PRINCIPIO 2019.

BUON ANNO 2019.

 

 

 

 
 
 

La lotta per il cibo tra uomini e Neanderthal......

Post n°1811 pubblicato il 22 Dicembre 2018 da blogtecaolivelli

 

Una genesi africana recente.

L'alimentazione dei Neanderthal

variava molto da regione a regione:

alcuni erano vegetariani, altri

prediligevano la carne. L'ha dimostrato

l'analisi del tartaro sui denti fossili,

che ha rivelato anche un probabile

uso delle piante a scopi terapeutici.

La somiglianza della flora batterica

orale con quella degli esseri umani

moderni suggerisce inoltre che lo s

cambio di baci con i nostri antenati

non fosse così raro.

Variava molto da regione a regione

la dieta dei Neanderthal, che non

solo sapevano adattarsi alle risorse

disponibili nei diversi ambienti, ma

sapevano anche usare le piante per curarsi.

A dimostralo sono le indagini condotte da

un gruppo internazionale di ricercatori che

ha analizzato il DNA trovato nella placca

dentale di quattro soggetti rinvenuti nei

siti rupestri di Spy in Belgio e di El Sidrón i

n Spagna. I reperti - che risalgono a un

periodo compreso fra i 42.000 e i 50.000

anni fa - costituiscono i più antichi campioni

di placca dentale che siano mai stati sottoposti

ad analisi genetica.

La placca dentale è stata una trappola per

i microrganismi che vivevano nella bocca,

per gli agenti patogeni presenti nel tratto

respiratorio e gastrointestinale e per piccoli

frammenti di cibo bloccato fra i denti.

In questo modo il DNA di questi elementi

si è potuto conservare per migliaia di anni",

ha detto  Laura S. Weyrich, prima firmataria

dell'articolo pubblicato su "Nature" in cui è

descritto lo studio.

I ricercatori hanno scoperto che i Neanderthal

della grotta di Spy consumavano carne di

rinoceronti lanosi e mufloni, integrando la dieta

con funghi porcini. Gli abitanti di El Sidrón sembra

che seguissero invece una  dieta in gran parte

vegetariana, che comprendeva pinoli, muschi,

funghi e corteccia d'albero.

Uno dei Neandertal di El Sidrón, inoltre, doveva

essere molto malato: soffriva non solo di un

ascesso dentale (i cui segni sono ben visibili

sulla mandibola), ma anche di una parassitosi

intestinale che provoca una diarrea acuta.

Ma la scoperta che più ha sorpreso è che

quel Neanderthal stava cercando di curarsi:

nella sua placca - ma non in quella degli altri -

sono state trovate tracce di corteccia di

pioppo, che contiene acido

salicilico, un antidolorifico e antipiretico,

e di una muffa: Penicillinum rubens, che

produce naturalmente un antibiotico.

"A quanto pare, i Neanderthal avevano

una buona conoscenza delle piante

medicinali e delle loro proprietà antinfiammatorie

e antidolorifiche", ha detto la Weyrich.

Regione che vai, dieta Neanderthal che

troviLa grotta di El Sidron, dove sono stati

rinvenuti reperti neandethaliani.

Neanderthal ed esseri umani, antichi e moderni,

hanno anche condiviso molti patogeni, tra i quali

i batteri che causano la carie e malattie gengivali,

la cui somiglianza suggerisce che l'intimità tra le

due specie, in particolare lo scambio di baci,

non fosse così rara.
Weyrich e colleghi sono riusciti a identificare

uno di questi microrganismi, Methanobrevibacter

oralis, che è a oggi il genoma batterico patogeno

più antico che sia stato sequenziato.

I ricercatori hanno anche notato la rapidità

con cui la comunità microbica orale è cambiata

nella storia recente, la cui composizione è

apparsa strettamente correlata - proprio

come negli esseri umani di oggi - alla

quantità di carne consumata nella dieta.

La flora batterica dei Neandertal spagnoli era

affine a quella degli scimpanzé e dei nostri

più antichi antenati prevalentemente raccoglitori,

mentre i Neandrthal belgi ne avevano una

simile a quella dei primi cacciatori-raccoglitori

e degli esseri umani moderni.

Considerato che  le linee evolutive di Neanderthal

e umani moderni  si sono separate in tempi molto

remoti, questa affinità nella flora batterica orale,

e ancor più dei patogeni che vi si possono

insediare, induce il forte sospetto che essa sia

una conseguenza di contatti molto stretti fra

membri delle due specie; in altri termini che ci

sia stato uno scambio della flora batterica

attraverso i baci. 

 
 
 

DNA MITOCONDRIALE PREISTORICO.....

Post n°1810 pubblicato il 22 Dicembre 2018 da blogtecaolivelli

FONTE: INTERNET

Una migrazione dall'Africa all'Europa

di ominini stretti parenti della nostra

specie avvenuta quasi 300.000 anni

fa portò a un mescolamento con i

Neanderthal di cui è stata trovata traccia

nel DNA mitocondriale estratto dal

femore di un neanderthaliano.

antropologiagenetica
Circa 270.000 anni fa un gruppo di ominini

strettamente imparentati con l'essere

umano moderno, giunse in Europa dove

si mescolò con i Neanderthal che vi

abitavano. La scoperta è stata possibile

grazie all'analisi del DNA mitocondriale

estratto da un femore neanderthaliano

venuto alla luce nella grotta di Hohlenstein-

Stadel, nella Germania sud-occidentale,

e datato a circa 124.000 anni fa, ben

prima dell'arrivo sul continente - circa

45.000 anni fa - dei primi Homo sapiens.

Un incrocio dei Neanderthal con nostri

antenati africani
Il femore da cui è stato estratto il DNA

mitocondriale. 

La ricerca che ha portato a questa

conclusione è stata effettuata da ricercatori

del Max-Planck-Institut per la storia

dell'umanità a Jena e dell'Università di

Tübingen, che firmano un articolo pubblicato

su "Nature Communications".

Precedenti ricerche basate sull'analisi del

DNA nucleare dei Neanderthal e sul suo

confronto con quello degli esseri umani

moderni hanno stimato che la separazione

dei due gruppi sia avvenuta fra i 765.000

i 550.000 anni fa circa; inoltre le stesse

analisi hanno rilevato uno stretto

apparentamento fra Neanderthal e l'uomo

di Denisova, l'altro nostro "cugino" umano

estinto, per molti versi ancora misterioso,

i cui resti furono scoperti per la prima volta

nel 2008 nella Siberia meridionale.

Il patrimonio genetico non è tuttavia formato

dal solo DNA nucleare, che si trova cioè nel

nucleo delle cellule, ma anche da quello

presente nei mitocondri (gli organelli cellulari

che producono l'energia necessaria alle cellule),

che derivano solo dalle cellule uovo della madre.

Il DNA mitocondriale permette quindi di

ricostruire l'ascendenza materna. Ebbene,

gli studi sul DNA mitocondriale hanno

indicato una data molto più recente per la

separazione fra Neanderthal ed essere

umano moderno: meno di 400.000 anni fa.

Le analisi

di DNA nucleare e mitocondriale indicano

quindi due date notevolmente differenti per

la separazione del lignaggio dell'essere

umano moderno e neanderthaliano,

suggerendo che in qualche momento della

storia dei Neanderthal ci sia stato un parziale

mescolamento dei due lignaggi.

Questa ipotesi è stata ora confermata

dall'analisi del DNA mitocondriale del femore

di Hohlenstein-Stadel: quel DNA è infatti

risultato differente da quello dei neanderthaliani

più antichi e più simile a quelli dell'essere

umano moderno.

Un incrocio dei Neanderthal con nostri

antenati africani

La grotta di Hohlenstein-Stadel, nella Germania

sud-occidentale

Prendendo in esame il cosiddetto orologio

molecolare - ossia il tasso medio di mutazioni

che intervengono nel DNA nel corso del tempo

- Johannes Krause e colleghi sono riusciti a

definire una linea temporale di questi eventi.

La migrazione dall'Africa all'Europa degli

antenati diretti dell'uomo moderno sarebbe

avvenuta fra 470.000 e 220.000 anni fa,

con il picco di probabilità intorno ai

270.000 anni fa.

Il gruppo dei nuovi migranti - osservano

i ricercatori - deve essere stato abbastanza

piccolo da non avere un grande impatto sul

DNA nucleare dei Neanderthal, ma abbastanza

grande da sostituire la linea mitocondriale

dei Neanderthal dell'epoca, più simile a

quella dei denisovani, con un tipo più simile

a quella degli umani moderni.

Questo scenario, concludono i ricercatori,

implica inoltre che la popolazione dei

Neanderthal europei doveva essere

più consistente di quella finora stimata.

 
 
 

LE CAPACITA' SIMBOLICHE DEI NEANDERTHAL....

Post n°1809 pubblicato il 22 Dicembre 2018 da blogtecaolivelli

FONTE:INTERNET

Un osso di corvo ritrovato in un sito

neanderthaliano presenta una serie

di tacche incise in modo da creare

un motivo regolare. Le analisi del reperto

- fra cui uno studio di archeologia

sperimentale - indicano che le tacche

sono state realizzate intenzionalmente,

forse per creare un ornamento: un

oggetto privo di un'utilità pratica, ma

indice della capacità di pensiero simbolico

E' un frammento osseo ricavato dal radio

di un corvo il primo reperto archeologico

che mostra direttamente le elevate

capacità simboliche dei Neanderthal.

Il frammento è stato infatti inciso i

ntenzionalmente, creando una serie di

tacche uniformi e regolarmente spaziate,

probabilmente per farne un ornamento.

A sostenerlo è un gruppo internazionale

di ricercatori che in un articolo pubblicato

su "PLoS ONE" descrive come è arrivato a

questa conclusione.

Il livello delle capacità cognitive dei Neanderthal

continua a essere materia di discussione fra

paleoantropologi e archeologi, soprattutto

negli ultimi tempi, in seguito a una serie di

ritrovamenti che suggeriscono una buona

capacità simbolica, legata alla creazione di

ornamenti, cioè oggetti privi di una finalità

pratica immediata.

L'osso decorato e le capacità cognitive dei Neanderthal

Parte del frammento di osso inciso dai Neanderthal. 

Un certo numero di questi oggetti è costituito

da ossa di uccelli con incisioni o fori, che però

secondo una parte degli studiosi potrebbero

essere il frutto casuale di operazioni di

spolpamento. Questa ipotesi è difficile da

smentire, dato che nei siti di ritrovamento

non c'è traccia, per esempio, delle penne

che potevano impreziosire il presunto monile,

trattandosi di materiali facilmente degradabili.

Francesco d'Errico, dell'Università di Bordeaux,

e collaboratori hanno condotto uno studio che

ha sfruttato una varietà di metodologie per

analizzare le tacche presenti su un frammento

osseo di corvo scoperto, insieme a altri reperti,

nel sito neanderthaliano di Zaskalnaya VI,

in Crimea.

In particolare, i ricercatori hanno condotto

anche uno studio di archeologia sperimentale:

hanno invitato un gruppo di volontari a incidere

delle tacche spaziate in modo regolare su alcune

ossa di tacchino domestico (che hanno dimensioni

simili a quelle dell'osso di corvo trovato a Zaskalnaya).

Le incisioni sono state eseguite con schegge di

pietra simili a quelle trovate nel sito preistorico.

L'osso decorato e le capacità cognitive dei Neanderthal

Ricostruzione sperimentale dell'incisione delle tacche. 

L'analisi morfometrica ha mostrato che la

spaziatura degli intagli sperimentali era

paragonabile alla distanza degli intagli nell'osso

di corvo. Anche le imprecisioni nella valutazione

dell'equidistanza fra le tacche erano simili e

corrispondevano a quelle connesse ai limiti

delle capacità percettive umane.

Secondo i ricercatori, il complesso di prove

raccolte suggerisce con forza che le tacche

siano state realizzate intenzionalmente al

preciso scopo di creare un motivo regolare

sull'osso.

 
 
 

Una genesi africana recente

Post n°1808 pubblicato il 22 Dicembre 2018 da blogtecaolivelli

FONTE: INTERNET

Una genesi africana recente

L'alimentazione dei Neanderthal variava

molto da regione a regione: alcuni erano

vegetariani, altri prediligevano la carne.

L'ha dimostrato l'analisi del tartaro sui

denti fossili, che ha rivelato anche un

probabile uso delle piante a scopi

terapeutici. La somiglianza della flora

batterica orale con quella degli esseri

umani moderni suggerisce inoltre che lo

scambio di baci con i nostri antenati non

fosse così raro.

Variava molto da regione a regione la

dieta dei Neanderthal, che non solo

sapevano adattarsi alle risorse disponibili

nei diversi ambienti, ma sapevano anche

usare le piante per curarsi.

A dimostralo sono le indagini condotte da

un gruppo internazionale di ricercatori che

ha analizzato il DNA trovato nella placca

dentale di quattro soggetti rinvenuti nei

siti rupestri di Spy in Belgio e di El Sidrón

in Spagna. I reperti - che risalgono a un

periodo compreso fra i 42.000 e i 50.000

anni fa - costituiscono i più antichi campioni

di placca dentale che siano mai stati

sottoposti ad analisi genetica.

Regione che vai, dieta Neanderthal che trovi

Mascella superiore di uno dei Neanderthal di El Sidron. 

"La placca dentale è stata una trappola per

i microrganismi che vivevano nella bocca, per

gli agenti patogeni presenti nel tratto

respiratorio e gastrointestinale e per piccoli

frammenti di cibo bloccato fra i denti.

In questo modo il DNA di questi elementi si è

potuto conservare per migliaia di anni", ha

detto Laura S. Weyrich, prima firmataria

dell'articolo pubblicato su "Nature" in cui

è descritto lo studio.

I ricercatori hanno scoperto che i Neanderthal

della grotta di Spy consumavano carne di

rinoceronti lanosi e mufloni, integrando la dieta

con funghi porcini. Gli abitanti di El Sidrón

sembra che seguissero invece una dieta in gran

parte vegetariana, che comprendeva pinoli,

muschi, funghi e corteccia d'albero.

Uno dei Neandertal di El Sidrón, inoltre, doveva

essere molto malato: soffriva non solo di un

ascesso dentale (i cui segni sono ben visibili

sulla mandibola), ma anche di una parassitosi

intestinale che provoca una diarrea acuta.

Ma la scoperta che più ha sorpreso è che quel

Neanderthal stava cercando di curarsi: nella

sua placca - ma non in quella degli altri - sono

state trovate tracce di corteccia di pioppo, che

contiene acido

salicilico, un antidolorifico e antipiretico, e di

una muffa: Penicillinum rubens, che produce

naturalmente un antibiotico. "A quanto pare,

i Neanderthal avevano una buona conoscenza

delle piante medicinali e delle loro proprietà

antinfiammatorie e antidolorifiche", ha detto

la Weyrich.

Regione che vai, dieta Neanderthal che trovi

La grotta di El Sidron, dove sono stati

rinvenuti reperti neandethaliani.

Neanderthal ed esseri umani, antichi e

moderni, hanno anche condiviso molti

patogeni, tra i quali i batteri che causano

la carie e malattie gengivali, la cui somiglianza

suggerisce che l'intimità tra le due specie,

in particolare lo scambio di baci, non fosse

così rara.

Weyrich e colleghi sono riusciti a identificare

uno di questi microrganismi, Methanobrevibacter

oralis, che è a oggi il genoma batterico patogeno

più antico che sia stato sequenziato.

I ricercatori hanno anche notato la rapidità

con cui la comunità microbica orale è cambiata

nella storia recente, la cui composizione è

apparsa strettamente correlata - proprio come

negli esseri umani di oggi - alla quantità di

carne consumata nella dieta.

La flora batterica dei Neandertal spagnoli era

affine a quella degli scimpanzé e dei nostri più

antichi antenati prevalentemente raccoglitori,

mentre i Neandrthal belgi ne avevano una

simile a quella dei primi cacciatori-raccoglitori e

degli esseri umani moderni. Considerato che le

linee evolutive di Neanderthal e umani moderni

si sono separate in tempi molto remoti, questa

affinità nella flora batterica orale, e ancor più

dei patogeni che vi si possono insediare,

induce il forte sospetto che essa sia una

conseguenza di contatti molto stretti fra membri

delle due specie; in altri termini che ci sia stato

uno scambio della flora batterica attraverso i baci.

 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2018 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

prefazione09m12ps12vittorio.59dony686miriade159tirchio2000blogtecaolivelliellistar2012Draiostre.sa47bibanna545annamatrigianoLoneWolf1822Miele.Speziato0
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2018 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

TAG CLOUD

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2018 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963