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Messaggi del 22/04/2020

Riflessioni sulla fase 2

Post n°2809 pubblicato il 22 Aprile 2020 da blogtecaolivelli

Buongiorno,

In questo post Blogteca vuole esprimere le proprie

riflessioni sulla sciagura immane che ha colpito il

mondo intero ed l'Italia che si dibatte in un tunnel

che sembra non avere mai fine. 

La fase 1 è in via di superamento ma la fase due sarà

lunga, difficile e rischiosa, soprattutto in un paese con

una economia ed un ordine sociale problematici e

difficili ma non impossibile, prendendo delle misure

precauzionali eccezionali e quelle messe a punto dal

premier Giuseppe Conte non bastano per alcuni motivi

che non sono affatto banali:

1) alcune particelle del virus sopravvivono anche sedici

ore nell'aria e quindi, oltre le mascherine alcune categorie

di lavoratori dovrebbero usare un cappello con la visiera

davanti al volto, oltre la mascherina e ciò per una difesa

ad oltranza da un virus che potrebbe ritornare il prossimo

novembre 2020,con una ragionevole possibilità nonchè probabilità,

con conseguenze incalcolabili, ben oltre quelle che ci

prefiguriamo adesso ed il discorso non è affatto ridicolo.

2) Il signor Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina,

esperto virologo, ha avanzato delle tesi allarmanti, oltre la

zoonosi di cui si parla da tempo,ormai. In una conferenza

stampa registrata su Youtube, ha affermato che il virus non

ha un' origine naturale ma artificiale e si sarebbe formato

in seguito ad un esperimento condotto da alcuni scienziati

cinesi, nel tentativo di trovare un vaccino contro l'aids.

In che modo? Introducendo nel DNA del virus SARScov2

alcuni frammenti del virus dell'aids, senza adeguati impianti

e dispositivi di alta sicurezza, essendo l'esperimento

estremamente rischioso. SARS2 appartiene alla famiglia del

Corona e la caratteristica di questi patogeni è che sono dei

mutanti ed ecco che si è formato un altro parente stretto che,

in qualche modo, è sfuggito dal laboratorio di Wuhan, dove

è stato condotto l'esperimento senza alcuna sicurezza.

L'ipotesi ha fatto fare alcune riflessioni alla buona:

a) Come dice Montagnier, un virus di origine artificiale si

estingue da solo, e questa dà un barlume di speranza ma

è troppo superficiale sperare nella bontà della cosa.

Per quale motivo?

Il virus ha avuto tutto il tempo di trovare dimora nel genere

umano nel mondo, visto che si tratta di pandemia e non per

niente ha trovato terreno fertile negli immuno-depressi,

perchè l'AIDS e la sieropositività distruggono il sistema

immunitario in una persona giovane e sana, figurarsi in

organismi minati e indeboliti da patologie gravi e pregresse,

quindi l'idea avanzata da Montagnier ha un solido fondamento.

Il patogeno ha dimostrato la sua alta contagiosità anche

nei bambini, nelle donne e nelle persone giovani e sane ed in questi

mesi ha avuto tutto il tempo di insediarsi tra noi, quindi,

aspettiamoci un'altra Fase 1, come da avvertimento di alcuni

scienziati di Harvard, che impreparati non sono e fino al 2025,

non si sa in base a quali calcoli o modelli matematici,

ma se andassimo a scomodarli, sarebbero ben lieti di

dimostrarci le motivazioni delle loro conclusioni,

con ragionevole certezza.

b) Il Nostro Nobel ha espresso anche un'altra sua convin-

zione che, se ben meditata, è una realtà pesantissima:

il patogeno di cui sappiamo avrebbe trovato terreno fertile

non soltanto in climi temperati e freddi,con un'alta percentuale

di umidità, per questioni di isobare ma perchè si è trovato

a suo agio in un ambiente pieno di onde elettromagnetiche:

a Wuhan ci sono circa diecimila antenne e l'ambiente da

noi non ne è privo e perciò.... sarebbe buona norma di tutti,

trovare dei sistemi di difesa contro questa realtà in cui siamo

in full immersion.

c) Le cose che dice Montagnier sono anche indirettamente

confermate da altre cose:

il governo cinese avrebbe nascosto l'incidente al mondo intero,

è chiaro che 3500 morti in tre mesi è una cifra che ha

dell'incredibile, soprattutto se si pensa che negli ultimi

mesi ci sono stati 21 milioni di linee telefoniche dismesse

e che nelle otto sale mortuarie di Wuhan, di dimensioni enormi,

ci sono pile mastodontiche di urne mortuarie, circa 42000,

risultato di circa 42000 cremazioni che sarebbero avvenute

in circa 20 giorni, visto che vengono consegnate 3500 urne

al giorno alle famiglie dei defunti. Altro che i 25000 morti in Italia,

con tutti i decreti emanati dal nostro governo.

Misure ragionevoli in un momento di eccezionale gravità,

altro che mettere sotto accusa chi si è comportato con estrema

responsabilità, in un momento in cui nessuno sapeva niente

del nuovo patogeno e anche adesso si sa con certezza

del Covid19, altro che attacco alla democrazia e ai diritti

acquisiti, è molto comodo e fruttuoso mettere sotto accusa

chi ha usato sistemi medioevali in un momento di blackout...

il distanziamento sociale e le mascherine sono le uniche

armi contro il Covid19 e tuttavia non sono abbastanza

nella Fase 2.

Il problema grosso è che, in questo particolare momento

della nostra storia, l'Italia rischia di fare la fine della Grecia e

che ci si ritrova ad affrontare da soli una realtà durissima che,

comunque, bisogna sormontare vittoriosamente, la sconfitta

non è ammessa, come direbbe W.Churchill.

La fase 2 si deve sormontare e senza ritorni indesiderati, come?

il cappello con la protezione davanti al viso o un casco da

motociclista per tutti, soprattutto per le categorie di lavoratori

che hanno a che fare con molta gente, come i fattorini ed i

corrieri, gli studenti, gli insegnanti, oltre il metro di distanza

e le mascherine, favorire il lavoro da soli invece che in equipe

nella PA, con tutti i dispositivi per difendersi dalle onde elettro

magnetiche, consumare dei farmaci che impediscono al virus

di mettere radici nel corpo di ciascuno di noi, consumare frutti

rossi e verdura e camminare nei boschi, pulire le case con l'acqua

bollente e la candeggina, adottando tutti gli accorgimenti

suggeriti dal Ministero della salute, senza gridare all'attacco

contro la Democrazia e simili.

Tutto ciò non fa che avvelenare l'atmosfera ed accrescere le

tensioni sociali, se per caso non ce ne siano abbastanza.

Quindi, coraggio al grande balzo in avanti, salto in lungo

oltre la fase 2 e rigido ritorno alla normalità di sempre, con

molti accorgimenti di cui si parlerà nei prossimi post dopo

un'adeguata e rigorosa riflessione.

E quanto sopra non è una esagerazione, ma solo una

valutazione equilibrata, come conseguenza del ragionamento

fatto.

Autore dell'articolo: Blogtecaolivelli.

 

 

 
 
 

L'inquinamento elettromagnetico

Post n°2808 pubblicato il 22 Aprile 2020 da blogtecaolivelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Pericolo: microonde ad alta potenza

Con il termine inquinamento elettromagnetico 

si intende l'inquinamento derivante in genere da 

radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti.

Si parla quindi dell'intervallo di frequenze che va da

0 Hz (campi statici) alle frequenze della radiazione

visibile (laser e luce incoerente).

Introduzione

La radiazione del fondo elettromagnetico terrestre,

costituita sino all'inizio del 1900 solamente dal fondo

elettromagnetico naturale, è stata aumentata enorme-

mente dalle tecnologie di origine antropica.

Le radiazioni comprendono quelle prodotte dai radar,

in particolare quelli civili e da diporto, per i quali ven-

nero scoperti i primi, evidenti effetti termici delle

 microonde durante la seconda guerra mondiale

 (malattia dei radaristi) e da cui vennero sviluppate

le tecnologie alla base dei forni a

microonde,dalle infrastrutture di telecomunicazioni 

come la radiodiffusione e la telediffusione (emittenti

radiofoniche e televisive), ponti radioreti per telefonia

cellulare, dagli stessi telefoni cellulari, dagli apparati

 wireless utilizzati soprattutto in ambito informatico

(campi EM ad alta frequenza) e dalle infrastrutture

di trasporto dell'energia elettrica tramite cavi elettrici 

percorsi da correnti alternate di forte intensità come

gli elettrodotti della rete elettrica di distribuzione

 (campi EM a bassa frequenza) e anche da PLL.

Caratteristica degli effetti termici delle radiazioni non

ionizzanti è un apprezzabile riscaldamento cellulare

indotto dalla radiazione.

Inoltre, questi effetti seguono una curva di tipo dose-

risposta, cioè a un aumento della dose di radiazione

segue in genere un aumento dell'effetto.

Oltre a questa classe di effetti, è stata osservata

nell'uomo e negli animali una seconda categoria di

effetti, i cosiddetti effetti biologici.

Questi ultimi avvengono senza che vi sia un apprez-

zabile riscaldamento cellulare, e la relazione dose-

risposta è assente.

In questo caso la materia vivente reagisce cioè non

alla potenza del segnale, ma al segnale stesso.

L'esistenza di un rischio rilevante per la salute è a

tutt'oggi complessa e controversa, vista anche la

dimensione e la durata degli studi epidemiologici.

Nel 2001 l'IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca

sul Cancro), parte dell'Organizzazione mondiale della

sanità delle Nazioni Unite, ha inserito i campi magnetici

in bassa frequenza in categoria 2B considerando un

raddoppio del fattore di rischio (leucemia infantile) per

esposizioni a valori di campo magnetico superiori a 0,4

microTesla. L'IARC nel 2011 ha inserito anche i campi

elettromagnetici in alta frequenza in categoria 2B

(senza definire una dose).

La categoria 2B comprende i possibili cancerogeni per

l'uomo; l'International Commission for Electromagnetic

Safety (Icems) ha sottolineato nel 2012 la possibilità

di aumenti a due cifre di alcune incidenze tumorali.

Tuttavia, effetti biologici non oncologici (sull'uomo e

sugli animali) e oncologici (sugli animali) sono

universalmente riconosciuti.

L'Organizzazione mondiale della sanità afferma che "ad

oggi, nessun effetto dannoso per la salute è stato

riconosciuto come causato dall'uso di telefoni mobili."

 Alcune autorità nazionali hanno raccomandato ai loro

cittadini, come semplice norma precauzionale, di minimiz-

zarne l'esposizione.

Il 14 gennaio 2020 la Corte d'appello di Torino conferma

la precedente sentenza del Tribunale di Ivrea del 2017,

riconoscendo come l'uso intensivo del telefonino possa

causare tumori, imponendo all'Inps il risarcimento per malattia

professionale di un dipendente Telecom affetto da neurisma 

del nervo acustico.

SaluteTipologie di campi

I campi elettromagnetici possono essere costituiti da:

  • onde non ionizzanti:
    • campi EM (0 Hz - 30 Hz), ELF
    • campi ELF (30 Hz - 300 Hz), ELF
    • campi VLF (300 Hz - 30 kHz), RF
    • campi LF (30 kHz - 300 kHz), RF
    • campi MF (300 kHz - 3 MHz), RF
    • campi HF (3 MHz - 30 MHz), RF
    • campi VHF (30 MHz - 300 MHz), RF
    • campi UHF (300 MHz - 3 GHz), RF/MW
    • campi SHF (3 GHz - 30 GHz), RF/MW
    • campi EHF (30 GHz - 300 GHz), RF/MW
    • radiazione infrarossa (300 GHz - 410 THz)
    • luce visibile (410 THz - 750 THz)

dove:

  • ELF: frequenze estremamente basse
  • RF: radiofrequenze
  • MW: microonde
  • onde ionizzanti:
    • radiazione ultravioletta (750 THz - 30000 THz)
    • raggi X (30000 THz - 3000000 THz)
    • raggi gamma (3000000 THz - 30000000000 PHz)

Tipologie di possibili danni

Gli effetti all'esposizione alle radiazioni

elettromagnetiche sono di due tipi:

1) In primo luogo effetti acuti dovuti a meccanismi

di interazione ben conosciuti che avvengono al di là

di valori soglia, quindi stimolazione di tessuti che

contengono cellule elettricamente eccitabili come fibre

muscolari e neuroni per campi EM con frequenze sotto

a 1 MHz, mentre per frequenze superiori a 1 MHz si ha

un riscaldamento generale dei tessuti.

2) In secondo luogo effetti sanitari a lungo termine che

sono difficilmente valutabili e le cui relazioni causa effetto

si possono basare solo su indagini epidemiologiche,

questi contemplano sia sintomi soggettivi come cefalee,

irritabilità, affaticamento, difficoltà di concentrazione,

insonnia ed altro, sia patologie oggettive anche gravi

come tumori o malattie degenerative.

In aggiunta alla variabilità degli agenti causali, i danni

provocati possono essere di tipo tumorale, benigno o maligno:

di tipo specifico e localizzato, come tumori indotti in loco

per innalzamento termico dei tessuti, esempio studiato

per i telefoni cellulari, il glioma;

di tipo organico, come le leucemie, ad esempio sotto

indagine per gli effetti delle basse frequenze degli

 elettrodotti.

Il danno tumorale è stato associato al fatto che i campi

elettrici e magnetici inibiscono nella ghiandola pineale

la produzione di melatonina, nell'uomo e nei ratti, fattore

oncostatico.

In seguito fu messa in relazione l'esposizione ai campi

magnetici con l'inibizione notturna dell'attività della NAT

e il contenuto di melatonina nella ghiandola pineale

del ratto.

Si possono avere danni di tipo non tumorale come:

danni per trasferimento di potenza, esempio ustione da

laser di potenza, da irradiamento infrarosso, da microonde

danni da interferenza con segnali di tipo elettrico ed

elettrochimico naturalmente presenti nell'organismo,

come trasmissione del segnale nervoso, e flussi ionici

intra- ed extra- cellulari.

Studi epidemiologici

Nel 2007 è stata svolta una ricerca specifica su "uso del

cellulare e tumori cerebrali".

Si tratta di un lavoro che ha comparato e analizzato gli

studi compiuti in 6 anni sull'uso dei cellulari, e non ha

trovato correlazione tra l'insorgenza di tumori al cervello

e un utilizzo medio del telefono cellulare a breve termine

(10 anni) sottolineando tuttavia che non vi sono ancora

significative certezze e che per avere dati più corretti è

necessario monitorare la salute di un grande gruppo di

utenti di telefonia per un lungo periodo di tempo.

Una ricerca svolta nel 2014 su circa 5000 casi di tumore,

e in corso di stampa sulla rivista Pathophysiology, rileva

un aumento significativo di rischio di glioma conseguente

l'uso di telefoni cellulari o cordless.

Il rischio maggiore riguarderebbe il glioma al lobo temporale.

Inoltre, l'uso di cellulari o cordless prima dei 20 anni

comporterebbe un rischio superiore che in altre fasce d'età.

Nel 2014 è stato pubblicato uno studio del

 Childhood Cancer Research Group dell'Università di Oxford

 su 16.500 bambini britannici a cui è stata diagnosticata la

leucemia tra il 1962 e il 2008.

Tale analisi non ha rilevato un aumento del rischio di sviluppo

della malattia per i bambini nati dopo il 1980 e che hanno

abitato nei pressi delle linee elettriche ad alta tensione.

Effetti accertati

Partendo dalle fotosensibilità e fototossicità in campo umano,

come nella dermatite attinica, nelle ustioni da laser e

infrarossi, passando per i danni termici da esposizione alle

microonde o malattia dei radaristi, per finire ai danni di

indagine molto più complessa, imputabili alle frequenze

radio e ultrabasse a bassa potenza, esistono dimostrati

effetti biologici coinvolgenti le radiazioni non ionizzanti.

Un effetto accertato e fisicamente elementare delle onde

elettromagnetiche cosiddette ad alta frequenza, anche se

non ionizzanti, è l'innalzamento della temperatura dei

tessuti biologici attraversati, soprattutto quelli più ricchi

di acqua con effetto di maggior penetrazione e assorbimento

nei tessuti interni tanto più bassa è la frequenza, tipici ad

esempio nell'intervallo delle microonde dei comuni fornetti

domestici.

Nel caso dei telefoni cellulari, la potenza irradiata è bassa

(solitamente minore di 1 watt) così che il riscaldamento

prodotto è dell'ordine di poche frazioni di grado, quasi

interamente localizzato nella testa dell'utente, inferiore in

teoria e comunque all'effetto di un'esposizione diretta di

pari durata alla radiazione solare, che però ovviamente

agisce solo a livello di superficie, essendo i tessuti non

trasparenti all'infrarosso, contrariamente a quanto avviene

per le onde radio.

Il calore superficiale si propaga nei tessuti nel primo caso

solo per conduzione, e non per irraggiamento.

Negli anni, nonostante la normativa, ad esempio in Italia,

ancora nel 2012, non ne tenga conto, sono rilevati effetti

atermici, biologici: "abbiamo indicatori precisi che ci

forniscono l'evidenza dell'effetto biologico che i campi

elettromagnetici hanno sull'uomo, così come su piccoli

animali e su cellule osservati"

(Settimio Grimaldi, CNR, novembre 2011).

Si sono ipotizzati effetti implicanti l'interferenza con

frequenze di risonanza del flusso ionico relativo alle 

pompe ioniche cellulari, e gli studi sull'argomento

teorico sono tuttora in corso.

 
 
 

L'inquinamento elettromagnetico

Post n°2807 pubblicato il 22 Aprile 2020 da blogtecaolivelli

 

Nel 2011 la IARC - Agenzia Internazionale per la Ricerca

sul Cancro, ha indicato i campi elettromagnetici a radio-

frequenza, tipici dei telefoni cellulari come possibili cause

di alcuni tipi di cancro come glioma e neuroma auricolare

per gli utilizzatori abituali di telefoni cellulari, anche se per

quanto riguarda l'esposizione professionale e quella

ambientale si rimanda a ulteriori studi, essendo ancora

inadeguato trarre conclusioni.

La conseguenza è stata l'inserimento delle radiofrequenze

nella classe 2B, che include gli agenti con possibili effetti

carcinogeni.

Nella stessa classe si trovano oltre 250 agenti, alcuni dei

quali di ampia diffusione, che possono diventare cancerogeni

come il nichel (che produce reazioni individuali molto

intense, per interazione con le proteine), acetaldeide

acrilonitrileaflatossina M1Benzantracene, alcuni 

papillomavirus umaniisoprenepiombo, composti di 

metilmercurio, policlorofenoli, tioacetammide, il caffè 

ad altissime dosi (la caffeina è letale fra 150 e i 200 

mg/Kg, ma la IARC, nella monografia sottolinea che

bere il caffè non può essere classificato come

cancerogenico in quanto vi è un'evidenza per la vescica

urinaria e una relazione inversa per l'intestino crasso),

il nero di carbone (che come molti prodotti della

combustione è ricco di idrocarburi policiclici aromatici 

noti cancerogeni per l'uomo), il talco ( silicati come

l'amianto e il talco che è un fillosilicato sono via via sostituiti

da prodotti meno tossici come polveri proteiche); nel 2012

nel volume 102 Radiofrequency electromagnetic fields, si è

poi esposto compiutamente lo stato dell'arte delle indagini

relative.

Altri agenti non ionizzanti, come campi elettrici e magnetici

a estremamente bassa frequenza erano già stati esaminati

e pubblicati nel volume 80, classificandosi rispettivamente

di classe 3 (impossibilità con gli studi finora svolti di classifica-

zione degli agenti come cancerogeno o non cancerogeno),

e di classe 2B.

Nel marzo del 2015, uno studio sui ratti svolto dal

Prof. Alexander Lerchl della Jacobs Universität di Brema e dal

suo gruppo per conto dell'Ufficio federale tedesco per la

protezione dalle radiazioni ha dimostrato che il tasso di

crescita del cancro al fegato e ai polmoni generati da

sostanze chimiche aumenta sostanzialmente quando gli

animali sono irradiati permanente con campi e.m. analoghi

a quelli generati da cellulare.

 Questo studio conferma una ricerca svolta nel 2010 al

Fraunhofer Institut.Inoltre, i ricercatori hanno riscontrato

un tasso di crescita dei linfomi significativamente più' alto,

e scoperto che alcuni degli effetti si verificano anche per

intensità di campo inferiori ai limiti attuali.

 I meccanismi che scatenano questi effetti rimangono

sconosciuti.

Il Tasso d'assorbimento specifico varia a seconda del

modello di cellulare, e in generale l'antenna esterna,

perché è di tipo omnidirezionale, è più efficiente e impiega

quindi un segnale più debole di quello dell'antenna

incorporata.

Le esposizioni sono maggiori quando:

a) il segnale di ricezione non è ottimale, per

cui l'emissione dell'antenna è massima, ad

esempio nei veicoli in movimento;

b) nei luoghi chiusi (veicolo fermo o in movimento,

mura domestiche, ecc.) in cui l'effetto gabbia di

Faraday riflette le radiazioni sulle persone presenti

all'interno;

c) in presenza di oggetti metallici, magnetici e non,

vicino alla testa o al suo interno, per evitare fenomeni

potenzianti gli effetti del segnale quali i fenomeni di

riflessione, amplificazione, risonanza, ri-emissione passiva:

mezzi per camminare, sedie a rotelle, stampelle metalliche,

otturazioni odontoiatriche in amalgama e ponti dentali,

placche metalliche, viti, ganci, ornamenti del corpo,

orecchini, occhiali con montature metalliche.

L'Istituto Ramazzini nel 2018 ha terminato uno studio

pluriennale condotto su topi di laboratorio sottoposti a

radio frequenze riscontrando evidenze significative della

comparsa di tumori rari al cuore e al cervello.

Legislazione

Varie leggi specificano i limiti per i campi elettromagnetici,

vedi per esempio: Normativa Archiviato il 2 maggio 2006

in Internet Archive..

I limiti riguardano l'intensità e la frequenza dei campi.

Il limite all'intensità è volto a mitigare gli effetti termici del c

ampo con un'elevazione della temperatura corporea minore

di 1 °C, mentre il limite alla frequenza è inerente agli effetti

non termici del campo elettromagnetico, ovvero all'ipotesi

di una sua interferenza con la biologia e la fisiologia degli

esseri viventi in termini di una cessione di energia a certe

frequenze e di un'attività elettromagnetica, che modifica il

flusso di ioni, fornisce l'energia di attivazione di determinate

reazioni chimiche, ovvero il rallentamento/inibizione di quelle

dove il campo magnetico svolge un ruolo-guida.

In Italia

La legge quadro 36/01prevede per le intensità dei campi:

un limite di esposizione;

un valore di attenzione;

un obiettivo di qualità.

Il limite di esposizione è il valore che non deve mai essere

superato per le persone non professionalmente esposte

(quindi il pubblico).

La Cassazione ha pronunciato una delle prime sentenze

al mondo che riconosce un nesso di causalità fra uso

intenso del cellulare e tumore al cervello, obbligando

l'INAIL a indennizzare un manager bresciano.

Il valore di attenzione si applica, in pratica, agli ambienti

residenziali e lavorativi adibiti a permanenze non inferiori

a quattro ore giornaliere, e loro pertinenze esterne, che

siano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi

e cortili esclusi i lastrici solari.

Sono quindi escluse, ad esempio, strade e piazze, per le

quali [non?] si applica il limite di esposizione.

L'obbiettivo di qualità è un valore che dovrebbe essere

raggiunto nel caso di nuove costruzioni.

Per i campi ad alta frequenza (da 0,1 MHz a 300 GHz)

il limite di esposizione previsto dal DPCM 8.7.2003

(G.U. n. 199) è compreso fra 20 V/m e 60 V/m a seconda

della frequenza.

Il valore di attenzione e l'obiettivo di qualità sono invece

di 6 V/m, valori pari al doppio di quelli previsti in altre

nazioni fuori dalla UE. Nel canton Ticino il valore è di 3 V/m

alla base dell'antenna.

Trattandosi di campi ad alta frequenza non è necessario

specificare a parte il valore del campo magnetico, essendo

questo semplicemente proporzionale a quello elettrico.

Da notare che questi valori si applicano alle stazioni radio

base e non ai dispositivi mobili come i cellulari per i quali

invece non esiste una normativa.

A titolo di esempio, un cellulare con una potenza tipica di

1 W crea un campo di circa 6 V/m a un metro di distanza

e di 60 V/m a 10 cm.

Per la tabella con i valori si veda 

Per i campi a frequenza industriale (50 Hz) ossia quelli

generati dalle linee elettriche e cabine di trasformazione,

il DPCM 8 luglio 2003 nº 200 prevede un limite di esposizione

di 100 µT per l'induzione magnetica e 5000 V/m per il

campo elettrico; lo stesso DPCM fissa un valore di attenzione

per l'induzione magnetica a 10 µT e per l'obiettivo di qualità

a 3 µT.

Questi limiti vanno applicati, come per le alte frequenze, a

tutti i luoghi ad alta frequentazione e dove si prevede una

permanenza non inferiore alle quattro ore giornaliere ma,

rispettivamente, per le condizioni preesistenti alla data di

emanazione del DPCM e, relativamente all'obbiettivo di

qualità, ai nuovi progetti successivi a tale data.

Infatti, i decreti attuativi della suddetta legge-quadro

prevedono, per i campi ELF, un valore di attenzione di 10 µT

e un obiettivo di qualità di 3 µT (nuovi elettrodotti); per i

campi RF - RF/MW, un valore di attenzione di 6 V/m.

Tecniche di misurazione

Esistono sia limiti da misurare sul singolo impianto

(rilevazioni a banda stretta) sia limiti puntuali che riguardano

il campo totale generato da più impianti

(rilevazioni a banda larga):

con la tecnica a banda larga viene misurato l'effetto complessivo

della sovrapposizione di tutte le sorgenti presenti nel punto di

misurazione, di tipo molto differente (radar di potenza, ripetitori

radiotelevisivi, ponti radio, stazioni radio base per la telefonia

cellulare), senza potere quantificare il contributo dello specifico

impianto;

con la tecnica a banda stretta è effettuata con strumenti dotati

di risposta temporale tale da rivelare le caratteristiche degli

impulsi emessi (durata e frequenza di ripetizione dell'impulso),

e una dinamica sufficiente a sopportare intensità di picco che

possono raggiungere le migliaia di V/m.

Nel caso di misure effettuate in regime di campo vicino occorre,

inoltre, rilevare anche la componente magnetica.

Enti di controllo

L'ente ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) coordina

campagne di misura dell'elettromagnetismo a campione in

diverse località italiane o su richiesta delle autorità locali o

della popolazione. Lo stesso ente ARPA è responsabile

dell'autorizzazione riguardo l'installazione e la modifica

degli impianti Radio-TV-

Cellulari in coerenza con gli attuali standard di

 campo elettromagnetico previsto.

Sanzioni

Non sono previste sanzioni per gli impianti che superano

i limiti di legge, ma che contribuiscono a generare una

somma di campi magnetici superiori al limite consentito

per un'area abitata.

In ogni caso se sono superati i limiti totali o puntuali si

applicano comunque procedure cosiddette di "riduzione a

conformità" almeno per gli impianti di telecomunicazioni.

L'adeguamento degli impianti è imposto da province e

regioni, ed è a carico del titolare dell'impianto.

La violazione delle normative relative alle emissioni

elettromagnetiche non è menzionata nel D. Lgs. 231/2001,

e non comporta responsabilità amministrativa delle società

private o Enti.

Fra le sanzioni previste nel Decreto e non applicabili in caso

di violazione dei limiti di legge sulle emissioni

elettromagnetiche: interdizione dall'attività, sospensione

o revoca di concessioni o autorizzazioni o licenze funzionali

alla commissione dell'illecito, sanzioni pecuniarie, confisca,

divieto di contrattare con la pubblica amministrazione,

esclusione da contributi pubblici.

L'emissione di onde elettromagnetiche al di fuori dei limiti

previsti dalla legislazione non è infatti contemplato fra le

fattispecie di reati ambientali introdotte nel D. Lgs. 231/2001,

dal Decreto Legislativo n. 121/2011 (emesso in attuazione

della Direttiva 2008/99/CE, in materia di tutela penale

dell'ambiente).

 
 
 

Inquinamento elettromagnetico

Post n°2806 pubblicato il 22 Aprile 2020 da blogtecaolivelli

Legislazioni estere 

Nel caso delle onde non ionizzanti, emesse ad esempio da antenne

 radio-televisive o da antenne di stazioni radio base di operatori

telefonici, il valore di attenzione italiano, pari a 6 V/m, è notevolmente

più alto rispetto ad altri paesi europei e alle raccomandazioni

dell'Unione Europea.

Stati Uniti

Il Telecommunications Act, approvato dal Congresso americano nel 1996,

è la legge quadro vigente negli Stati Uniti per le tecnologie wireless.

La legge, proposta dal senatore John McCain, alla sezione 704 (II) (B) (iv)

della legge precisa che: "Nessun governo statale o locale può regolare il

posizionamento, la costruzione e la modifica di servizi wireless privati sulla

base degli effetti che le emissioni di radio frequenze possono avere sull'ambiente

, nella misura in cui tali servizi sono conformi alle norme previste dalla

Commissione in materia di emissioni".

In questo modo, cittadini e governi locali sono stati privati della possibilità

di bloccare la collocazione di ripetitori.

La Federal Communications Commission (FCC), ha il compito di fissare le

norme per la riduzione del livello di disturbo di energia elettrostatica emessa

da strumenti elettrici.

Inefficienze del libero mercato nelle TLC

La competizione fra operatori nel mercato delle telecomunicazioni ha portato

in molti Paesi all'esistenza di molte reti concorrenti, e a una proliferazione

del numero di antenne.

Tale modello risulta meno efficiente rispetto alla costruzione di pochi impianti

e infrastrutture condivise dai vari operatori, in termini di costi dei servizi che

ricadono sui consumatori, di impatto ambientale e paesaggistico, di possibili

effetti sulla salute umana e infine di copertura della banda larga.

A causa di questa "concorrenza" troviamo molte reti delle quali nemmeno una

copre interamente il territorio italiano.

Segnali provenienti da impianti di eguale potenza e frequenza e ravvicinati

nel territorio rischiano di creare interferenze, oscurarsi a vicenda e portare

all'uso di potenze trasmissive crescenti.

Simile problema si è incontrato negli anni ottanta in Italia con la diffusione

senza regole di radio, TV locali e stazioni radio ricetrasmittenti operate più

o meno illegalmente da privati cittadini.

Libertà di antenna ed enti locali

Le normative in tema di emissioni elettromagnetiche sono a tutela della

salute pubblica.

La libertà di iniziativa economica degli operatori "

libertà di antenna" deve sottostare a parametri specifici.

La Costituzione italiana e quelle di altri Paesi affidano la gestione del

territorio alle amministrazione locali.

L'installazione di apparati di radiotelecomunicazioni è parte di queste

scelte di gestione.

Un insieme di veti incrociati o il singolo divieto di un'amministrazione 

di attraversare il suo territorio rischia di bloccare la costruzione di

importanti infrastrutture.

 Le scelte in alcuni casi sono dettate più dal parere degli abitanti-

elettori del luogo che dall'interesse generale.

A questi si contrappone la critica per cui da un lato si desidera un

servizio, ma dall'altro nessuno vuole le strutture che lo rendono

possibile (è l'atteggiamento NIMBY)

A un modello che rispetta la responsabilità degli enti locali si contrap-

pone un altro in cui il Governo avoca completamente le scelte di sviluppo.

Ciò è accaduto per la rete UMTS e negli Stati Uniti d'America, dove

le amministrazioni locali non possono opporsi all'installazione di antenne

in luoghi di proprietà del demanio, anche se vicini ai centri abitati.

In Italia vale un principio analogo nella servitù coattiva di elettrodotti

(cfr. Referendum abrogativi del 2003 in Italia).

Un modello intermedio è quello in cui i governi fissano comunque dei

limiti validi a livello nazionale.

 
 
 

L'inquinamento elettromagnetico

Post n°2805 pubblicato il 22 Aprile 2020 da blogtecaolivelli

Fonte: Wikipedia

I soggetti portatori di pacemaker dovrebbero rispettare

una distanza maggiore di 1 metro fra il telefono e il

dispositivo medico, poiché le onde E.M. prodotte potreb-

bero generare problemi di 

compatibilità elettromagnetica ovvero creare dei falsi

impulsi nei circuiti da scoordinare il ritmo cardiaco prodotto

con genesi di aritmie.

Esistono studi che documentano svariati effetti dei campi

elettromagnetici sulla salute umana.

I limiti imposti dall'ente americano tengono finora esclusiva-

mente in considerazione gli effetti termici, di riscaldamento

cutaneo causato dalle microonde.

Le radiazioni di microonde causano almeno due meccanismi

che sono alla base dello sviluppo di un cancro: micronuclei

e shock termico delle proteine.

Shock termico delle proteine: Quando avviene il surriscalda-

mento di punti nei tessuti umani, il corpo produce proteine

per far fronte allo shock termico nel tentativo di proteggere

e riparare le cellule surriscaldate.

Queste proteine proteggono anche le cellule cancerose

rendendole resistenti alle terapie. In molti tumori il numero

di queste proteine risulta altissimo.

Formazione di micronuclei: I micronuclei sono filamenti

spezzati del DNA e indicano che le cellule non sono più in

grado di ripararsi correttamente.

Gli studi condotti dall'industria delle telecomunicazioni

confermano che le radiazioni dei cellulari producono

micronuclei nelle cellule ematiche umane a livelli ben più

bassi rispetto a quelli previsti dalle normative in materia

di esposizione del governo statunitense.

Tutti i tumori sono causati da un danno genetico e la

presenza di micronuclei nelle cellule è il primo segnale

d'allarme del cancro.

I medici che curavano le vittime del disastro di Černobyl' 

del 1986 usavano l'esame dei micronuclei per determinare

l'estensione del danno causato dalle radiazioni.

A proposito, David de Pomerai, tossicologo molecolare

britannico, ha confermato che le cellule con danni genetici

non risanati possono diventare cancerogene in maniera

molto più aggressiva.

Il ricercatore britannico Alisdair Phillips ha effettuato un'analisi

più quantitativa che dà un'idea di questo aumento di

aggressività delle cellule cancerogene con danni genetici,

ed ha scoperto che pochi minuti di esposizione a radiazioni

simili a quelle emesse dei cellulari possono trasformare un

cancro attivo al 5% in uno attivo al 95%, il tutto durante

l'esposizione e per un po' di tempo dopo.

Sommando i risultati di questi studi, alcune ore di esposizione

a microonde molto basse rispetto ai limiti di legge attuali

causerebbero un forte aumento dell'attività delle cellule

tumorali, e danni genetici a queste non più sanabili, e trasmessi

alle generazioni di cellule successive. Infatti, nel 2004, una

serie di studi commissionati dall'Unione Europea ha

confermato che i danni causati dalle onde emesse dai

cellulari vengono trasmessi alla generazione successiva

di cellule.

Effetti sulla tiroide: le radiazioni di microonde producono

sul cervello effetti quali il rallentamento o l'arresto della

produzione da parte della ghiandola pituitaria, detta anche

ipofisi, dell'ormone stimolante tiroideo (TSH), determinando

così una drastica riduzione degli ormoni tiroidei T4 e T3

Differenza fra radiazioni ionizzanti e radiazioni non ionizzanti:

spesso viene operata una distinzione fra gli effetti di queste

due categorie.

Gli effetti dei cellulari sarebbero più contenuti, dipendendo

da radiazioni non ionizzanti.

Riguardo agli effetti delle radiazioni ionizzanti c'è un sostanziale

accordo (un esempio di studio documentato, dell'Accademia

Nazionale delle Scienze, il quale ha confermato che anche

dosi molto basse di radiazioni ionizzanti, dai raggi X ai raggi

gamma, nel corso di tutta la vita, causano il cancro).

Permeabilità della barriera emato-encefalica: svariati studi

effettuati su animali hanno dimostrato che i c.e.m. usati

nella telefonia mobile provocano la distruzione della barriera

emato-encefalica, provocando massicci danni al cervello

degli animali nonostante la potenza impiegata per generare

questo effetto sia molto più bassa di quella oggi considerata

come sicura per l'uomo dalle autorità sanitarie. 

Qualora questi danni vengano confermati nell'uomo, non è

da escludere un massiccio aumento delle malattie neurode-

generative come Alzheimer in persone di mezza età le quali

abbiano usato telefoni cellulari per alcuni decenni.

Effetti maggiori nei bambini.

Gli effetti delle radiazioni elettromagnetiche sono più gravi

se si accumulano nel tempo, ma esistono delle età più

sensibili di altre.

In altre parole, avere un'esposizione dai 30 ai 40 anni, ha

un effetto minore di una subita dai 20 ai 30 anni, sebbene

la durata sia la stessa.

I bambini assorbono molte più radiazioni degli adulti.

La distruzione fin dalla giovane età di cellule neuronali annulla

una "riserva cerebrale" che nella vecchiaia potrebbe

compensare la morte di neuroni causata dalla

 malattia di Alzheimer o da altre malattie degenerative.

Se il cervello ha un eccesso di neuroni utilizzati poco o

nulla, questi possono tornare utili per sostituire quelli morti

a causa di malattia della tarda età.

I ricercatori dell'Università dello Utah hanno scoperto che

il cervello di un bambino di 5 anni assorbe una quantità di

radiazioni quattro volte maggiore rispetto al cervello di un

adulto, e il fluido oculare di un bambino di 5 anni assorbe

una quantità di radiazioni oltre 10 volte maggiore

rispetto all'occhio di un adulto.

 
 
 

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