UNA VITA DA LEGGERE

IL RICORDO DI UN GIORNO PER LAVORO IN VADODARE INDIA


 Le foto, queste sono quelle che io faccio per dire ad altri la vita come si vive, come è reale , testimonianze per tutti, ti devo raccontare altre immagini altri momenti difficili per un bambino, che mi stava accanto e mi tirava la giacca, perché aveva fame, e mi faceva segno con la mano rivolgendola verso la bocca, e chiedendo aiuto per lui per la mamma e la sorella, infatti dopo aver dato la mancia 500 rubie, ha chiamato la mamma e la sorella , anche loro avevano fame ho dato altre 500 rupie, e questo per due  giorni successivi, l'ultimo giorno giovedì 25 sono andato direttamente all'aeroporto così non ho potuto vederlo, volevo salutarlo. Una immagine vera, una immagine che mi è rimasta impressa negli occhi, lui dignitoso aspettava che io lo aiutassi, e aspettava , senza forzare la richiesta, facendomi il movimento con la mano della fame che aveva, si portava la mano davanti alla bocca in un modo che solo chi sa come mangiano può capire, loro mangiano con le mani pendendo il riso unendo le dita insieme portandole alla bocca  insieme al cibo, come facciamo noi quando mangiamo un qualcosa senza le posate. L'immagine che mi ritrovo ora davanti agli occhi anche se sono passati alcuni anni è attuale, l'occhio è l'attore principale, tutto quello che si vede passa da lui, "L'OCCHIO", l'immagine viene trasmessa alla mente colpisce i nostri sentimenti, colpisce nel cuore. L'immagine colpisce subito il cuore, è in quel momento tutto attorno è considerato una immensa percezione sensoriale con aspetti di silenzio lo sguardo arriva dentro a quello che definisce misericordia. Era un bambino che stava vivendo una vita difficile, in un mondo pieno di povertà, un mondo nel quale la ricerca del cibo era l'unica salvezza per il suo futuro.