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Come si viveva il Natale

Post n°646 pubblicato il 04 Gennaio 2019 da alb.55z

 

Natale: Come si viveva il Natale negli anni 50 e negli anni 60 e come si vive oggi.

 Era finalmente arrivata la mattina del Santo Natale.

 Alcuni giochi, dolciumi e frutta erano posati sul tavolo della sala da pranzo.

 Giochi attesi per mesi, scelti 'nel negozio sotto casa 'con molta gioia.

 Il confronto tra i due mondi di vita.

Il gioco erano partite di calcio, palla prigioniera e ruba bandiera questi erano all'ordine del giorno. Tutti i ragazzi per giocare andavano 'chiamare' a casa.

A volte ci si fermava lì ad aspettare che finissero di mangiare o fare i compiti.

A volte si aspettava in casa, si  partecipava ad un pezzo di vita famigliare dell'amico.

Il mattino di Natale  ci vestivamo a festa.

 Si andava infatti di casa in casa ad augurare il buon Natale ai vicini, ai parenti e agli amici.

 Le strade e le case, alla mattina di Natale, erano silenziose, spesso innevate.

L'augurio era  diffuso tra la gente e parecchi seguivano l'usanza anche nel primo giorno dell'anno. Oggi la sacralità, da quei giorni, lentamente ha preso la strada della tecnologia.

Da quel momento, almeno ad ora, non riesce a risalire.

 In questi giorni, ci si chiede cosa ci aspetta per Natale e il giorno di Santo Stefano e tutte le festività.

Ci si aspetta concerti, spettacoli, appuntamenti tutti dedicati a questi giorni speciali alla Festa.

 In questi momenti si sono aperte le porte ai riti dell'amore e del dono.

 

 

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Le continue stragi dei delfini in Giappone

Taijij è un piccolo villaggio di pescatori
posto nella parte meridionale dell'arcipelago giapponese
sulla punta che si estende nel Pacifico dove ogni anno,
migliaia di cetacei  vengono massacrati.
Pochi vengono uccisi in alto mare ma
i più sono convogliati in piccole baie dove
vengono intrappolati e quindi uccisi.
Ma non solo a Taiji anche a Iki, Ito, Futo e Izu.

La ferocia dell'uomo: la strage dei cetacei in Danimarca nelle isole Feroe

Da anni se ne sente parlare ogni tanto,
quasi come un sussurro, come se la notizia dovesse passare sotto silenzio. 
 
Parliamo dei globicefali (specie Globicephala melas) o
come meglio sono conosciuti le balene pilota
(chiamati così perchè più che rassomigliare a dei delfini sono simili alle balene) appartenenti alla famiglia dei Delphinidae, conosciuti in lingua spagnola come calderones

Inoltre anche Australia fanno la caccia ai delfini e balene  e’ una strage

 

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