Percorriamo una strada che attraversa paesini abbastanza anonimi con i loro centri commerciali tutti uguali e i negozi di souvenir che vendono oggetti prodotti in serie.La giornata non è delle migliori, il cielo è grigio e gonfio di pioggia e la stazione, dove dovremo aspettare un'ora e mezza il treno che ci porterà a Portonson, è una di quelle dove non vorresti mai trovarti quando fa buio: muri scrostati, un distributore di merendine che non funziona, una desolazione infinita.Quando, un paio d'ore più tardi, finalmente scendiamo a Pontorson, sappiamo già che dovremo prendere un autobus per raggiungere la nostra destinazione, eppure rimaniamo lo stesso un po' deluse vedendo che il paesaggio che ci circonda non ci rimanda ancora il noto profilo del Monte, meta del nostro viaggio.Chiediamo in qualche modo all'autista se il nostro hotel è lungo la strada e lui ci risponde che è sul Monte. La notizia in realtà non ci dice molto. In cuor nostro pensiamo che tutti i turisti lì diretti alloggino sul Monte: non sarà così, ma lo scopriremo in seguito.È da un momento all'altro che vediamo, come per magia, stagliarsi davanti ai nostri occhi Mont Saint Michel. È come se all'improvviso le nebbie si fossero diradate per lasciar vedere ai più le misteriose forme di Avalon, come se una leggenda fosse diventata realtà e, quel che più conta, non ha nulla a che vedere con i paesini attraversati per arrivare fin lì.
tra cielo e mare
Percorriamo una strada che attraversa paesini abbastanza anonimi con i loro centri commerciali tutti uguali e i negozi di souvenir che vendono oggetti prodotti in serie.La giornata non è delle migliori, il cielo è grigio e gonfio di pioggia e la stazione, dove dovremo aspettare un'ora e mezza il treno che ci porterà a Portonson, è una di quelle dove non vorresti mai trovarti quando fa buio: muri scrostati, un distributore di merendine che non funziona, una desolazione infinita.Quando, un paio d'ore più tardi, finalmente scendiamo a Pontorson, sappiamo già che dovremo prendere un autobus per raggiungere la nostra destinazione, eppure rimaniamo lo stesso un po' deluse vedendo che il paesaggio che ci circonda non ci rimanda ancora il noto profilo del Monte, meta del nostro viaggio.Chiediamo in qualche modo all'autista se il nostro hotel è lungo la strada e lui ci risponde che è sul Monte. La notizia in realtà non ci dice molto. In cuor nostro pensiamo che tutti i turisti lì diretti alloggino sul Monte: non sarà così, ma lo scopriremo in seguito.È da un momento all'altro che vediamo, come per magia, stagliarsi davanti ai nostri occhi Mont Saint Michel. È come se all'improvviso le nebbie si fossero diradate per lasciar vedere ai più le misteriose forme di Avalon, come se una leggenda fosse diventata realtà e, quel che più conta, non ha nulla a che vedere con i paesini attraversati per arrivare fin lì.