Pensieri in libertà

München, 22. Juli 2016


Questo scellerato responsabile della strage di Monaco sembra, per l'ennesima volta, un disadattato "vittima" di bullismo e quant'altro (certo che se ogni persona che ha subito qualche angheria si mette a fare una strage, stiamo freschi); poi , nei prossimi giorni, scopriremo che aveva fatto dei sopralluoghi nel fast food e che così improvvisata la cosa non era. In ogni caso, qualunque sia la verità, rimane la realtà delle persone morte, di una città messa in scacco da una singola persona, di un'illusione di integrazione ancora ben lontana dall'essere realizzata e realizzabile. Io mi reputo, tutto sommato, una famigerata buonista, ma non possiamo sempre mettere in discussione noi stessi per quanto accade nelle nostre città, fermo restando che condanno i nostri politici e le loro interferenze nelle politiche estere, quelle interferenze che hanno portato alle guerre in corso nelle quali , ogni giorno, muoiono migliaia di innocenti, ma non è che, poichè siamo governati da avidi decerebrati, noi dobbiamo pagare il prezzo delle loro scelte impopolari. Non è così che si risolvono i problemi del mondo. Personalmente sono sempre più convinta che ci siano dei manovratori occulti alle spalle di tutto quanto sta accadendo e che noi, tutti noi, ci lasciamo manovrare da questo spregevole grande fratello per i suoi fini illeciti ( lobby delle armi ? altro ? non saprei, ma della sua esistenza non dubito), credo che l'informazione sia molto manipolata dai piani alti e che questo accada a tutte le latitudini, anche nei nostri "liberi" paesi occidentali (e gli ultimi accadimenti lo dimostrano ampiamente) e penso anche , da cattolica, che sia ora di vivere un nuovo Illuminismo ( o di viverlo ex novo, se ci è sfuggito ) e di lasciare spazio alla razionalità, non fosse altro che per convenienza personale ( vedere alla voce: uomo = unica specie capace di autodistruggersi). [...] E' solo studiando la psicologia della folla che si può comprendere che le azioni della legge e delle istituzioni su di loro sono insignificanti, che loro [i popolani] sono incapaci di sostenere un'opinione qualunque se non quelle che gli vengono imposte, e che non è con le leggi basate sulle teorie della pura eguaglianza che essi vanno guidati, bensì con lo studio di ciò che li impressiona e li seduce. " _______________________ Gustave Le Bon