A paler shade

Pensiero numero 78


Ho appena visto sul sito del Corriere della Sera il video di Ruby che fa una comparsata in una discoteca di Milano. Non voglio entrare nel merito della vicenda tra Berlusconi e la ragazza marocchina che è ancora sotto inchiesta. Non posso però negare che guardare quel video mi ha lasciato l'amaro in bocca. Bellissima ragazza, se ne sta tutto il tempo in piedi senza dire una parola, viso per lo più inespressivo, a volte annoiato. Non muove nemmeno un muscolo anche quando i frequentatori della discoteca cominciano a insultarla: "puttana" è l'epiteto più "carino" che sono riuscita a cogliere. Una dignità calpestata per soli duemila euro. E' vero son tempi difficili, con la crisi è dura, soprattutto per i giovani, trovare un lavoro decoroso e pagato degnamente, ma vale davvero la pena prestarsi a simili "spettacoli"? Vale davvero la pena lasciarsi insultare facendo la figura di una bambola di plastica senza cervello e dignità per due lire? Continuano a ritornarmi in mente le parole che Lella Costa ha scritto nella lettera a Susanna Camusso, segretaria della CGLI neo-eletta: " E a chi più o meno in buona fede ti domanderà cosa intendi fare per la «questione femminile», prova a spiegare pazientemente che non esiste una sola «questione femminile» che non riguardi l’intera umanità, e che sul controllo e la libertà delle donne si gioca il futuro del pianeta."