la nostra casa

di tanto Amore (morirò)

San Lorenzo

Amare è ...

mancanze e presenze ...

ho fatto un sogno, stamane, un attimo prima del risveglio.

Ho sognato mio padre, il mio papà, nel suo letto di morte.

Sono vicino a lui, lo bacio, piango, singhiozzo e piango forte …

così forte che mi ridesto.

Ho le lacrime … i miei occhi hanno pianto con me,

rivedendo mio padre, risentendo la sua grande umanità.

Immediatamente, e involontariamente, il pensiero è andato a mio fratello …

A quanto mi manca, lui pure,

a quanto vorrei che ci fosse ancora,

a quanto sia difficile per me accettare la sua mancanza,

colmare il vuoto che mi ha lasciato dentro.

E la mente, che evidentemente oggi ha deciso di giocare con il mio cuore,

è volata a te,

che ci sei, ed ugualmente mi manchi …

ma, nel tuo caso, non sulla mancanza si è soffermato il pensiero,

ma sulla presenza,

sul fatto che ci sei, fai parte della mia vita,

ne sei parte importante,

che è bello che tu sia il mio primo pensiero, ogni giorno,

che è impagabile il sorriso che ogni mattina mi viene pensandoti,

e sul fatto che la mente, senza che io le comandassi di farlo,

nel volgere di pochi secondi abbia accomunato tre dei miei affetti più grandi,

li abbia messi assieme in un unico quadro,

regalandomi un’emozione forte e mai provata,

e dalla quale sto provando a riprendermi, scrivendo queste righe.

Voglio ...

il tuo sapore sulle dita ...

il tuo odore negli occhi ...

il tuo calore sulle labbra ...

il tuo sorriso nella testa ...

la tua pelle sulla mia.

Voglio fondermi in te ed in te confondermi ,

in te morire, in te rinascere,

finchè il Tempo non abbia fine.