viaggio

Mare tuo


Se avessi voluto scrivere di te, avrei scritto del mare. Avrei scritto dell’acqua, dell’oceano. Mi sarei affondata nell’umidità del tuo amore, nella profondità dei tuoi occhi. Avrei scritto del mare di lacrime salate che mi hai fatto versare e del mare di sorrisi dolci che ti sei fatto dare.  Se avessi voluto scrivere di te l’avrei sicuramente fatto. Non ora, non qui, ma 22 anni fa quando non c’ero ancora e tu c’eri già, salato e dolce come sei.  Ho il nome che sa del mare, ti piace, vero? E tu hai il cuore attratto dal mare. Sei la mia barca che vaga sulle mie onde tormentose, sei il biologo marino che va a scavare nel profondo del mio animo, sei il pesce che respira di me. Se mi avessi lasciata, e avessi dovuto trasformarmi in una cosa per farmi amare da te, mi sarei trasformata nel mare. Mi ci sarei buttata e ci sarei rimasta, distrutta dall’acqua. Mi avresti amata così? Ci saresti venuto qualche volta a parlare con me? Mi avresti cercata, vero? Ti ci saresti buttato anche tu nel mare? Se un giorno tu dovrai morire, vorrei essere io la tua morte, vorrei entrarti nella bocca, nei polmoni, nelle vene, nel sangue e farti scoppiare da dentro. Intanto viaggio attacata a te, una stella marina che non sono altro. Ti do fastidio? Dove sarai domani incostante come una marea? Oggi ci sei, domani no