Qui si sorride e si condivide.

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Scherzo a mio marito

Post n°129 pubblicato il 14 Aprile 2010 da verosassi

Rientro a casa alle 20,30 tutta trafelata.
IO: Amore metti su due uova al burro dai che non sono riuscita a fare la spesa.
Nel frattempo vado in bagno, mi metto qualche vestito più comodo, apparecchio, parlando con lui del più e del meno.
LUI : Ma dov'è la padella grande?
IO: Ma non ti serve la padella grande, puoi fare anche con quella piccola
LUI: No voglio fare un'omlette con i formaggi
IO: Ah ok ... buona!
LUI: Ecco ci vuole questa padella!

Lui prende la confezione di uova dal frigo. La apre, le guarda.
Sono un po' appiccicose mannaggia, la reazione da frigo a temperatura ambiente le fa "sudare".
Quando lui non vede io le asciugo con uno scottex ... ma il risultato non è il massimo.
Faccio finta di niente.
Lui le tocca, si tocca le dita appiccicose, le annusa ... e mi dice: "ma sono sporche ... cosa ci è caduto sopra? Forse si è rotto un uovo?"
IO: Si in effetti può essere, le ho comprate in settimana, sono sicuramente fresche.
LUI: Provo a lavarle.
Le mette sotto all'acqua corrente ...
LUI: ma che strane, sono viscide.

Faccio finta di niente, lascio che la situazione prosegua. Poi prende un piatto fondo e cerca di rompere l'uovo con il bordo del piatto!
Madonna santa, ora rompe il piatto !!!
Prova a sbattere l'uovo sul bordo una prima volta e non si rompe.
Mi guarda e riprova un po' più forte.
Cominciavo a non riuscire a trattenere la risata ...
Mi dice: "ma sei sicura che siano fresche?"
Aahahahahhahhahahahahah

Amore sono freschissime! sono solo di confetto e cioccolata!!!! Nessuna sorpresa dentro, ma solo fuori!

 

Gliel'avevo detto io che non gli serviva la padella grande!!! E lui che non mi crede mai! ahahahahha

 

 
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Commenti al Post:
ilsassonelpozzo0
ilsassonelpozzo0 il 14/04/10 alle 22:18 via WEB
Hahaha buone però! Almeno il dolce l'avete mangiato!!:o)) Ciao!!
(Rispondi)
 
verosassi
verosassi il 14/04/10 alle 22:21 via WEB
no Paola perchè erano ancora bagnate ... poichè le aveva lavate ... che schifo!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/04/10 alle 08:11 via WEB
Fantasticheeeee!!!! :D :D :D
(Rispondi)
 
panpanpi
panpanpi il 15/04/10 alle 12:30 via WEB
un pesce d'aprile un po' in ritardo ;)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/04/10 alle 07:53 via WEB
L'originalità e la fantasia non ti mancano. Siete una bella coppia. Ciao Gabriella
(Rispondi)
 
cinciagio
cinciagio il 20/04/10 alle 21:19 via WEB
ahaha carino come scherzo, e dolce in fondo
(Rispondi)
 
libish
libish il 17/05/10 alle 18:41 via WEB
eh eh eh...avrei voluto vedere la sua di faccia mentre cercava di rompere le uova...peccato allora che non siete riusciti a mangiarle allora...un abbraccio grandeee
(Rispondi)
 
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"...E' difficile capire il valore della vita di una persona...
c'è chi dice che viene misurato da quelli che gli sopravvivono;
qualcuno crede che si possa misurare nella fede, qualcuno dice nell'amore...
altri dicono che la vita non ha proprio senso...
Io...? io penso che uno misura se stesso in base alle persone che si sono misurate su di lui;
quello che posso dirvi è che, in base a qualunque misura, Edward ha vissuto i suoi ultimi giorni sulla terra con più intensità di quanta la maggiorparte della gente riesce a spremere da un'intera vita...
io so che quando è morto i suoi occhi erano chiusi ed il suo cuore era aperto."
 

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La storia di sei anni vissuti in solitudine nell'atollo di Suwarrow

L’atollo è Suwarrow, cinquanta miglia di barriera corallina con piccole strisce di sabbia di cui solo alcune con vegetazione. Distante 850 miglia da Tahiti, 500 dalle Samoa, 1800 da Auckland Suwarrow venne scoperto nel nel 1814 da una nave russa il cui Comandante battezzò con il nome della sua nave, Suwarrow, appunto. Tom Neale cercava di fuggire dalla civiltà e decise di vivere da solo sperimentando la condizione in cui ci si deve procurare il necessario: dall’acqua potabile al cibo. Un’attività intensa che occupò per undici anni, il periodo in cui Neale visse a Suwarrow. Il libro “Solo du un’isola deserta”, Editrice Incontri Nautici, 220 pagine, 15 euro, si riferisce ai primi sei anni, dal 1952 al 1958, di permanenza di Neale nell’isola. “Quando fui solo sulla mia isola Suwarrow – scrive Tom Neale – cominciai a valutare la situazione. Poiché è a forma di lingua e misura solo 270 metri circa nel suo punto più largo, potei vederne gran parte con un solo sguardo dalla spiaggia. Notai che oltre la spiaggia c’era una distesa di palme da cocco, pandani, rampicanti e una massa di tauhunu, arbusto che solitamente cresce a un’altezza di circa sei metri o più fino a diventare impenetrabile. Spinto da un improvviso impulso, decisi che, prima di fare qualsiasi altra cosa, avrei camminato attorno all’isola sulla sabbia, lungo la spiaggia o nell’acqua poco profonda, sull’orlo della barriera corallina. Volevo apprendere dove crescevano le migliori noci di cocco, scoprire dove trovare il migliore terreno fertile per l’orto, esaminare i punti dove l’acqua era meno profonda per trovare le pozze migliori per pescare. Era una mattinata meravigliosa, perciò, m’incamminai verso la costa che dava sulla laguna per raggiungere l’estremità Nord della mia nuova casa, percorrendo una spiaggia così bianca e accecante da sentire quasi male agli occhi”.

 

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