Qui si sorride e si condivide.

Niente paronoie.

Niente psicanalisi.

Nessuna foto erotica.

Nessun angelo alato.

Solo sorrisi ...

e qualche riflessione ...

in perfetto "Veronica-style"

come dice una mia amica ...

 

Nuovo libro

CondividEndo. Lacrime e sorrisi nell'endometriosi.
Prossima uscita: maggio 2009

 

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Case editrici moderne ...

Post n°130 pubblicato il 18 Aprile 2010 da verosassi

Rileggevo vecchie mail del 2007 ... e ho trovato questa ... che mandai ad una casa editrice dopo che loro mi risposero a seguito dell'invio del mio manoscritto:

 

Gentile editore, ho ricevuto la Sua  risposta a seguito dell'invio del mio manoscritto "Donne affette da Endometriosi".
Vi ringrazio per i commenti positivi e favorevoli, ma mi sono stupita subito di essermi "meritata" ben tre pagine della vostra attenzione.
Sinceramente ho analizzato ogni parola della vostra critica più per capire se ogni complimento da parte vostra mirava  ad alimentare la mia vanità e la mia speranza di vedere il mio manoscritto pubblicato, che per auto-convincermi che alla fine delle vostre tre pagine avreste potuto comunicarmi la vostra intenzione di pubblicarlo.
Ammetto che con lo sguardo correvo tra le parole cercando dei numeri. Era chiaro che per avere così tante cose da dirmi da qualche parte doveva pur esserci una vostra proposta economica.
E infatti eccoli lì i numeri ... saggiamente scritti in lettere ... in modo che non attirassero troppo l'attenzione e non disturbassero troppo il lettore.
Cinquemila euro ... che io sono abituata a leggere così € 5.000,00  ... e che saranno mai ????
Con cinquemila euro in meno in effetti potrei vantarmi con amici e parenti di aver scritto un libro!
Vi ringrazio della vostra proposta. Ma sono un po' "vecchio stampo" e sono dell'idea che non si risponde ad una proposta con una proposta. Non mercanteggio sui sentimenti perchè è di questo che si parla nel mio libro.
Cerco un editore che creda in me e che vada fino in fondo, non qualcuno che accetti i miei soldi facendomi credere di essere una scrittrice nata.
Saluti
 
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Commenti al Post:
verosassi
verosassi il 18/04/10 alle 20:02 via WEB
Ero già poco simpatica nel 2007 :-)
(Rispondi)
 
Manfredi_Alter
Manfredi_Alter il 19/04/10 alle 17:38 via WEB
Di rispondere cosi' sono stata tentata anch'io, ma ho lasciato stare... pero', se ti puo' consolare, esistono degli editori onesti che non fanno questo tipo di proposte, per fortuna! :-)
(Rispondi)
 
 
verosassi
verosassi il 19/04/10 alle 19:00 via WEB
Si si per fortuna una casa editrice seria l'ho trovata! Ma prima di trovarla mi sono imbattuta in tante, troppe case editrici di dubbia serietà e professionalità
(Rispondi)
 
panpanpi
panpanpi il 20/04/10 alle 12:52 via WEB
brava e corente: quindi ancora brava!!!
(Rispondi)
 
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Con questa simpatica Giraffina vi faccio i miei migliori auguri di Buon Natale e Felice 2010

 

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Film con fazzoletto

"...E' difficile capire il valore della vita di una persona...
c'è chi dice che viene misurato da quelli che gli sopravvivono;
qualcuno crede che si possa misurare nella fede, qualcuno dice nell'amore...
altri dicono che la vita non ha proprio senso...
Io...? io penso che uno misura se stesso in base alle persone che si sono misurate su di lui;
quello che posso dirvi è che, in base a qualunque misura, Edward ha vissuto i suoi ultimi giorni sulla terra con più intensità di quanta la maggiorparte della gente riesce a spremere da un'intera vita...
io so che quando è morto i suoi occhi erano chiusi ed il suo cuore era aperto."
 

Sul mio comodino ...

 

Letture per sognare ...

La storia di sei anni vissuti in solitudine nell'atollo di Suwarrow

L’atollo è Suwarrow, cinquanta miglia di barriera corallina con piccole strisce di sabbia di cui solo alcune con vegetazione. Distante 850 miglia da Tahiti, 500 dalle Samoa, 1800 da Auckland Suwarrow venne scoperto nel nel 1814 da una nave russa il cui Comandante battezzò con il nome della sua nave, Suwarrow, appunto. Tom Neale cercava di fuggire dalla civiltà e decise di vivere da solo sperimentando la condizione in cui ci si deve procurare il necessario: dall’acqua potabile al cibo. Un’attività intensa che occupò per undici anni, il periodo in cui Neale visse a Suwarrow. Il libro “Solo du un’isola deserta”, Editrice Incontri Nautici, 220 pagine, 15 euro, si riferisce ai primi sei anni, dal 1952 al 1958, di permanenza di Neale nell’isola. “Quando fui solo sulla mia isola Suwarrow – scrive Tom Neale – cominciai a valutare la situazione. Poiché è a forma di lingua e misura solo 270 metri circa nel suo punto più largo, potei vederne gran parte con un solo sguardo dalla spiaggia. Notai che oltre la spiaggia c’era una distesa di palme da cocco, pandani, rampicanti e una massa di tauhunu, arbusto che solitamente cresce a un’altezza di circa sei metri o più fino a diventare impenetrabile. Spinto da un improvviso impulso, decisi che, prima di fare qualsiasi altra cosa, avrei camminato attorno all’isola sulla sabbia, lungo la spiaggia o nell’acqua poco profonda, sull’orlo della barriera corallina. Volevo apprendere dove crescevano le migliori noci di cocco, scoprire dove trovare il migliore terreno fertile per l’orto, esaminare i punti dove l’acqua era meno profonda per trovare le pozze migliori per pescare. Era una mattinata meravigliosa, perciò, m’incamminai verso la costa che dava sulla laguna per raggiungere l’estremità Nord della mia nuova casa, percorrendo una spiaggia così bianca e accecante da sentire quasi male agli occhi”.

 

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