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VIAGGI: PROFETI


(oggi va cosi, sul profondo spirituale)Durante il soggiorno in India, a bordo di un auto giravamo, di villaggio in villaggio, percorrendo una statale appena sufficientemente asfaltata, che nulla toglieva al paesaggio fatto di casupole, a volte baracche, immerse nel deserto e nelle distese di sabbia rossa.  Nei villaggi, a parte le case (per lo più fatiscenti), non vi era nulla. E mi chiedevo come potessero impegnare il tempo durante il giorno, le settimana,… l’anno.Lì non ci sono centri commerciali, non ci sono centri sportivi, ne multisala, o delle semplici The Rooms. In mezzo al deserto e come unico mezzo di trasporto la mucca, non puoi nemmeno dire “domani vado al mare”.Ma capii che loro potevano fare una cosa che forse noi abbiamo dimenticato: ASCOLTARE. Compresi allora perché tutti grandi profeti sono nati e Venuti in posti così poveri e isolati. Nessuna sala da Bowling a soffocare la loro voceNessun Centro Commerciale come distrazione ai loro InsegnamentiNessun Cinema che distolga dalla strada Maestra …. Per questo da noi (in occidente) non arriverà MAI nessun profeta.