Blutramonto

Khorakane' Fabrizio De André e Ivano Fossati (a forza di essere vento)


Il cuore rallenta la testa camminain quel pozzo di piscio e cementoa quel campo strappato dal ventoa forza di essere ventoporto il nome di tutti i battesimiogni nome il sigillo di un lasciapassareper un guado una terra una nuvola un cantoun diamante nascosto nel paneper un solo dolcissimo umore del sangueper la stessa ragione del viaggio viaggiareIl cuore rallenta e la testa camminain un buio di giostre in disusoqualche rom si è fermato italianocome un rame a imbrunire su un murosaper leggere il libro del mondocon parole cangianti e nessuna scritturanei sentieri costretti in un palmo di manoi segreti che fanno paurafinché un uomo ti incontra e non si riconoscee ogni terra si accende e si arrende la pacei figli cadevano dal calendarioJugoslavia Polonia Ungheriai soldati prendevano tuttie tutti buttavano viae poi Mirka a San Giorgio di maggio tra le fiamme dei fiori a ridere a beree un sollievo di lacrime a invadere gli occhie dagli occhi cadereora alzatevi spose bambineche è venuto il tempo di andarecon le vene celesti dei polsianche oggi si va a caritaree se questo vuol dire rubarequesto filo di pane tra miseria e sfortunaallo specchio di questa kampina ai miei occhi limpidi come un addiolo può dire soltanto chi sa di raccogliere in boccail punto di vista di Dio.Čvava sero po tutei keravajek sano ot morii taha jek jak kon kaštavašu ti baro neboavi ker.kon ovla so mutavlakon ovlaovla kon aščovime ğava palan ladime ğavapalan bura ot croiuti.  In lingua romanes-khorakhané:Poserò la testa sulla tua spallae faròun sogno di maree domani un fuoco di legnaperché l'aria azzurradiventi casachi sarà a raccontarechi saràsarà chi rimaneio seguirò questo migrareseguiròquesta corrente di ali.