Blutramonto

C'era una volta un uomo così ricco che le sue ricchezze riempivano tutti i magazzini del suo immenso palazzo e addirittura ne traboccavano riversandosi sui terreni circostanti. La cosa che gli piaceva di più era dare i suoi averi ai poveri; ogni pomeriggio disponeva sui terreni che circondavano il suo palazzo ceste piene di cibo, di abiti e di cose belle e le regalava. La sua fama giungeva lontano ed era conosciuto come Cuore d'oro.

Un giorno il dio Shakra venne a sapere della sua generosità e decise di metterlo alla prova. "E' facile per un ricco essere generoso - pensò - facciamogli perdere un po' della sua ricchezza e vedremo se il suo cuore è proprio d'oro!"

Quella stessa notte Shakra fece in modo che tutti gli splendidi ornamenti, gioielli e vestiti scomparissero dal palazzo di Cuore d'oro. Ma al risveglio, il mattino seguente, l'uomo non si scompose neanche un po'. Allora Shakra decise di sottoporlo ad una prova ancora più dura e il mattino dopo, quando Cuore d'oro si svegliò, scoprì che tutto il suo palazzo era ormai completamente vuoto: gli restavano soltanto una corda, un falcetto e la camicia da notte che aveva indosso.

Cuore d'oro prese corda e falcetto e andò a lavorare nei campi. Lavorò per tutto il giorno sotto il sole ardente, pensando soltanto a guadagnare abbastanza soldi per poterli dare a quelli che erano più poveri di lui.

Allora il dio Shakra gli apparve e gli disse:" Perchè non lavori per metterti i soldi da parte e tornare ad essere ricco? Non c'è nulla di male nel non dar nulla quando hai così poco per te".

Cuore d'oro rispose:" Shakra, se un povero mi chiede aiuto oggi, non posso dirgli di aspettare finché ridivento ricco. Non cambierò la mia pratica della carità. Dare dà conforto agli altri e grande gioia a me".

Allora il dio Shakra vide che il suo cuore era davvero d'oro e con un cenno della mano gli restituì tutti i suoi beni meravigliosi e le sue ricchezze e Cuore d'oro continuò generosamente a dare ciò che possedeva ai poveri e ai malati.