Boom di promozioni: ribassata a 1,50 euro perfino la Bibbia. «E’ l’antidoto alla crisi». Le associazioni di categoria: «Segnaliamo i furbi»
Modelle sostituite in vetrina ai soliti manichini da alcuni negozianti padovaniNOTIZIE CORRELATE
IL CASO A Verona commessi al lavoro il 25 dicembre Diocesi contro l’Upim VENEZIA — Non c’è niente da fare, è più forte di loro. Quando arriva il Natale come per magia tanti esercenti vene ti si dimenticano gli anni di battaglie combattute contro la concorrenza sleale dei «soliti furbi», per scendere sul loro stesso terreno. E sfidarsi a suon di ribassi. Alla faccia del l’anticipo al 2 gennaio dei saldi ufficiali e del divieto di propor re altre promozioni nei 30 gior ni precedenti, le nostre città so no un florilegio di sconti, offer te 3x2 e speciali. E del resto di fronte al grido di dolore «C’è la crisi, bisogna pur vendere», i valori vanno a farsi benedire.Il business prenatalizio La tendenza coinvolge le grandi catene come i piccoli, l’abbigliamento ma anche li bri, profumeria, tecnologia, giocattoli e perfino gli stru menti musicali. Per la prima volta finiscono in vetrina a co sti stracciati pure gli articoli na talizi e i giocattoli, di solito in toccabili. Per stare sui marchi presenti ovunque, Douglas sconta del 20% trousse trucco, cofanetti profumi-creme e con fezioni natalizie, Yves Rocher (erboristeria) lancia idee rega lo a meno di 10 euro, i Disney store attraggono bimbi e geni tori con i loro «prezzi magici». E cioè peluche a 15 euro inve ce di 25, cancelleria a 10 e a 15 euro, giocattoli a -25%, tazze con pupazzo incorporato da 16 a 9 euro, magliette a 8. Per la gioia di grandi e piccini, Upim taglia fino al 50% i giochi, del 20% alcune linee di cosmetici, della metà lenzuola, asciuga mani e accappatoi, Prenatal sconta fino al 30% i giocattoli, Ottissimo fino al 6 gennaio of fre un -25% su tutte le montature, mentre Intimissimi se gnala sulle vetrine «3 pezzi a 25,90 euro» (o a 19,90) per ca pi femminili e maschili. Melbookstore ai tradizionali espositori a metà prezzo pre senti tutto l’anno affianca libri di Natale e le linee «Mondado ri Arte» e «Mondadori illustra ti » scontati del 30%. Punta sul la tecnologia Interspar, che fi no al 5 dicembre vende il tele visore LCD con decoder per il digitale terrestre incorporato della Lg a 32 pollici a 399 euro invece di 499, così come Ricor di inventa gli sconti «musica li ». Un sax costa 229,90 euro, una tromba 129,90, un violino 49,90, una chitarra 44,90 o 59,90, una tastiera 99,90. Ribas sati pure videogiochi e consol le. Alone mistico da Auchan, dove c’è un espositore pieno di copie della Bibbia a soli 1,50 euro. Passando ai «piccoli», nel centro storico di Padova Girau do & Company riempie la vetri na di capi con il cartellino scrit to in rosso «Offerta Natale»: giacche a 190 euro, cappotti a 150, pantaloni a 59, maglioni a 39, camice a 29. Royal Carpet sconta i tappeti fino al 70%, Vi tullì Italia (scarpe e borse) lan cia il 3x2 con il terzo articolo a 1 euro, Belli fuori (bijotteria) propone le collane di cristallo a -30%.Controlli e sanzioni Ma cosa rischia il commer ciante per ribassi non autoriz zati nei 30 giorni precedenti le svendite? «La prima volta 2 mi la euro di multa, la seconda la chiusura del negozio per un certo periodo — risponde Mau rizio Francescon, presidente di Cescot, l’osservatorio economi co di Confersercenti Veneto —. Da anni denunciamo i fur bi, in Camera di commercio a Padova abbiamo istituito una camera arbitrale per dirimere le controversie, eppure la con correnza sleale resta. Stiano at tenti i clienti, non sempre si tratta di veri sconti, comunque applicati a 40 articoli su 1400: il prezzo degli altri viene carica to per compensare il ribasso». «Manderò a tutti i Comuni una nota per esortarli ad aumenta re i controlli dei vigili — an nuncia Vendemiano Sartor, as sessore regionale all’Economia — e intanto invito i commer cianti a riflettere sull’effettiva utilità del sistema svendite. Or mai è superato dalla realtà, se sempre più soggetti lo aggira no significa che non tiene più. Proviamo a eliminare i saldi, magari facendo una sperimen tazione con quelli estivi, meno impattanti, o ripensiamoli».Le idee I negozianti onesti si inge gnano in altro modo per attira re i clienti. A Solesino (Pado va) alcune botteghe hanno so stituito i manichini in vetrina con persone, non solo modelli ma anche ragazze comuni, mamme e bambini. Perfino musicisti, in via Umberto, a Pa dova. Nel Veneziano un grup po di imprenditrici passerà al l’orario continuato, mentre in tutto il Veneto fioccano concor si abbinati all’acquisto: in pa lio viaggi e buoni. Testi (casa linghi e giocattoli) organizza degustazioni di dolci natalizi (prossimo appuntamento il 12 dicembre, dalle 9 alle 13 a Pa dova) e intanto ribassa Babbi natale e carillon, servizi da caf fè e articoli per la cucina. Stefa nel lancia infine la «Gift card», carta prepagata da 25, 50 o 80 euro spendibile per sei mesi in tutti i punti vendita d’Italia.Michela Nicolussi Moro02 dicembre 2009
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/2-dicembre-2009/gia-svendita-regali-natale--1602093198438.shtml