Luogotenenti e falsi generali

Post n°19 pubblicato il 08 Maggio 2006 da Makataimeshekiakiak
 

E’ singolare osservare come sul dibattito per trovare il candidato adatto alla presidenza della Repubblica, i due generali, P. e B., mantengano un discreto silenzio, frasi accomodanti e propaganda azzurra a parte.

Sono i loro luogotenenti, i segretari dei partiti centristi pseudo destrorsi sinistrorsi, le vere eminenze grigie dietro alla scelta del candidato: Fassino e Fini, Casini e Rutelli. A fare le veci di cui dovrebbe tenere le redini del comando per parte, due ambasciatori, le orecchie più che le lingue dei rispettivi capi. Quale che sia il nome che uscirà dai negoziati, alla fine, poco importa (in serata si è parlato di Napolitano in alternativa a D’Alema), semmai è importato davvero qualcosa: nel cuore degli Italiani, il vero presidente rimane Ciampi, capace non solo di un grande settennato ma anche di sapersi togliere dagli inciuci e dire un no grande e forte ad un secondo mandato, e il suo successore, così come sta succedendo per Giovanni Paolo II e Ratzinger, non sarà altro che un nome,  vuoto della personalità e del carisma necessarie per essere veramente grande, nonché mancante del rispetto e della considerazione necessari degli Italiani.

Quello che conterà davvero, in questa elezione, sarà quindi la parte giocata, le tele e i ricami intrecciati, i patti stipulati e il potere conquistato nell’ambito delle proprie coalizioni o  sottratto al leader della coalizione. Ecco dunque i centristi sfumati di rosso e blu, i 4 grandi partiti nazionali, là a spolparsi la prossima legislatura e a sistemare precari equilibri di potere secondo nuove ottiche.

Per Fini e Casini è un’occasione d’oro: rompere con la Lega tagliandola dal confronto e  delegittimare il generale B., per ottenere, dopo 5 anni di prostra sudditanza, la tanto sospirata libertà e un maggior numero di interlocutori possibili. E mentre la Lega o almeno i leghisti della vecchia guardia non può fare altro che rosicare, Forza Italia è riassunta dall’impasse imbarazzata del suo condottiero: il prode Silvio fustigatore di comunisti ha promesso la linea dura, non pagherà neanche le tasse (bello sforzo, no? Che sacrificio..) al nuovo governo di centro(sinistra), ma intanto cerca ancora un compromesso col nemico, un accordo per non perdere il potere così difficilmente ottenuto e mantenuto, nei 5 anni passati, all’interno della Cdl, dove cominciano a fare orecchie di mercante, avanzando ogni giorno nuove pretese e nuove accuse. Il generale sa che serpeggia la voglia di autonomia nei ranghi alleati, e cerca di stringere almeno i suoi, e quelli verdi-azzurri padani, per restare in pista.

A sinistra, o in quella parte che dovrebbe esserla, Fassino e Rutelli giocano a consolidare le strutture di potere: il partito democratico alle porte segnerà la nascita di un altro colosso dai numeri di FI, ed entrambi sanno che bisogna limitare l’influenza (già scarsa) di P., nel caso si facesse strane idee, per poter aspirare alle massime cariche possibili. Così si spiega la ripartizione del potere: alla Camera, Bertinotti, dopo la desistenza di D’Alema (guarda caso, sempre lui..), sarà troppo occupato e forse compiaciuto per dare fastidio nell’interno della coalizione; al Senato, Marini è benvisto dai centristi azzurri oltre ad essere uomo di fiducia delle bianche margheritine del Signore.

Manca solo il Quirinale. L’ideale sarebbe D’Alema, per i due, e forse anche per qualcun altro: è sempre un personaggio, metterlo come Capo dello Stato faciliterebbe tante cose. E Massimo ci starebbe pure, un incarico di tutto riposo e alto prestigio come questo sancirebbe una grande carriera politica, chiudendola..

E Romano, direte, non fa obiezioni? La risposta è no, non può, non ne ha la forza, nè la convenienza. Anche lui è sistemato dov’è per una ragione, ossia quella di essere persona abbastanza gradita agli elettori di centro(destra), sennò si sarebbe candidato volentieri qualcuno altro. Il generale qui è solo una facciata, una maschera tragica.

Jk

 
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Dal blog del Grillo...

Post n°18 pubblicato il 20 Marzo 2006 da Makataimeshekiakiak
 

"Il New Labour deve riconoscere che Berlusconi è il diavolo".

Martin Jacques
16/3/2006
The Guardian

"Non dovremmo essere sorpresi che il New Labour sia stato coinvolto in uno scandalo a causa di Silvio Berlusconi. C’è qualcosa di totalmente prevedibile in ciò. Tony Blair fu felice di avere Berlusconi, insieme con il precedente primo ministro José Maria Aznar, come alleato al tempo della rottura tra Europa e Stati Uniti, nei mesi precedenti all’invasione anglo-americana dell’Iraq. Ha visto in Berlusconi un valido alleato per la sua politica estera pro-Bush. Infatti, è stato più vicino a Berlusconi di altri leader di centro sinistra come il precedente cancelliere tedesco Gerhard Schröder. Questo senso di affinità ha perfino assunto una dimensione personale e familiare, con l’ospitalità data da Berlusconi alla famiglia Blair durante le vacanze. Blair ha chiaramente un rapporto politico e personale con Berlusconi e questo ha influenzato il New Labour: Berlusconi è considerato un uomo con cui si può fare business.
Ciò disturba profondamente. Come può il New Labour valutare Berlusconi in questa luce?
Come è possibile che non veda e rifletta sulla maligna influenza che ha sulla democrazia italiana? Berlusconi è il fenomeno politico più pericoloso in Europa. Rappresenta la più seria minaccia alla democrazia nell’Europa occidentale dal 1945.

Si potrebbe obiettare che l’estrema destra rappresentata da figure apertamente razziste e xenofobe come Jean-Marie Le Pen e Jörg Haider sia un pericolo ancora maggiore, ma queste figure sono marginali nella scena politica europea. Berlusconi non lo è. La democrazia si basa sulla separazione tra i diversi poteri: politico, economico, culturale e giudiziario.
La proprietà da parte di Berlusconi dei maggiori canali televisivi, e il suo controllo della RAI durante il suo Governo, insieme con la sua volontà di utilizzare il potere dei media per le sue ambizioni politiche, hanno minato la democrazia. Egli ha anche cambiato le leggi a suo piacimento, grazie alla sua maggioranza in Parlamento, per proteggere i suoi interessi personali e sottrarsi ai tribunali.

La connessione tra Berlusconi e il fascismo italiano non è difficile da decifrare. C’è sempre stata una tendenza ad aspettarsi che il fascismo ritornasse nella sua vecchia forma, ma questo non è mai stato il vero pericolo. Quello di cui dobbiamo avere paura è il ripresentarsi del fascismo in una nuova veste, tale da riflettere le nuove condizioni globali economiche e culturali del nostro tempo unite alle tradizioni nazionali. Berlusconi è precisamente questa figura. Egli tratta la democrazia con disprezzo: ogni volta cerca di minarla, di distorcerla e di abusarne. Non ha rispetto per i pilastri indipendenti dell’autorità, ed accusa i giudici di essere i tirapiedi dell’opposizione, descrivendoli come “comunisti”. Con il suo indiscriminato assalto a chiunque lo ostacoli, ha avvelenato la vita pubblica italiana.
Egli discende da Mussolini.
L’errore del New Labour di riconoscerlo, peggio ancora di essergli amico, considerarlo un alleato, accettare la sua munificenza e la sua ospitalità, non può essere liquidato come un errore. Riguarda la visione mondiale e la capacità di giudizio politico del New Labour e di Blair.
Tessa Jowell non è un politico innocente, è uno dei membri del Gabinetto. E’ stata a lungo una “Blairite” con una relazione di fiducia con il primo ministro. Ha lealmente sposato le sue posizioni nei confronti di Berlusconi come di una figura con cui fare affari. Può aver conosciuto o meno i dettagli degli affari di suo marito, ma sicuramente sapeva dei suoi contatti con Berlusconi, che lo aveva aiutato con consulenze fiscali ed assistito nei suoi tentativi di resistere ai giudici. E, senza dubbio, Jowell non vedeva nulla di sbagliato in questo. Dopo tutto, Berlusconi aveva la benedizione del suo primo ministro, egli era “dalla nostra parte”.
Ma Berlusconi è un uomo pericoloso con cui si può rimanere intrappolati. Il suo partito, Forza Italia, ha lavorato instancabilmente per assicurarsi l’eredità dei voti della mafia provenienti dalla Democrazia Cristiana.
I suoi tentacoli finanziari hanno abusato e sfigurato la vita politica italiana. Berlusconi considera la legge malleabile, negoziabile e corruttibile.

Il problema è che Blair e il New Labour non hanno mai riconosciuto che Berlusconi è il diavolo. Invece lo hanno trattato da amico ed alleato. Non hanno mai compreso, o non si sono curati a sufficienza, della minaccia tossica che rappresenta per la democrazia italiana ed europea. Ci sono due ragioni per questo. La prima è che è visto come un amico comune di Bush e di Blair. La seconda e che alcuni valori da lui rappresentati: ricchezza, celebrità e potere, sono quelli a cui Blair aspira e ammira. Il New Labour condivide alcune caratteristiche con Berlusconi, un culto del business e dell’arricchimento, il credere nel potere dei media e un disprezzo per la sinistra. Noi stiamo assistendo a un lento degrado della democrazia europea, del quale Berlusconi è la più estrema e perniciosa espressione, ma della quale il New Labour, in una forma più leggera, è in parte causa e in parte conseguenza.

Quando il processo italiano andrà avanti, non ci sono dubbi che altre rivelazioni verranno alla luce. Qualunque cosa David Mills abbia fatto o non fatto non può essere visto come responsabilità di Jowell, Blair o del New Labour. Ma il fatto che il New Labour abbia accettato una così insidiosa influenza politica ha, senza alcun dubbio, aiutato a persuadere Mills che Berlusconi fosse un cliente accettabile e Jowell che non ci fosse nulla di sbagliato nel fatto che suo marito fosse in relazione con lui e con i suoi affari. Per questa ragione il primo ministro deve assumersi la responsabilità principale. Così come per l’Iraq, Blair è colpevole di un monumentale errore politico. La posta in gioco è la democrazia in una delle più grandi nazioni europee e, di conseguenza, la salute del governo europeo".

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L'articolo si commenta da sè, non aggiungo niente, tranne una cosa: è bene ricordare che oltre ad essere un pericolo di suo, il caro Berlusconi ha trovato alleati nell'estrema destra e nella Lega Nord, aumentando la sua pericolosità per il sistema democratico (o per quel che ne resta) facendosi spalleggiare da individui privi di senso storico e ancora legati all'epoca del ventennio, barattando voti con devoluzioni della costituzione..

Jk

 
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I ministri più apprezzati d'Europa

Post n°17 pubblicato il 18 Marzo 2006 da Makataimeshekiakiak
 

Dopo l'exploit islamofobo di Calderoli con la sua maglietta fumettata, costato 11 morti e numerosi feriti in Libia (ecco le altre cifre del governo!) e le sue obbligate dimissioni, ecco un'altro ministro italiano svettare dal mucchio con una delle eccelse uscite per le quali siamo noti al mondo...  

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi, UDC, ha paragonato le leggi naziste a quelle olandesi sull'eutanasia. Nel corso di un dibattito a "Radio Anch'io", ha detto: "Le idee di Hitler stanno per tornare in Europa: le leggi olandesi permettono l'eutanasia, e c'è un dibattito sulla possibile soppressione dei bambini con patologie". (Fonte Repubblica)

La presa di posizione non è andata giù al primo ministro olandese, Balkenende, bollandola prontamente "inaccettabile" e dichiarandosi pronto a parlarne con Berlusconi.

Il tema è uno dei più scottanti e complessi di questo millennio: è giusto disporre liberamente e fino alla fine della propria vita?
Ognuno adduce le proprie ragioni per essere pro o per essere contro: chi difendendo la sacralità della vita, chi difendendo la libertà di gestirla in virtù del libero arbitrio.
In Olanda, hanno preso una posizione chiara e decisa, seppure contrastabile, su questo tema. In Italia, influenzati, chi più chi meno, come siamo dal Papa Re, non è possibile nemmeno pensare soltanto di affrontare questo discorso seriamente.

E' giusto, allora, intromettersi nella vita legislativa di un altro stato? E' giusto violarne la sovranità nazionale e popolare, di cui quelle leggi sono espressione diretta, solo per farsi pubblicità in campagna elettorale?
E' giusto avere rappresentanti del popolo così abietti e cinici da prendere in considerazione questo tema solo quando possono lucrarci sopra voti e consensi,snobbandolo poi a giochi chiusi?

In Italia è inutile parlare di eutanasia: ci sta pensando il governo a farsi fuori da solo, rovinando l'immagine del Paese, e senza alcuna dolcezza.

Jk

 
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Ti sfido, pirla.

Post n°16 pubblicato il 11 Marzo 2006 da Makataimeshekiakiak
 

Inviato da universoinverso il 10/03/06 @ 23:09 via WEB

SIAMO TANTI NOI FASCISTI, E TU CI CHIEDERAI AIUTO QUANDO COMANDERANNO FROCI E MUSSULMANI IN CASA TUA.....VI NASCONDETE DIETRO AL SOLITO FALSO BUONISMO E TOLLERANZE VARIE PUR DI NON COMBATTERE!!!! VIVA L'ITALIA SEMPRE E COMUNQUE E A PRIORI!!! NON TI SENTI ITALIANO??? EMIGRA PRIMA CHE TI FACCIAMO LA PELLE!!!VIGLIACCO!!!

..   
Inviato da Makataimeshekiakiak il 11/03/06 @ 02:23 via WEB
Ecco una delle tante teste di cazzo che cercano la sicurezza nelle pose da macho e nelle idee strillate. Perchè non inizi a ragionare,scemo? Tanto per cominciare, non paventare ipotesi assurde di comandi gay (froci è il termine che usate voi razzisti, ed è per questo ke siete razzisti) e musulmani (ma Pisanu non ha aperto alla Consulta Islamica?Tradito dai tuoi stessi gerarchi..), l'uguaglianza in un paese democratico dev'essere per tutti, così come il rispetto. E a questi signori va la nostra tolleranza e il nostro rispetto, o conosci altre strade per cercare la reciprocità? Cosa vuoi fare, il kamikaze nelle moschee? Ma statti zitto! Gli Italiani veri non sono quelli che vanno a farsi ammazzare per un pò di petrolio, sono quelli che combattono perchè l'Italia possa essere uno stato civile libero,sovrano,indipendente,aperto,laico e tollerante, sono quelli che difendono le loro idee di un progetto di pace e convivenza pacifica e non i facinorosi del cavolo come te, che si nascondono dietro vane minacce. Prova a venire a farmi la pelle, daì, ti aspetto stronzetto. Jk

 
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L'importanza di chiamarsi Mussolini

Post n°15 pubblicato il 10 Marzo 2006 da Makataimeshekiakiak
 

N.d.R: Questo post poteva anche chiamarsi "Ogni scarafona è bella a NONNO suo"

Erano le 20,30 circa ierisera e spulciavo la sezione "Politica" del Televideo Rai... Subito mi colpisce un titoletto a pagina 126: <<Battibecco fra l'on. Mussolini e Luxuria a "Porta a Porta". "Meglio fascista che frocio!">>.

Ecco l'unica cosa che adoro, di "Porta a porta": è registrato nel pomeriggio, non è in diretta. E così puoi andare a leggerti cose simili a pomeriggio e poi guardarti tranquillamente la sera la fascistella che getta la maschera...

Per la cronaca, è la prima puntata in assoluto che seguo dall'inizio alla fine del suddetto pseudo-show, ma valeva la pena darci un'occhiata, credo, solo per vedere come Vladimir Luxuria (al secolo Vladimiro Guadagno, come è stato più volte chiamato dal ministro Castelli durante la trasmissione nel tentativo di offendere) abbia mantenuto la calma di fronte a simili offese, commentando il vanto della signora Mussolini con un'ironico "Grazie".

Ma come si arriva all'insulto?
Il programma parte così: DiPietro e Luxuria da una parte, Castelli dall'altra con la Mussolini (in ritardo); in scaletta: Corano nelle scuole, immigrazione, Pacs.
I baldi difensori dell'onor italico cominciano subito col provocare i due candidati dell'opposizione, che in effetti subiscono molto per tutta la trasmissione (spettacolare lo sproloquio da disco rotto di DiPietro "Io sono cattolico, sposato con regolare matrimonio,favorevole anche al matrimonio concordatario", un mantra ripetuto a più intervalli) ma che tentano di dialogare sui temi senza sfociare nell'insulto.
Non vi tedierò riportando passo passo tutto quello che hanno detto; per arrivare al punto, DiPietro, dopo una serie di uscite infelici della leader di Alternativa Sociale (che corre col centrodestra) con una presa di posizione molto radicale a favore "dei nostri figli" (per chi vede i Simpson, fatevi conto che strepitava come la moglie di Lovejoy) a priopri nei confronti di immigrati :"rubano il lavoro ai nostri figli" e dei Pacs :"si penalizzano i bambini e arriverete a chiedere l'adozione" dei piccoli "da parte delle coppie omosessuali" (il che dimostra quanto la signora sia preparata sul tema: i Pacs mirano solo a parificare i diritti delle coppie omosessuali e non a quelli delle coppie sposate), se ne esce con un "Sei fascista".

La replica? "Sono fiera di esserlo, me ne vanto!"
E Luxuria "Sono preoccupata, ci manderete al confino?"
E in un crescendo, "Ti vesti da donna e pensi di poter dire quello che vuoi", si arriva all'1 e 30 alla battutona "Meglio fascista che frocio!", che, tanto per sottolineare l'importanza, è stata diffusa anche alle agenzie internazionali di stampa estera...

Ho poi letto su alcuni blog, anche extra-Libero, che l'episodio è stato giudicato come una caduta di stile.
Personalmente,mi è sembrata una caduta di maschera, lo smascheramento finale e volontario di chi si nasconde dietro nomi nuovi ma continua a pensare come quando c'era lui; mi è sembrato un'autogol, limpido e netto, in periodo elettorale; mi è sembrata l'ennesima prova che la politica si è trasformata in un gioco al massacro, in una gara dell'insulto e della deleggitimazione e della discriminazione.

Jk

 
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