Cronache

Quelle che gli uomini li pagano


La Notizia (il titolo del messaggio è quello originale dell'articolo) Confermati i dati emersi qualche mese fa. È davvero caduto un tabù: le donne sono disposte a pagare per avere l'uomo che vogliono. Perché lo fanno? Per un sacco di (buoni) motivi Si sentono sole, certo. Ma hanno anche voglia di fare sesso. Vogliono trasgredire, sì. Ma anche regalarsi qualche momento tutto per loro. Sono le donne che "vanno a uomini". Espressione raramente declinata al femminile eppure molto concreta. Lo rivela il secondo studio condotto dall'associazione "Donne e qualità della vita" su un panel di 560 donne italiane di età compresa tra i 25 e i 65 anni. Una su dieci ha avuto a che fare con un gigolò, un uomo a pagamento (che fa più effetto).Tra queste ci sono libere professioniste, impiegate, consulenti, manager, lavoratrici part-time ma anche casalinghe. Per un'ora d'amore (tenerezze, attenzioni, coccole, sesso: dipende dai casi) si possono spendere anche 100 euro. Per qualcosa di meno sbrigativo la tariffa sale: per un week end con un escort di un certo livello ci vogliono anche 1.000 euro (cifra che sarebbe disposta a sborsare il 18% delle intervistate).Etc. etc. …. Più che un tabù, per me è crollato un mito; avevo sempre creduto che le donne fossero diverse dagli uomini (leggasi migliori), che il sesso slegato dall’amore, o quanto meno da un forte coinvolgimento emotivo, fosse una prerogativa maschile derivante dal retaggio dall’uomo preistorico capo branco, che vedeva le donne intorno a lui mezzo per la procreazione e per il diletto. Non sono un sociologo e nemmeno un sessuologo, ma provo comunque ad esprimere il mio pensiero: credo che le donne nel loro eterno conflitto col sesso opposto, nella loro rivoluzione sociale e culturale, nel voler fare come e più del maschio, forse abbiano esagerato e si stiano sempre più mascolinizzando, al punto da perdere quasi completamente quella femminilità che ha fatto impazzire generazioni di uomini. Per fortuna da quel che si legge nella notizia le donne che “vanno a uomini” sono una sparuta minoranza (una su dieci penso non sia una quantità significativa), ma il fatto che il fenomeno esista e che se ne inizi a parlare in termini: -Perché lo fanno? Per un sacco di (buoni) motivi- non fa presagire nulla di buono. Gli uomini che “vanno a donne” sono considerati degli sfigati, maschi che vedono la donna come oggetto, incapaci di gentilezza e rispetto per l’altro sesso e soprattutto finanziatori dell’odiato ed esecrabile mercato della prostituzione; di contro le donne che “vanno a uomini” sono viste in un’ottica completamente diversa: sono persone coraggiose, rivoluzionarie, determinate e ribelli, una  sorta di eroine che fanno crollare  i tabù in nome di una conquistata indipendenza ed emancipazione. Credo che tutto il meraviglioso mondo dell’universo femminile stia pian piano cadendo a pezzi, ma spero che le donne (quelle rispondenti alla tipologia “eroine”) se ne accorgano presto e magari si rivalutino innanzi tutto ai propri occhi e poi a quelli degli uomini, che in loro hanno sempre visto il più dolce complemento!  Arrivederci a tutti e buon divertimento per questo sabato sera