Cronache

Tradimento documentato


Con sentenza 1-30 ottobre 2008, n. 40577 la sesta sezione penale della Cassazione ha stabilito che, se un marito, convinto di scoprire sua moglie con l'amante nell'appartamento di quest'ultimo, si apposta per fotografare i due e scoprire così in flagrante il tradimento, non commette alcuna violazione della privacy. D’altronde come potrebbe altrimenti essere documentato il tradimento?Nella fattispecie i due erano stati ripresi nel cortile dell'abitazione al momento dell'uscita e resosi conto di quanto era accaduto l'amante aveva reagito inseguendo il marito percuotendolo e strattonandolo al fine di recuperare il rollino fotografico contenente le immagini compromettenti, ed argomentando di essere stato oggetto di interferenze illecite nella sua vita privata. Qui trova piena applicazione il famoso detto “cornuto e mazziato” … la saggezza popolare è infinita!Sul punto, la Corte rigettando il ricorso dell'amante afferma: "La ripresa fotografica da parte di terzi … omissis …  lede la riservatezza della vita privata che si svolge nell'abitazione altrui … omissis … sempreché vengano ripresi comportamenti sottratti alla normale osservazione dall'esterno, essendo la tutela del domicilio limitata a ciò che si compie in luoghi di privata dimora in condizioni tali da renderlo tendenzialmente non visibile a terzi." Traducendolo potrebbe significare: “ se vuoi fare l’amore ( o più generalmente quel che più ti va) senza che nessuno possa fotografarti e/o riprenderti impunemente, fallo con le tapparelle abbassate e per maggior sicurezza anche al buio”
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Articolo apparso sul sito Affaritaliani.it