Cronache

L'anedonia ...


... (parola greca composta dal prefisso negativo an e hēdonē, "piacere") è un disturbo che psicologia e psichiatria descrivono come  l'incapacità di un paziente a provare piacere, anche in circostanze e attività di norma piacevoli come dormire, nutrirsi, fare sesso e avere rapporti sociali. Tale disturbo è considerato uno dei sintomi più indicativi di varie malattie mentali; in primo luogo i disturbi dell'umore e la depressione. L'anedonia è considerata un sintomo di carattere accessorio, ma comunque significativo, nella diagnosi della schizofrenia e di alcuni disturbi di personalità.Perché questa descrizione (che ovviamente non è farina del mio sacco, ma è tratta da wikipedia)? Pare che in America si stiano conducendo degli studi e sperimentazioni che fanno ben sperare circa la possibilità di intervenire con successo nell’eliminazione di tale disturbo. Ottima cosa direte voi come ho detto anch’io, ma la notizia diffusa dall’ANSA e che riporto di seguito è stata impostata in maniera forse un pochino deviata dalla realtà.(ANSA) - ROMA, 27 DIC - Un microchip 'effetto viagra' per stimolare l'orgasmo è allo studio da parte di alcuni esperti della Oxford University. Il dispositivo prevede l'impianto di elettrodi nel cervello e gli studiosi si dicono molto ottimisti sulla sua efficacia specie nei soggetti affetti da anedonia, l'incapacità di provare sensazioni di benessere e piacere. Si arriverà ad usare la stimolazione in molte aree cerebrali con un chip sottile che potrà essere acceso o spento secondo le necessità.Come vedete non sono io che ne voglio parlare a tutti i costi, ma qui ormai qualsiasi notizia viene ricondotta sempre allo stesso argomento: “il sesso”!!! (o ad argomenti ad esso in qualche modo correlati).Comunque il leggere questa notizia mi ha portato innanzi tutto a verificare (con successo) le mie conoscenze sulla magica pillolina, che sapevo essere utile solo per curare la disfunzione erettile e non già come viene riportato nella nota come “stimolatrice di orgasmi”. Ma a parte questa interpretazione molto riduttiva dell'utilità degli studi in essere, quello che più mi spaventa è l’ultimo periodo della stessa nota e cioè il fatto che anche per i piaceri più naturali ci si dovrà affidare ad una segretaria o un’agenda elettronica che ci ricorderà, magari prima di una bella cena, di accendere il “chip del piacere” per poter onorare la tavola cui saremo seduti e goderne insieme a parenti ed amici. E … se lo lasciassimo sempre acceso? Credo che in tal caso non si otterrebbero effetti positivi perché ci potrebbe accadere di provare gusto anche per cose che normalmente non ce ne procurano ... allora sai che confusione?Mah … chi vivrà vedrà … buona serata a tutti