Cronache

No, non è la BBC ...


... questa è la Rai, la Rai TVSabato scorso ad “affari tuoi” è finalmente comparsa in scorrimento la notizia che cercano concorrenti anche in Puglia; evento questo che mia moglie attendeva già da un po’ di mesi.Come sempre le incombenze relative alle ricerche circa il numero da chiamare nonché alla telefonata per iscriverla (unica forma consentita per proporre la propria candidatura), sono state demandate al sottoscritto. Proprio facendo la telefonata ho scoperto alcune cose interessanti sul servizio pubblico televisivo.Innanzi tutto il numero da chiamare è il 199 123 000 ed è ovviamente un numero a pagamento; prima di arrivare all’operatore (cosa che peraltro ho scoperto essere né scontata né  troppo facile) che raccoglierà i nostri dati, si attraversano diverse fasi che adesso descriverò. Dopo un breve messaggio gratuito, nel quale vengono indicati i costi delle chiamate sia da telefoni fissi che da telefoni mobili (leggasi cellulari), si passa alla solita tiritera dell’offerta di servizi tra i quali operare la propria scelta (se desidera avere informazioni sugli abbonamenti prema il tasto 1, se desidera invece avere informazioni sui programmi digiti il tasto 2 etc.). Guai a distrarsi in questa fase altrimenti vi toccherà riascoltare l’intero messaggio con maggior onere per voi. Effettuata la scelta del servizio che vi interessa e che nel mio caso era l’ultimo tra quelli proposti, scatta un nuovo messaggio che vi informerà che i dati che di lì a poco lascerete saranno registrati e quindi trattati anche elettronicamente ma per i soli fini legati al motivo della chiamata (cioè alla partecipazione al gioco) e quindi vi illustrerà (con dovizia di particolari) le norme sulla tutela dei dati personali. Trascorsi circa due minuti di dotta presentazione dei propri diritti si viene messi di fronte ad una scelta quasi angosciosa: “per autorizzare il trattamento dei dati personali digiti 1 ... in caso contrario non potrà partecipare al gioco richiesto” (sic!).Ora la domanda nasce spontanea: premesso che essendo stato io a chiamare per propormi come candidato ad un gioco è ovvio che voglia parteciparvi, quindi perché farmi stare due minuti a sentirmi elencare tutti sti diritti se poi l’esercitarli mi esclude automaticamente dal gioco? Ma non finisce qui: il primo tentativo, dopo aver passato tutte le fasi preliminari, si è concluso con un'attesa di alcuni minuti rallegrata da musica, non scelta da me ma comunque a pagamento, intervallata di tanto in tanto da un messaggio in cui una voce registrata si scusava per il protrarsi dell’attesa stessa, fino a che un altro messaggio registrato mi avvisava che tutti gli operatori erano occupati e che avrei dovuto richiamare più tardi … insomma un qualcosa che ricordava le carte stagnole di alcuni cioccolatini della mia gioventù che riportavano l’odiata scritta: “non hai vinto, ritenta sarai più fortunato!” Mi direte che tutto ciò rientra nella normale casistica di sfiga quotidiana di ogni individuo normodotato di lato “B”; ma io sono meno normodotato degli altri ed al tentativo successivo mi è successo che …… dopo i vari preliminari e dopo un solo minuto di attesa mi risponde un operatore “wow è veramente una giornata si!”. Felice mi presento e spiego il motivo della mia chiamata. L’operatore mi dice di fornirgli i miei dati e quando gli faccio presente di chiamare per iscrivere mia moglie, mi dice che non è possibile e che deve richiamare lei personalmente. Al che faccio presente di potergliela passare subito al telefono perché al mio fianco. Mi risponde  che per regolamento non può accettare di parlare con lei perché sono io che ho autorizzato il trattamento dei dati personali e che non potevo farlo per lei!“Ragazzi occhio che gli operatori di telefonia fissa hanno trovato il modo di capire chi digita sulla tastiera anche quando l’apparecchio sul quale state digitando ve lo siete comprato voi al centro commerciale vicino casa”. Insomma a nulla sono valse le mie obiezioni, il signore non ha voluto parlare con nessun altro!!!L’esperienza odierna mi fa credere di avere capito da quale altra fonte (oltre il canone e gli introiti da pubblicità) la Rai si procuri i soldi per assicurare ricchissimi premi nelle sue trasmissioni: le percentuali sulle chiamate fatte per iscriversi ai suoi giochi ... semplice no?Buona serata a tutti e la prossima volta che usate il telefono fatelo con i guanti,  una parrucca e gli occhiali da sole