Ecco una notizia fresca fresca trovata oggi in rete e ripresa anche da alcuni quotidiani on-line. Ai possessori di tv al plasma o a chi intendesse acquistarne uno suggerisco, senza perdersi d’animo, di proseguire nella lettura prima di trarre delle conclusioni.(ASCA-CORRIERE COM.) - Roma, 13 gen - Rivoluzione in vista per gli schermi al plasma. A quanto risulta al Corriere delle comunicazioni la Commissione europea varerà entro la prossima primavera un regolamento che definisce i nuovi standard di consumo per gli schermi televisivi al plasma. Una decisione che costringerà le aziende produttrici ad investire sempre di più sui modelli cosiddetti eco-friendly a basso consumo energetico. Oggi un televisore al plasma da 50 pollici arriva a consumare fino a 822 kWh a fronte dei 350kWh di un televisore a cristalli liquidi e dei 322kWh delle tv a tubo catodico e produce emissioni di CO2 quattro volte superiori rispetto ai modelli tradizionali. Motivo che ha spinto anche il premier britannico Gordon Brown a decidere di metterli al bando.Certo che letta così come viene presentata la notizia potrebbe apparire per certi versi allarmante, ma se ci si soffermasse un attimo a ragionare, le cose magari potrebbero assumere un aspetto diverso. Innanzi tutto esaminiamo le unità di misura utilizzate per esprimere i consumi degli apparecchi elettronici oggetto della notizia: kWh (chilowattora per i non amanti delle sigle). Penso sia noto a tutti che il contratto stipulato per uso domestico con qualsiasi fornitore di energia elettrica, ha di solito un’impegnativa di 3kW, per cui se i consumi indicati fossero reali, non sarebbe possibile nemmeno accendere tali apparati perché l’interruttore automatico posto sul contatore interromperebbe immediatamente il flusso di corrente. Questo porta a pensare che il k (che poi moltiplica per 1.000 l’unità che lo segue) sia sfuggito a chi ha compilato la nota di agenzia.Sempre leggendo la notizia si potrebbe intendere che accendendo un apparecchio televisivo a casa, lo stesso liberi nell’aria durante il suo funzionamento CO2 . Ovviamente non è così; tale dato si riferisce certamente alla produzione dell’energia elettrica che servirà al nostro apparecchio tv per funzionare.Infine sembrerebbe che i vecchi televisori con tubo a raggi catodici siano quelli che consumano meno energia; anche questo ovviamente non è vero, il consumo indicato (assunto che si tratti di Wh) è riferito a televisori che al massimo sono dei 32 pollici e quindi non paragonabili ai 50 pollici al plasma messi sotto accusa.Diversa è la notizia apparsa sul quotidiano The Indipendent che non parla di messa al bando delle tv al plasma, bensì dell’idea di utilizzare un sistema di etichette (per tutti i tipi di apparecchi televisivi) che informerà il consumatore sull’energia consumata e la relativa classe del televisore; qualcosa di molto simile a quanto già adottato per gli altri elettrodomestici tipicamente casalinghi.Per chi ne avesse voglia, aggiungo di seguito una sintesi di un articolo (per chi volesse leggerlo tutto http://www.tomshw.it/digitrends.php?guide=20080402) relativo a dei test effettuati sul consumo energetico di monitor e televisori (sia lcd che al plasma) attualmente in commercio, dalla quale potrete capire che le cose non sono esattamente come vengono raccontate. Quindi possessori di tv al plasma non disperate e magari fate tesoro dei suggerimenti che vengono forniti in questo articolo su cosa fare per contenere i consumi a livelli accettabili. Buona serata a tutti
Tv al plasma messe al bando?
Ecco una notizia fresca fresca trovata oggi in rete e ripresa anche da alcuni quotidiani on-line. Ai possessori di tv al plasma o a chi intendesse acquistarne uno suggerisco, senza perdersi d’animo, di proseguire nella lettura prima di trarre delle conclusioni.(ASCA-CORRIERE COM.) - Roma, 13 gen - Rivoluzione in vista per gli schermi al plasma. A quanto risulta al Corriere delle comunicazioni la Commissione europea varerà entro la prossima primavera un regolamento che definisce i nuovi standard di consumo per gli schermi televisivi al plasma. Una decisione che costringerà le aziende produttrici ad investire sempre di più sui modelli cosiddetti eco-friendly a basso consumo energetico. Oggi un televisore al plasma da 50 pollici arriva a consumare fino a 822 kWh a fronte dei 350kWh di un televisore a cristalli liquidi e dei 322kWh delle tv a tubo catodico e produce emissioni di CO2 quattro volte superiori rispetto ai modelli tradizionali. Motivo che ha spinto anche il premier britannico Gordon Brown a decidere di metterli al bando.Certo che letta così come viene presentata la notizia potrebbe apparire per certi versi allarmante, ma se ci si soffermasse un attimo a ragionare, le cose magari potrebbero assumere un aspetto diverso. Innanzi tutto esaminiamo le unità di misura utilizzate per esprimere i consumi degli apparecchi elettronici oggetto della notizia: kWh (chilowattora per i non amanti delle sigle). Penso sia noto a tutti che il contratto stipulato per uso domestico con qualsiasi fornitore di energia elettrica, ha di solito un’impegnativa di 3kW, per cui se i consumi indicati fossero reali, non sarebbe possibile nemmeno accendere tali apparati perché l’interruttore automatico posto sul contatore interromperebbe immediatamente il flusso di corrente. Questo porta a pensare che il k (che poi moltiplica per 1.000 l’unità che lo segue) sia sfuggito a chi ha compilato la nota di agenzia.Sempre leggendo la notizia si potrebbe intendere che accendendo un apparecchio televisivo a casa, lo stesso liberi nell’aria durante il suo funzionamento CO2 . Ovviamente non è così; tale dato si riferisce certamente alla produzione dell’energia elettrica che servirà al nostro apparecchio tv per funzionare.Infine sembrerebbe che i vecchi televisori con tubo a raggi catodici siano quelli che consumano meno energia; anche questo ovviamente non è vero, il consumo indicato (assunto che si tratti di Wh) è riferito a televisori che al massimo sono dei 32 pollici e quindi non paragonabili ai 50 pollici al plasma messi sotto accusa.Diversa è la notizia apparsa sul quotidiano The Indipendent che non parla di messa al bando delle tv al plasma, bensì dell’idea di utilizzare un sistema di etichette (per tutti i tipi di apparecchi televisivi) che informerà il consumatore sull’energia consumata e la relativa classe del televisore; qualcosa di molto simile a quanto già adottato per gli altri elettrodomestici tipicamente casalinghi.Per chi ne avesse voglia, aggiungo di seguito una sintesi di un articolo (per chi volesse leggerlo tutto http://www.tomshw.it/digitrends.php?guide=20080402) relativo a dei test effettuati sul consumo energetico di monitor e televisori (sia lcd che al plasma) attualmente in commercio, dalla quale potrete capire che le cose non sono esattamente come vengono raccontate. Quindi possessori di tv al plasma non disperate e magari fate tesoro dei suggerimenti che vengono forniti in questo articolo su cosa fare per contenere i consumi a livelli accettabili. Buona serata a tutti