Cronache

Stato di Diritto ... certezza della pena ... punti di vista


Come ogni mattina anche ieri ero sintonizzato su La7 per assistere alla quotidiana puntata di Omnibus; puntata che aveva come ospiti solo rappresentanti del gentil sesso (personaggi politici e giornaliste) e come  tema le “ronde rosa”. Non è però del tema del giorno che voglio parlare, bensì delle affermazioni fatte da una giornalista, Angela Azzaro della testata “Liberazione”. Parlando di crimini commessi da comunitari ed extracomunitari, si diceva che uno dei motivi per cui in Italia si stanno radunando moltissimi dei malviventi di varie parti del mondo, è che nel nostro paese non c’è la certezza della pena (pare che addirittura il 40% della malavita rumena si sia trasferita nel nostro paese, vera cuccagna per i malfattori). La giornalista di Liberazione ha affermato di essere contraria alla certezza della pena, perché non è mettendo in galera e tenendoceli, che si scoraggiano stupratori e delinquenti vari. -Pur essendo parzialmente d’accordo sul fatto che non sono di certo le carceri, come attualmente concepite, il posto migliore per rieducare chi commette un crimine, non si può di certo per questo far finta di nulla e non prendere alcun provvedimento fin quando non saranno studiate e poste in essere forme migliori di percorsi per il reinserimento sociale di chi commette crimini.-A questo punto la conduttrice, Gaia Tortora, le ha chiesto se però una volta che il reato è avvenuto, ritenesse comunque giusto che il colpevole dovesse espiare la pena. L’Azzaro, inorridendo, ha quasi redarguito la conduttrice dicendo che la parola espiare in uno Stato di Diritto è inappropriata ed ha glissato il quesito! -Ora mi domando: ma se la costituzione all’art.27 parla di “colpevoli”, che se non erro sono coloro che si sono macchiati di una “colpa”,  e che “… le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato” perché il termine espiare scandalizza la giornalista? E cosa vorrebbe fare la signora Azzaro ai colpevoli? Dargli una pacca sulla spalla e dire loro che queste cose non si fanno?-La Tortora, non avendo ricevuto risposta, ha incalzato l’interlocutrice riformulando la domanda precedente e prendendo ad esempio il recente stupro di una ragazza 14enne: “… il colpevole va punito? Lei vorrebbe giustizia? Cosa direbbe alla ragazza?” A questo punto la Azzaro pur manifestando solidarietà alla ragazza (e ci mancherebbe pure), ha detto che la colpa è dell’intera società se queste cose avvengono (cosa che condivido), ed ha ribadito che in ogni caso non è mettendo in galera il colpevole che si risolve il problema. Infine mentre Bianca Berlinguer si diceva inorridita dall’aver appreso la notizia che dopo nemmeno 48 ore allo stupratore di capodanno fossero stati concessi gli arresti domiciliari, sempre la Azzaro è intervenuta dicendo “ … e che lo volevi tenere in galera fino al processo?” … capisco il garantismo e penso che sia meglio avere qualche colpevole fuori piuttosto che un innocente in galera, ma a tutto c’è un limite.Non dico che per stupratori, pedofili e chi fa violenza sui disabili (di qualsiasi nazionalità siano questi criminali e di qualsiasi colore della pelle) si debba arrivare alla castrazione chirurgica o ancora gli si debba fare il lavaggio del cervello sul modello di “Arancia meccanica” per fargli aborrire ogni forma di violenza (oddio .. tutto sommato …),  ma garantire a chi si macchia di simili crimini una pena commisurata e senza sconti di alcun tipo, credo che sia proprio il minimo che si possa e soprattutto si debba fare, anche perché lo scontare una pena è comunque una forma di rieducazione e quindi in linea con la Costituzione; fermo restando che tutte le azioni che possano servire a prevenire ogni tipo di crimine, non possono che essere le benvenute.