Per gli italiani ormai internet è diventata veramente indispensabile. Il dato emerge dall’indagine globale condotta dal Norton Online Living Report in 12 paesi e durata quasi due mesi. Al sondaggio infatti la maggioranza degli italiani ha dichiarato di non poter fare a meno di internet, piuttosto che al cellulare o alla macchina, capovolgendo così quelle che erano ormai delle certezze negli studiosi di usi e costumi.Ma cosa si cerca sulla rete? Il 70% degli intervistati indica internet quale mezzo possibile per trovare l’amore, socializzare e migliorare le relazioni personali; la cosa mi sembra sconfortante! E’ mai possibile che per le persone del giorno d’oggi sia diventato così difficile socializzare nella realtà? O forse la cosa viene vista come una fatica? Praticamente oggi viene attribuito maggior valore alle conoscenze virtuali che a quelle reali, perdendo di vista quelle piccole cose che rendono piacevole l’incontrarsi tra due esseri umani, per esempio: il contatto fisico (sfiorare una mano o accarezzare un volto), gli odori che ognuno di noi emana, il cogliere la gestualità dell’altro o i suoi piccoli tic, l’apprezzare gli occhi che si “arricciano” in un sorriso o l’aggrottare le sopracciglia; tutto questo non conta forse più nulla?Altro dato che emerge dall’indagine è la scarsa attenzione che viene data alla protezione dei dati personali; circa il 50% degli intervistati visita siti pericolosi senza preoccuparsi dei possibili danni che ne possano derivare, e la stessa quantità di persone non effettua mai un backup dei dati e non cambia periodicamente la password o ne utilizza una poco sicura. Giusto per fornire ancora qualche dato (i numeri a molti piacciono da matti), dall’indagine è risultato che gli intervistati hanno una media di 40 amici virtuali, il 49% ha un profilo su un social network ed il 24% condivide online i propri segreti (questo è troppo!).Infine il campione di giovani intervistati tra gli 8 ed i 17 anni, iniziano ad aprire il loro spazio online agli adulti, inserendo tra gli amici virtuali i propri genitori (sic!), che forse farebbero meglio ad essere anche loro amici nella realtà, o ad utilizzare la tecnologia per tenersi in contatto coi nonni, cui spero cerchino di fare anche visita regolarmente per potersi arricchire di quelle conoscenze e sensibilità che solo i nonni sanno regalare.Però per queste persone che stanno facendo di internet il loro mondo principale, giunge una triste notizia: la rete sta per arrivare al collasso! Infatti l’attuale IP (Internet Protocol) nella versione IPv4 sta per raggiungere il limite teorico del numero di terminali indirizzabili, circa 4 miliardi; limite che gli esperti credono raggiungibile entro pochi anni. Le soluzioni tampone adottate sino ad oggi, tipo l’assegnazione dinamica dell’indirizzo, hanno solo allungato l’agonia ritardando il giorno del raggiungimento del limite suddetto. Per superare tali problemi bisognerebbe passare al protocollo IPv6, protocollo questo già presente sui nuovi pc e su tutte le macchine connesse, ma per l’adozione del quale si ipotizzano scenari ancora troppo dibattuti, col risultato che la transizione resta ancora nel “limbo”. In attesa che si arrivi ad una definizione a 360° del problema e quindi all’adozione della soluzione già ipotizzata, gli italiani amanti del virtuale farebbero bene a fare retromarcia e a dedicarsi ai rapporti di buon vicinato ed alla frequentazione di quegli ambienti, che hanno costituito da sempre centri di aggregazione sociale. Buona giornata a tutti
Gli italiani ed internet
Per gli italiani ormai internet è diventata veramente indispensabile. Il dato emerge dall’indagine globale condotta dal Norton Online Living Report in 12 paesi e durata quasi due mesi. Al sondaggio infatti la maggioranza degli italiani ha dichiarato di non poter fare a meno di internet, piuttosto che al cellulare o alla macchina, capovolgendo così quelle che erano ormai delle certezze negli studiosi di usi e costumi.Ma cosa si cerca sulla rete? Il 70% degli intervistati indica internet quale mezzo possibile per trovare l’amore, socializzare e migliorare le relazioni personali; la cosa mi sembra sconfortante! E’ mai possibile che per le persone del giorno d’oggi sia diventato così difficile socializzare nella realtà? O forse la cosa viene vista come una fatica? Praticamente oggi viene attribuito maggior valore alle conoscenze virtuali che a quelle reali, perdendo di vista quelle piccole cose che rendono piacevole l’incontrarsi tra due esseri umani, per esempio: il contatto fisico (sfiorare una mano o accarezzare un volto), gli odori che ognuno di noi emana, il cogliere la gestualità dell’altro o i suoi piccoli tic, l’apprezzare gli occhi che si “arricciano” in un sorriso o l’aggrottare le sopracciglia; tutto questo non conta forse più nulla?Altro dato che emerge dall’indagine è la scarsa attenzione che viene data alla protezione dei dati personali; circa il 50% degli intervistati visita siti pericolosi senza preoccuparsi dei possibili danni che ne possano derivare, e la stessa quantità di persone non effettua mai un backup dei dati e non cambia periodicamente la password o ne utilizza una poco sicura. Giusto per fornire ancora qualche dato (i numeri a molti piacciono da matti), dall’indagine è risultato che gli intervistati hanno una media di 40 amici virtuali, il 49% ha un profilo su un social network ed il 24% condivide online i propri segreti (questo è troppo!).Infine il campione di giovani intervistati tra gli 8 ed i 17 anni, iniziano ad aprire il loro spazio online agli adulti, inserendo tra gli amici virtuali i propri genitori (sic!), che forse farebbero meglio ad essere anche loro amici nella realtà, o ad utilizzare la tecnologia per tenersi in contatto coi nonni, cui spero cerchino di fare anche visita regolarmente per potersi arricchire di quelle conoscenze e sensibilità che solo i nonni sanno regalare.Però per queste persone che stanno facendo di internet il loro mondo principale, giunge una triste notizia: la rete sta per arrivare al collasso! Infatti l’attuale IP (Internet Protocol) nella versione IPv4 sta per raggiungere il limite teorico del numero di terminali indirizzabili, circa 4 miliardi; limite che gli esperti credono raggiungibile entro pochi anni. Le soluzioni tampone adottate sino ad oggi, tipo l’assegnazione dinamica dell’indirizzo, hanno solo allungato l’agonia ritardando il giorno del raggiungimento del limite suddetto. Per superare tali problemi bisognerebbe passare al protocollo IPv6, protocollo questo già presente sui nuovi pc e su tutte le macchine connesse, ma per l’adozione del quale si ipotizzano scenari ancora troppo dibattuti, col risultato che la transizione resta ancora nel “limbo”. In attesa che si arrivi ad una definizione a 360° del problema e quindi all’adozione della soluzione già ipotizzata, gli italiani amanti del virtuale farebbero bene a fare retromarcia e a dedicarsi ai rapporti di buon vicinato ed alla frequentazione di quegli ambienti, che hanno costituito da sempre centri di aggregazione sociale. Buona giornata a tutti