Da qualche tempo è disponibile in alcuni locali notturni italiani ed ovviamente sul web, una bevanda analcolica che promette meraviglie: ridurrebbe addirittura del 50% il tasso alcolico nel sangue entro 45 minuti dall’assunzione, consentendo così di potersi sedere alla guida del proprio veicolo superando l’eventuale test dell’etilometro (sempre che non ci si sia scolata un’autobotte di vino ovviamente).La bevanda si chiama “Security Feel Better” e viene dalla Francia, dove fu messa in commercio tre anni fa per essere subito ritirata ad opera dell’Istituto Superiore di Sanità con l’accusa di pubblicità ingannevole; provvedimento questo che fu ritirato dopo soli tre mesi.L’azienda produttrice (Ppn) lo dipinge così: “ Agisce a livello gastrico ed epatico, facilitando così la digestione di alimenti e bevande, anche alcoliche. E’ completamente naturale e risponde a tutti i requisiti sanitari imposti dalla Comunità Europea”.La confezione da 10 bottigliette costa 27 euro circa ed è distribuita in Italia dalla Lumax, azienda di Pordenone.Ma è davvero questa la pozione magica che potrebbe mettere fine agli incidenti del sabato sera? Il Dr. Emanuele Scafato, gastroenterologo dell’Istituto Superiore di Sanità, non sembra essere affatto convinto dell’efficacia della bevanda e teme che il diffondersi di tale notizia possa fuorviare i giovanissimi ( i ragazzi tra gli 11 ed i 24 anni a rischio alcol in Italia sono circa un milione e mezzo) che già sono vittime di tale dipendenza e che quindi potrebbero sentirsi ancor più tranquilli ed essere indotti ad abusarne, visto che c’è a portata di mano un facile rimedio.A prescindere se tale “pozione miracolosa” mantenga veramente le sue promesse o meno, credo che gli sforzi di tutti dovrebbero essere concentrati non solo sulla rincorsa a soluzioni del genere, quanto nell’educare i più giovani; infatti bisognerebbe insegnare loro ad amare e rispettare innanzi tutto se stessi, per far si che inizino ad amare e rispettare il proprio prossimo, evitando così che questa rincorsa al vivere in maniera sregolata e sempre al limite metta a rischio oltre la propria vita anche quella di chi vorrebbe condurre la sua in maniera più pacata e che solo per mera sfortuna si è scontrato con uno di questi novelli kamikaze!
"Security Feel Better" - continua a portarsi avanti la cultura del "meglio curare che prevenire"
Da qualche tempo è disponibile in alcuni locali notturni italiani ed ovviamente sul web, una bevanda analcolica che promette meraviglie: ridurrebbe addirittura del 50% il tasso alcolico nel sangue entro 45 minuti dall’assunzione, consentendo così di potersi sedere alla guida del proprio veicolo superando l’eventuale test dell’etilometro (sempre che non ci si sia scolata un’autobotte di vino ovviamente).La bevanda si chiama “Security Feel Better” e viene dalla Francia, dove fu messa in commercio tre anni fa per essere subito ritirata ad opera dell’Istituto Superiore di Sanità con l’accusa di pubblicità ingannevole; provvedimento questo che fu ritirato dopo soli tre mesi.L’azienda produttrice (Ppn) lo dipinge così: “ Agisce a livello gastrico ed epatico, facilitando così la digestione di alimenti e bevande, anche alcoliche. E’ completamente naturale e risponde a tutti i requisiti sanitari imposti dalla Comunità Europea”.La confezione da 10 bottigliette costa 27 euro circa ed è distribuita in Italia dalla Lumax, azienda di Pordenone.Ma è davvero questa la pozione magica che potrebbe mettere fine agli incidenti del sabato sera? Il Dr. Emanuele Scafato, gastroenterologo dell’Istituto Superiore di Sanità, non sembra essere affatto convinto dell’efficacia della bevanda e teme che il diffondersi di tale notizia possa fuorviare i giovanissimi ( i ragazzi tra gli 11 ed i 24 anni a rischio alcol in Italia sono circa un milione e mezzo) che già sono vittime di tale dipendenza e che quindi potrebbero sentirsi ancor più tranquilli ed essere indotti ad abusarne, visto che c’è a portata di mano un facile rimedio.A prescindere se tale “pozione miracolosa” mantenga veramente le sue promesse o meno, credo che gli sforzi di tutti dovrebbero essere concentrati non solo sulla rincorsa a soluzioni del genere, quanto nell’educare i più giovani; infatti bisognerebbe insegnare loro ad amare e rispettare innanzi tutto se stessi, per far si che inizino ad amare e rispettare il proprio prossimo, evitando così che questa rincorsa al vivere in maniera sregolata e sempre al limite metta a rischio oltre la propria vita anche quella di chi vorrebbe condurre la sua in maniera più pacata e che solo per mera sfortuna si è scontrato con uno di questi novelli kamikaze!