Cronache

Una giornata in agriturismo festeggiando una prima Comunione.


La giornata di ieri ha segnato per una delle mie pronipoti una tappa davvero importante: la sua prima Comunione; giorno questo che, inaspettatamente, il grandissimo Napoleone definì quale “il più bello della sua vita”.Vedere la piccola tutta compita sull’altare, è stata per me una grossa
novità, conoscendone direttamente la spiccata esuberanza ed il suo essere l’incarnazione del moto perpetuo. Ma queste sue peculiarità, sono subito tornate alla ribalta non appena arrivati all’agriturismo “Amicizia” (Cassano delle Murge), dove abbiamo festeggiato tutti insieme l’evento. Infatti appena giunti sul posto, la piccola non ha quasi fatto in tempo a posare i piedi per terra che già si era fiondata vicino ai cavalli e stava mettendo in croce il personale addetto per montare in sella: riecco la mia nipotina nella
veste abituale in cui la conosco!Dopo avere dato un’occhiata ai regali ricevuti, l’abbiamo vista partire alla conquista dell’agriturismo accompagnata dalle amichette del cuore, con le quali si è scatenata per l’intera giornata, apparendo di tanto in tanto a tavola ma più per reidratarsi che per mangiare.Inutile descrivere l’enorme abbuffata che ha visto sfilare sulla nostra tavola un’infinita serie di antipasti, basati sulla produzione propria dell’agriturismo e che da soli avrebbero sfamato un reggimento di alpini affamati,  per proseguire con due primi, una grigliata mista di carne, frutta, dolce e spumante. Le sale dell’agriturismo erano piene all’inverosimile e non vi dico la sorpresa quando il cantante, che ci ha allietati duettando con una sua
bravissima collega, nella pausa dopo i primi piatti ci ha invitati a ballare; in precedenza passando nei suoi pressi avevo notato un piccolissimo spazio (circa 4x4 metri) che mai avrei pensato la direzione avesse deciso di destinare a tale scopo. Dopo esserci  "litigato" un minimo di spazio con un gruppetto di ragazze per cercare di ballare un Hully gully ed un limbo, con le figlie e la moglie di mio nipote, abbiamo desistito e ci siamo messi a fare i guardoni. Tornato dopo un po’ a tavola ho sentito delle note piuttosto familiari: musica caraibica e per la precisione un merengue! Non essendo  mia moglie nei paraggi e vedendo mia figlia nei pressi della porta a fumare, l’ho
ghermita ed ho tentato nuovamente di conquistare un piccolo spazio, tra le solite ragazze che proseguivano nei loro balli di gruppo. Man mano che le note si susseguivano, guadagnavamo sempre maggior spazio, fino a restare soli nell’esigua area disponibile e che improvvisamente sembrava aver raddoppiato le sue dimensioni. Insomma per farla breve, tra gli applausi generali e dopo una bachata (con mia moglie) ed una salsa che mia figlia ha preteso, siamo diventati i signori della sala ed il cantante ha voluto a tutti i costi che continuassimo in questa sorta di esibizione invitandoci a ballare anche un cha cha, fare un po’ di liscio e bissare il tris di caraibici.Il movimento, tanto inaspettato quanto gradito, ha fatto si che le
quantità industriali di cibo già ingerito, se non addirittura smaltite, fossero quantomeno spinte un tantino più in basso, lasciando così spazio alle pietanze che seguivano e che altrimenti non saremmo di certo riusciti a mangiare.Abbiamo concluso la splendida giornata con il taglio della torta e le foto di rito all’aperto, nella gustosa cornice che il  fitto verde della murgia barese sa dare. Spero che la piccola serbi di tutta la giornata, sia della rilevante e significativa porzione religiosa che di quella ludica, un ricordo che porti anche lei a definirla tra le più belle della sua vita.