Cronache

Bambina russa vive per cinque anni in una casa, praticamente accudita da cani e gatti


Il ”Libro della jungla”, raccolta di racconti di Rudyard Kipling ed il suo piccolo personaggio principale Mowgli, il famosissimo “cucciolo d’uomo”, sembrano aver trovato un nuovo effettivo riscontro nella realtà. E’ infatti notizia di ieri il ritrovamento da parte della polizia russa di una bambina di 5 anni, che ha vissuto la sua vita chiusa in una casa in compagnia di cani e gatti. La bimba, chiamata Natasha, viveva nella città siberiana di Chita, non è in grado di proferire una sola parola e si comporta esattamente come gli animali con i quali ha condiviso quella casa, peraltro priva di riscaldamento, acqua corrente e servizi igienici.Natasha, che dimostra molto meno della sua reale età, è stata affidata alle cure di personale specializzato per fornirle l’assistenza psicologica necessaria; quando il personale che la sta seguendo lascia la stanza, la bambina corre verso la porta abbaiando. Gli specialisti affermano che molto spesso i bambini cresciuti allo stato “selvaggio” si comportano come gli animali con i quali hanno vissuto, condizione questa che è conosciuta come la” Sindrome di Mowgli” ed il passaggio al contatto con gli esseri umani risulta spesso complicato e traumatico.La cosa incredibile, è che la bambina vivesse in questa “casa” con i genitori, i quali sono stati ovviamente arrestati dalla polizia, che nel contempo sta svolgendo le necessarie indagini.Fonte: la reteFatti del genere nell’anno 2000 sembrerebbero impossibili, ma l’uomo, che non di rado sa essere più bestia delle bestie, riesce a rendere possibile anche ciò che va oltre ogni immaginazione, anche la più perversa …