Cronache

Referendum: la più forte espressione di democrazia diretta, rischia di essere uccisa dall’astensione!


Anche se chi lo ha proposto continua a dire che sia ancora troppo poco pubblicizzato, credo che in Italia anche i sassi ormai sappiano del referendum che ci chiamerà al voto il prossimo 21 giugno. Forse però non tutti sanno per cosa siamo chiamati ad esprimerci e quindi per mia memoria e per quella di chi capitasse anche per caso in questo spazio, faccio un brevissimo riassunto.I quesiti ai quali rispondere con un semplice Si od un altrettanto semplice NO sono tre:1 - scheda di colore Viola (premio di maggioranza alla lista più votata alla Camera dei Deputati)Votando SI si approva la modifica alla legge elettorale attuale nella parte in cui assegna il premio di maggioranza alla Camera dei Deputati, che verrebbe assegnato alla lista con più voti e non più, come ora, alla coalizione di partiti con più voti. I seggi vengono distribuiti ai partiti che ottengono almeno il 4 per cento su scala nazionale.Votando NO si lascia invariata la legge attuale. 2 - scheda di colore Grigio-beige (premio di maggioranza alla lista più votata al Senato della Repubblica)Votando SI si approva la modifica alla legge elettorale attuale nella parte in cui assegna il premio di maggioranza al Senato della Repubblica, che verrebbe assegnato alla lista con più voti e non più, come ora, alla coalizione di partiti con più voti. Lo sbarramento qui diventerebbe quello dell’8% dei voti su base regionaleVotando NO si lascia invariata la legge attuale. 3- scheda di colore Verde (abolizione delle candidature multiple)Votando SI si vieta a qualsiasi candidato di essere presente su più circoscrizioni e si obbliga ognuno a scegliere in quale collegio/sezione elettorale candidarsi.Votando NO si lascia invariata la legge attuale. A prescindere dall’indirizzo politico che ogni partito ha dato, quello che trovo inaccettabile è l’invito a disertare il referendum. Ogni giorno sentiamo parlare di minacce alla democrazia, che la stessa è messa a dura prova o addirittura che ha le ore contate … e poi si invita a non fare uso dell’unico strumento che è vera espressione di democrazia diretta, dove cioè ogni cittadino può esprimere il proprio parere su un argomento senza alcun intermediario. E’ anche vero che di questo strumento negli ultimi anni se ne sia forse fatto un abuso, e per questo sarebbe opportuno forse cambiare i criteri per poterlo indire, ma personalmente ritengo che per tutti i cittadini perdere l’occasione di esprimere il proprio parere, a prescindere che poi questo si concretizzi in un SI o in un NO, sia quantomeno castrante.Esercitiamo compatti il nostro diritto e che sia l’espressione democratica del voto a stabilire il vincitore e non il mancato raggiungimento del quorum!