Cronache

In vacanza non si “stacca la spina”, anzi, ci si organizza per restare “connessi”.


E’ quanto emerge da un’inchiesta Doxa, commissionata da TomTom Italia, e condotta su un campione di oltre mille persone dai quindici anni in su. Adesso infatti ad occupare spazio nella valigia dei vacanzieri sono per lo più gadget tecnologici: smart phones, telecamere o fotocamere digitali e pc portatili.Il 59,4% degli intervistati, hanno dichiarato “demodè” il vecchio concetto di vacanza vista come momento per rilassarsi, per staccare dal tran tran quotidiano; la parola chiave adesso è: rimanere connessi.Fermare momenti di felicità (certamente preferibili ai tanti di pazzia) per poi poterli condividere su youtube o sui social network, è diventata forse la cosa più importante per il vacanziere tradizionale, come per i sempre più numerosi cultori del “mordi e fuggi” e quindi fotocamere, telecamere e telefonini, tutti rigorosamente di ultima generazione per poter garantire l’immediata immissione in “rete” e nel giusto formato delle immagini catturate, sono sempre pronti per l’uso. Questa ricerca spasmodica di immortalare l’attimo particolare o di catturare l’evento più strano, credo che lentamente stia portando i vacanzieri a non godere più delle bellezze naturali o architettoniche o ancora artistiche dei luoghi visitati, per cui al rientro a casa magari gli unici ricordi che ci accompagnano, sono quelli dell’albergo, del ristorante e della balera o discoteca di turno. Questo in un’ipotesi ancora accettabile della nuova concezione di vacanza, perché esasperando ancor più tale concetto, la stessa viene trascorsa collegati col nostro portatile alla “rete” tramite cellulare (o chiavetta ad hoc) a parlare con gli sfortunati che in vacanza non ci sono potuti andare … grande senso di solidarietà, o un pizzico di perfidia nel volersi fare invidiare?