Cronache

10 agosto 2009 - notte giovinazzese tra amici (ma senza rimirar le stelle)


San Lorenzo, io lo so perché tantodi stelle per l’aria tranquillaarde e cade, perché si gran piantonel concavo cielo sfavilla… ed è proprio per ammirare questo “gran pianto” che con gli amici più cari, ci siamo dati appuntamento in un’amena località della periferia giovinazzese dove poter restare, volendolo e nell’oscurità totale, col naso in su alla ricerca del bagliore o della scia luminosa che ci avrebbe consentito di esprimere il classico desiderio.Ma il tempo, meteorologicamente parlando, che gli ex colleghi previsori avevano dato per splendido, è stato a dir poco inclemente; infatti mentre raggiungevamo il luogo dell’appuntamento le prime goccioline d’acqua hanno dato il segnale della loro presenza lasciando leggere tracce sui parabrezza delle macchine. Una volta a destinazione, dove già fervevano i preparativi da parte dei nostri gentili e premurosi ospiti, le goccioline hanno iniziato a trasformarsi in goccioloni. Goccioloni che per fortuna ci hanno fatto compagnia solo per qualche minuto, ma che hanno prodotto un sensibile incremento dell’umidità che era già presente nell’aria.Il cielo si è mantenuto coperto per quasi tutta la serata, lasciando, di tanto in tanto, qualche squarcio di sereno attraverso il quale abbiamo potuto ammirare il sorgere di una splendida luna rossa (purtroppo non piena), che ogni tanto tornava a far mostra di se tra una nuvola e l’altra. Essendo stati costretti a rinunciare allo spettacolo per il quale ci eravamo riuniti, ci siamo subito dedicati a consumare gli spuntini preparati: pizzella, focaccia da farcire con la mortadella appena affettata e per i più masochisti con provolone e formaggio, olive, anguria e pasticceria mignon, il tutto in quantità industriali.Ovviamente dopo tali bagordi e per non sentirsi la coscienza sporca, è stato necessario fare un po’ di movimento. Avendo una splendida pista da ballo a disposizione, che altro fare se non quattro salti? Detto, fatto (solo che di salti ne abbiamo fatti almeno otto, se non sedici) e così siamo andati avanti sin dopo l’una, momento in cui un po’ per i piedi distrutti e soprattutto a causa della forte umidità, che non consentiva al sudore di staccarsi dalla pelle, abbiamo “deposto le armi” (o rigettato i ferri – che dir si voglia) e dandoci appuntamento al giorno dopo raggiunto le rispettive abitazioni.Della splendida serata, resta la testimonianza filmata qui di seguito; purtroppo per contenere il video nei 100Mbyte che Libero impone, ho dovuto abbassarne notevolmente la qualità e per questo chiedo scusa a quelli che avranno la forza ed il coraggio di vederselo (anche in parte perché dura 15 minuti). Buona visione e buon ferragosto a tutti